finalmente la scuola era finita per le vacanze natalizie. e tutti noi eravamo euforici di partire per l'america. il giorno prima fu un disastro: si sa che la casa dei kaulitz era sempre in condizioni pietose, ma stavolta era ancora peggio. c'erano vestiti dappertutto, valigie aperte, strumenti e altre cose. insomma, non si riusciva neanche a camminare.
tom era il più tranquillo tra tutti noi, la sua valigia era pronta, anche se aveva deciso di portarsi pochi vestiti. io e maria invece eravamo quelle più in crisi, dato che in aereo non potevamo superare il peso selezionato per la valigia, dovevamo in continuazione togliere dei vestiti, per far sì che la valigia passasse ai controlli il giorno dopo.
sacrificai tanti vestiti, ma dopo tanti sforzi, ce la feci.
stavo piegando gli ultimi vestiti, mentre tom mi guardava insospettito dal divano.«ma quanta roba ti prendi? andiamo per due settimane, mica per due anni» borbottò, squadrando il mio bagaglio.
«nessuno te l'ha chiesto. al posto di giudicare, aiutami a chiuderla» lo sgridai.
«va bene stupida» mi insultò, alzando gli occhi al cielo.
mi aiutò e lo ringraziai. il volo era alle dieci del mattino successivo, quindi era ora di dormire per tutti. di certo non volevamo perdere la nostra vacanza.
«tom, io ora vado su a riposare. ti conviene venire, altrimenti sarai stanco domani» gli dissi.
«sì sì. arrivo» mormorò lui, mentre spegneva la tv con il telecomando e io salivo al piano di sopra.
mi lavai e indossai il mio pigiama, sdraiandomi sul letto, aspettando che tom venisse ad avvolgermi con le sue mani.
poco dopo entrò in camera e si preparò anche lui per dormire.«mi dai il bacio della buonanotte?» mi chiese, sorridendo da ebete.
«sei patetico» sbuffai io.
«sono così patetico che quando mi vedi sbavi» mi provocò lui, avvicinandosi a me per posarmi un leggero bacio sulle labbra.
«non credertela. pure tu rischi di svenire quando ti passo davanti» dissi offesa.
«non lo nego, cristallo» rise, e iniziammo di nuovo a baciarci.
«dormiamo ora» dissi infine io e lui si impazientì.
«mi fai così incazzare però» sbuffò.
feci una faccia confusa e lui si spiegò meglio.
«quand'è che ti decidi a scopare con me?» mi chiese, stuzzicando il suo piercing.
«ma sei serio? non sono mica una di quelle venticinque ragazze» mi arrabbiai.
«no, ti prego. hai sentito pure te di quella cosa?» disse, rattristandosi.
«tom. se ne parla dappertutto. ma a me vai bene lo stesso così.» dissi, ridendo e toccandogli i dread.
sospirò e io capii che forse non dovevo tirare fuori quel discorso.
«dai scusa. non sapevo ti mettesse a disagio parlarne» provai a farmi perdonare.
«ma perché tutti ci credono?!» sbottò lui.
io rimasi in silenzio un attimo. non volevo essere troppo onesta con lui.
«ehm... tom, se vuoi la mia più onesta opinione, sembri proprio il tipo...» provai a dirlo con un tono tranquillo.
ormai la sua faccia era scocciatissima, quindi non andai oltre.
lui si girò dall'altra parte del letto e ci addormentammo purtroppo separati.il giorno della partenza era finalmente arrivato. ci incontrammo tutti quanti e chiamammo subito un taxi per l'aeroporto. l'unica cosa che in quel momento mi rendeva triste era vedere tom giù di morale, e io non potevo farci nulla. chissà cosa gli stava passando per la testa...
il viaggio in taxi fu abbastanza tranquillo; eravamo in tempo e tutti sembravano stare bene.
bill e maria si baciavano in continuazione e gustav e georg parlavano di quello che avrebbero voluto fare a new york. mentre io stavo in silenzio, come anche tom.
quando fummo arrivati all'aeroporto, passammo tutti i controlli e arrivammo finalmente al gate, dove stemmo ad aspettare il nostro aereo. nel mentre, io comprai qualcosa da mangiare e chiamai mia madre per dirle che tutto stava andando alla perfezione. i membri della band, intanto, erano stati riconosciuti da tantissime persone, quindi si misero a firmare autografi, a fare foto e a dare abbracci a destra e a manca. alcuni fan avevano adocchiato me e maria, e ci continuavano a guardare male.dopo un po', annunciarono l'arrivo del nostro aereo, quindi entrammo immediatamente.
«new york arriviamo» urlò bill eccitato.
«io sono già stanco» si lamentò georg.
ridemmo e salimmo per cercare i nostri posti.
io e tom eravamo vicini, bill e maria anche, mentre gustav e georg stavano insieme.
anche le camere d'hotel erano state programmate così, anche se tom non aveva ancora proferito parola.
quando ci accomodammo nei nostri posti, io decisi di chiedere a tom cosa stesse succedendo.
«hey... ti vedo triste. c'è qualcosa che non va?» chiesi delicata.
«sto bene. sto soltanto pensando.» rispose senza nemmeno guardarmi negli occhi.
«a cosa?» continuai, sempre più curiosa.
«tutto sta diventando strano... da quando mi sono trasferito con bill.» mormorò lui.
mi iniziai a spaventare, anche perché sembrava che io fossi collegata in qualche modo a tutto questo.
«ad esempio?» provai lo stesso a parlargli.
«non voglio parlarne. ora lasciami in pace» ringhiò.
«quando me lo vorrai raccontare, sappi che sono qua»
e girai lo sguardo verso il finestrino, vedendo l'aereo ancora fermo.tom's pov
ero di nuovo travolto da mille pensieri.
io e cristal ormai eravamo qualcosa.
non riuscivo ancora a realizzarlo, infondo avevo solo sedici anni. non ero pronto per avere qualcosa di serio, ero immaturo e impaurito da tutto questo.
ma dall'altra parte, non capivo perché non riuscivo a stare con lei. insomma, era tutto quello che si potesse desiderare da una ragazza.
forse era la persona giusta, ma arrivata al momento sbagliato.
non glielo potevo dire, sarebbe rimasta distrutta. dovevo parlarne con qualcuno. dovevo sfogarmi.
il comandante dell'aereo fece un annuncio, dove diceva che saremo decollati presto. girai lo sguardo per vedere cristal e lei si girò subito dopo.
«scusa se ti disturbo... ma potresti darmi la mano? ho un po' paura.» mi rivelò lei con una voce pacata e angelica.
come si poteva dirle di no? le presi la sua piccola e curata mano, e lei fece un lieve sorriso.
cazzo. come potevo anche solo pensare una cosa del genere? io la amavo. mi dovevo svegliare. mi stavo comportando da bambino.
bill mi avrebbe sicuramente detto:
«non potrai continuare così all'infinito. quella giusta arriverà»
ma era lei quella giusta?
provai a smettere di pensare a questo, e mi misi a dormire.cristal's pov
mi aveva dato la mano! quindi forse non era arrabbiato con me?
provai per delle ore a capire cos'avesse tom, e l'ipotesi più plausibile era che non era pronto a qualcosa di serio. avevo molta paura che avessi ragione e che lui stesse cercando un modo per dirmelo senza farmi piangere disperata.
provai a scacciare i brutti pensieri e lo guardai, con gli occhi chiusi, con quel profilo perfetto e con quel piercing che gli completava il viso.
lo presi per mano e gli stuzzicai le dita, mentre lui continuava a dormire sereno.
dopo qualche ora si svegliò, e lo guardai innamorata.
«hey. finalmente ti sei svegliato...» gli bisbigliai, per non dare fastidio ad altri passeggeri, che dormivano a loro volta.
«tu non hai dormito?» mi chiese, strabuzzando gli occhi.
«ero troppo impegnata a guardarti» gli dissi, ridendo e sfiorandogli il labbro.
«devo andare al bagno» e se ne andò, lasciandomi da sola...
cosa potevo fare per farlo di nuovo tornare come prima? era da nemmeno un giorno che mi ignorava e già mi mancavano le sue battutine e i suoi baci.
eppure io stavo facendo del mio meglio per farlo sentire a suo agio con me, nonostante la fama e i litigi.
ritornò poco dopo e si sedette di nuovo, stavolta però mi guardò negli occhi.
«scusa se ti sto trattando un po'...» disse, fermandosi.
«un po' di merda?» risposi acida.
«se vuoi chiamarlo così... vabbè lascia stare» concluse lui, evitando ancora il mio sguardo.
gli presi la faccia, per farmi guardare e gli parlai seriamente:
«é colpa mia?» dissi, con la voce spezzata.
«no no. sto solo pensando a tante cose. questo é tutto. te lo giuro»
«per favore tom. se mi vuoi ferire fallo subito.»
dopo aver detto questa frase, lui mi strinse i polsi e iniziò a baciarmi.
«ti é più chiaro ora?» chiese.
«mi eri mancato...» risposi.
«anche te. non so cosa mi era preso» continuò, accarezzandomi la guancia.
«a cosa pensavi?» provai a fargli di nuovo la stessa domanda.
«cose stupide...» borbottò.
«le pensi ancora?»
«no. penso proprio di no.» rivelò, lasciandomi un altro bacio sulle labbra.dopo aver risolto, io e tom tornammo come prima, a farci battute e a ridere come degli scemi.
il viaggio fu lunghissimo e stancante, ma passato con un ragazzo che amo, tutto quanto sembrava essere più leggero.
parlammo tantissimo, durante quel viaggio. scoprii troppe cose sulla sua personalità e mi raccontò delle sue vecchie ragazze, tra cui anche magdalena.
«era solo una traditrice pezzente. per questo non mi fido più di queste relazioni serie» mormorò lui, sospirando.
«non te l'aspettavi immagino? di solito sei tu a tradire le ragazze» risi, anche se avevo ancora paura che lo facesse con me.
«ne ho tradite poche. ma comunque, io ho sempre preferito avere tante tipe. tu sei la seconda con cui sto avendo qualcosa di duraturo» mi spiegò, mentre io lo ascoltavo con attenzione.
insomma, questo viaggio fu pieno di scoperte. mi disse anche che non era vera quella storia delle venticinque ragazze e che la gente amava parlare per dare aria alla bocca.
io ancora stentavo a credere che tom si fosse innamorato di una come me.
non ero nemmeno bionda! infatti, mi raccontò anche che preferiva le ragazze bionde.
«tu sei l'eccezione della regola» rise, accarezzandomi i capelli bruni.tom's pov
i miei dubbi scomparirono proprio nel momento in cui mi tenne la mano mentre io stavo "dormendo". infatti, avevo solamente gli occhi chiusi, ma non avevo il coraggio di farle vedere che in realtà la sentivo.
dovevo maturare. e capii che dovevo iniziare da subito.spazio autrice
capitolo un po' meh 🫤, ma ho provato a costruire un po' meglio il personaggio di tom, spero che comunque vi piaccia💗🙏
ovviamente mettete stelline e commentate, sono sempre felicissima di rispondervi ❤️
stasera posto ancora qualcosa <3
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tutto per te - tom kaulitz
Fanfictioncristal è una semplice ragazza di sedici anni che va a scuola e si diverte con i suoi amici, ma l'arrivo di un ragazzo le stravolgerà la vita... ✯ rankings ✯ #1 in #italiano ✯ #3 in #tomkaulitz ✯ #1 in #tokiohotel