era un sabato molto piovoso, quindi avevo intenzione di starmene a casa a studiare. ad un certo punto ricevo un messaggio da un gruppo, chiamato "compleanno di mark". ho realizzato troppo tardi che oggi era il suo compleanno, ma poco mi interessava, perché mark non mi stava neanche simpatico. apro il telefono per vedere chi è all'interno della chat e noto alcuni numeri salvati, come maria e altri miei amici. il gruppo aveva tantissimi messaggi, quindi decisi di leggerli.maria: «haha secondo me una festa a sorpresa potrebbe starci»
yasmine: «si dai allora stasera a casa mia, siete tutti invitati»
numero sconosciuto: «io trovo una scusa per farlo venire alla festa, poi facciamo la sorpresa»
yasmine: «va bene allora a te il compito. tutti da me alle noveee»mh interessante, una festa per mark! molto carina come idea, ma non sapevo bene se andarci o meno.
un attimo dopo mi arrivò un messaggio da uno sconosciuto.
numero sconosciuto: «allora i gruppi servono a qualcosa»
sapevo già chi era, insomma la foto profilo diceva tutto: tom con la sua chitarra.
io: «finiscila di prendermi in giro»
tom: «non si può nemmeno scherzare con te, ci sei a questa festa?»
io: «non so, mark non mi sta molto simpatico, ma dato che c'è maria mi sa che verrò»
tom: «speravo rispondessi che se ci fossi stato io saresti venuta»
io: «sta zitto»
spensi il telefono e continuai con il mio studio, quando finalmente la pioggia cessò.
mi cambiai e decisi di andare a fare una passeggiata nel bosco dietro casa, in compagnia della mia amatissima musica.salutai mia madre, che dovette andare al lavoro, perché aveva il turno di notte.
dopo dieci minuti incontrai bill e continuammo a passeggiare insieme.«sei anche te invitata alla festa di stasera?» mi chiese ad un tratto.
feci un cenno con la testa.
«allora io e gli altri possiamo darti un passaggio, se ti va»
«intendi tu e i tuoi amici della band?» risposi insospettita.
«sì, georg ha la macchina, ha appena fatto i diciotto»
gli dissi che andava bene, e dopo un'ora di chiacchierate eravamo di nuovo davanti alle nostre case. bill mi invitò ad entrare, accettai un pò perplessa.
la casa dei due gemelli era un caos. vestiti per terra, poster attaccati letteralmente dappertutto e cartacce.
si scusò, dicendo che le cartacce contenevano idee per le loro nuove canzoni, e che non riuscivano a trovare ispirazione. lasciai perdere, infondo i ragazzi sono quasi sempre disordinati.
«hey bill eccoti» sentii una voce dalla cucina.«hey tom, ho portato un'ospite»
tom mi guardò e non sembrava molto contento della mia presenza.
«che ci fa lei qui?» rispose arrabbiato.
bill non rispose a tom e cominciò a parlare con me riguardo la serata.
«allora, vatti a preparare a casa tua, poi quando sei pronta bussa da noi, non metterci troppo però» disse ridendo.
«che cazzo bill? rispondi alla mia domanda» tom si scaldò ancora di più, e non capivo perché. non gli avevo fatto nulla di male.
«stai calmo tom, le diamo un passaggio alla festa» risponde scocciato bill.
iniziarono a litigare, perché tom diceva che non aveva senso portarsi una ragazza in macchina, mentre bill mi difendeva, dicendo che non era nulla di grave se fossi venuta con loro.«ma vaffanculo bill» disse ad una certa tom, e ci lasciò da soli in salotto. bill sospirò e mi rassicurò, dicendo di venire quando fossi stata pronta per partire.
uscii dalla casa e non sapevo bene cosa fare, non volevo dare fastidio a tom, ma bill sembrava molto deciso.
alla fine ascoltai quello che mi disse bill, quindi mi preparai. non smettevo di guardarmi allo specchio, perché a mio parere ero bellissima. avevo deciso di mettere un vestitino bordeaux insieme a dei tacchi abbinati.mi piastrai i capelli e misi un sacco di accessori, per rendere l'outfit più pieno.
mi truccai semplice, aggiungendo però un rossetto rosso scuro. dopo quasi un'ora ero pronta, quindi presi una borsetta, dove poi inserii tutto il necessario.
scesi le scale e chiusi la porta di casa. erano circa le otto di sera ed era già scuro fuori.
suonai a casa kaulitz e aspettai che qualcuno mi aprisse.
e purtroppo fu tom ad aprirmi.
stette in silenzio per qualche secondo, mentre mi analizzava il corpo. era imbarazzante. si toccò il piercing con la lingua e finalmente mi parlò.
«non sono stato abbastanza chiaro? non ti daremo un passaggio.»
«sicuramente non sei tu a decidere, testa di cazzo. bill mi ha detto di venire, quindi chiudi il becco. inoltre, è inutile che fai lo sbruffone con me, perché non ti ho fatto nulla, fammi passare ora.» risposi inviperita.
feci per spostarlo con la mano, ma lui mi afferrò prima che io potessi toccarlo.
«non mi toccare. entra e stai zitta.» mi dice lui furioso.
«stai zitta lo dici ad una delle tue racchie e non a me.» continuai nervosa.
«eccoti cristal! spero tom non ti abbia dato troppo fastidio» bill interruppe il litigio, sorridendomi subito. tom rimase impalato e mi fece un dito medio, mentre bill non vedeva. lo ignorai ed entrai in casa. mentre entravo, mi girai verso tom un'ultima volta, che continuava a guardarmi come un'ebete.spazio autrice
questa è la terza parte, ma nessuno sta leggendo sta storia :( diamole tempo haha
ditemi cosa dovrei migliorare ! xx
STAI LEGGENDO
tutto per te - tom kaulitz
Fanfictioncristal è una semplice ragazza di sedici anni che va a scuola e si diverte con i suoi amici, ma l'arrivo di un ragazzo le stravolgerà la vita... ✯ rankings ✯ #1 in #italiano ✯ #3 in #tomkaulitz ✯ #1 in #tokiohotel