I

22.4K 799 265
                                    


«cristal alzati subito!» sentii mia madre urlare dal piano di sotto.
non la volevo far arrabbiare, quindi mi alzai dal letto, anche se con molta fatica. era solo ottobre, ciò significa che la scuola durerà ancora a lungo, purtroppo.
dopo vari lamenti, iniziai a prepararmi: presi dei vestiti, mi truccai, ma non troppo, infatti misi solo un po' di mascara, lipgloss e un filo di eyeliner. mi lavai e mi pettinai, lasciando però i capelli sciolti.

scesi al piano di sotto e mia madre era già andata al lavoro e purtroppo non ero riuscita neanche a salutarla

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

scesi al piano di sotto e mia madre era già andata al lavoro e purtroppo non ero riuscita neanche a salutarla. indossai delle converse malandate e poi partii per andare a scuola, ascoltando della musica.
entrai in classe e la mia amica mi travolse.

«cristal!! eccoti cavoli! ho una notizia bellissima» urlò maria.
«cosa è successo? il professore di matematica è morto?» risposi ironica.
«sì magari. arriverà un nuovo ragazzo in classe con noi oggi!» rispose lei, alterandosi parecchio.
«ma è ottobre. ha saltato un mese, non vale!» dissi ridendo.
«si dice che sia membro di una band e che fosse impegnato con un tour o cose varie. insomma, è pure famoso!»
volevo risponderle, ma purtroppo la campanella fu più veloce di me. ero abbastanza curiosa per questo ragazzo e sinceramente speravo si sedesse vicino a me, dato che il banco di fianco al mio era vuoto.
«buongiorno ragazzi» entrò il professore di matematica e iniziò la sua lezione di algebra.
ad un certo punto, qualcuno bussò alla porta.
«avanti.»
entrò un ragazzo vestito tre taglie più grandi della sua, magrolino e alto. aveva dei dread abbastanza lunghi e un cappellino con la scritta "sex". inoltre, aveva questo piercing al labbro che non smetteva di muovere con la sua lingua.
«salve, mi hanno detto che questa classe dovrebbe essere la mia» ruppe il silenzio il ragazzo.
aveva un voce molto roca, sembrava che l'avesse persa il giorno prima.
«alla buon'ora ragazzo. tu dovresti essere tom kaulitz. il nuovo arrivato» rispose il professore, perplesso da questo ragazzo un po' malandato.
io ero senza parole. era molto diverso dai ragazzi che avevo in classe, ma era veramente attraente. devo dirvi la verità: quando lessi la scritta del suo cappellino non ero riuscita a trattenere un sorriso; spero non mi abbia visto...
«scusi il ritardo, ma non trovavo la classe. comunque sì, sono proprio io» disse trattenendo la risata.
«va bene, tom. siediti vicino a cristal, la ragazza in ultima fila»
stavo sclerando. quel ragazzo stupendo si stava per sedere vicino a me!
tom non rispose, ma mi sorrise subito, alzando le sopracciglia.
anche maria stava sclerando per me; infatti mi guardò sorridendo come una scema.
«piacere cristallo» bisbigliò tom, per non farsi sentire dal professore.
«piacere tom!» risposi con lo stesso tono, sorridendogli.
per tutta la lezione non sono riuscita a concentrarmi, perché mi giravo sempre ad osservare tom che prendeva appunti in modo superficiale e con una scrittura non molto bella da vedere. inoltre, stavo ancora impazzendo perché tom mi aveva chiamata "cristallo".
alla fine della lezione, tom si alzò e uscì dalla classe, mentre maria si avvicinò a parlarmi.
«cristal oddio, non me lo aspettavo così bello! poi lo vedevo sorriderti durante la lezione.» mi disse maria con felicità.
«dai maria, non esagerare. se è veramente in una band, avrà sicuramente tante fan ai suoi piedi e non perderebbe tempo a "sorridermi" durante la lezione» risposi sospirando.

dopo le altre lezioni era finalmente arrivata la pausa pranzo, dove avevamo un'ora libera, prima di iniziare le lezioni pomeridiane.
quando uscii dalla classe, vidi tom con un altro ragazzo, molto simile a lui.
ero molto incuriosita, ma fin troppo imbarazzata per andare da loro a parlare.
ma proprio quando stavo osservando i due ragazzi, maria e una sua amica uscirono dalla classe.
«guarda chi c'è... andiamo a parlare con tom» disse maria ridacchiando.
abbandonò la sua amica e mi prese per il polso, portandomi verso quei due.
tom stava ridendo con gusto con quell'altro ragazzo, vestito in modo molto particolare, con dei capelli neri sparati in sù e con dell'eye-liner molto marcato.
si accorsero subito della presenza mia e di maria.
«ciaooo tom!» iniziò maria, con una voce che usa solo con i ragazzi che vuole impressionare.
«ehm ciao? saresti?» rispose tom in modo antipatico.
«sono maria, sono in classe con te, lei invece è cristal, la tua compagna di banco» maria cambiò tono di voce e diventò più timida, forse imbarazzata.
io stavo zitta, ho sempre avuto problemi a fare amicizia.
«ah intendi cristallo. vabbè, piacere maria» disse tom, senza nessun tipo di reazione.
«piacere mio! tu invece chi sei?» rispose maria, indicando l'altro ragazzo.
«piacere! io sono bill, il fratello di tom» aveva una voce acuta e sembrava molto simpatico.
«cristallo ti hanno per caso mangiato la lingua?» disse tom ridendo.
«no, la lingua ce l'ho ancora, grazie.» ero abbastanza arrabbiata.
iniziammo un po' a parlare del più e del meno, però io e tom stavamo un po' per le nostre, nel senso che i due che facevano conversazione erano bill e maria.

«quindi fate veramente parte di una band?! che figo» disse ad un certo punto maria.
«sì, siamo i tokio hotel, io sono il cantante, tom suona la chitarra elettrica, poi ci sono altri due amici nostri che ne fanno parte. sono in un'altra classe.» rispose sorridendo bill.
«perché siete venuti proprio in questa scuola?» chiesi io, non so nemmeno perché mi sono messa in mezzo alla discussione.
«per conoscere ragazze belle come te, cristallo» rispose tom, prendendomi in giro.
«stai zitto, tom» ero arrossita e lui mi aveva pure vista. che imbarazzo.
tutti si misero a ridere, tranne io, che ero palesemente infastidita.

spazio autrice
ciao<33, questa è la mia prima storia, spero che possa piacere a qualcuno. ovviamente se ricevo stelline e commenti, continuo la storia <3

tutto per te - tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora