TEENAGE DREAM - tom kaulitz x reader-

𝐕𝐈

Arrivammo a casa tutti quanti molto nervosi, tra cui io che non potevo di smettere di pensare quel che fosse successo prima all'intervista e appunto vado a farmi una doccia per distaccarmi da un po' i miei pensieri e rilassarmi.
Entrai in doccia e come ogni volta mi misi a cantare non contando che nell'altra stanza ci fossero tutti

canticchiai un po' di britney spears immergendomi nella mia realtà dimenticando tutto il resto.

-Tom's pov-

Bill: Tom davvero evita la prossima volta di rifarlo, perfavore.
Tom: e perché ? se lo è meritato, Mia mi aveva difeso e lui gli risposto male quindi ho deciso di ripagarla in questo modo.
george: a me sembra che da quando è venuta a convivere Mia da voi , tu non pensi ad altro.
Tom: sembra che lei non ci voglia stare in questo momento , quindi siamo solo amici.
Gustav: perché?
Tom: diciamo da quando abbiamo..
Bill: avete scopato?!
Bill non ci poteva credere, stava a bocca aperta guardando gli altri nello stesso modo.
Georg: a proposito dove è finita?
Tom: credo sia in bagno a farsi una doccia , prima si era addormentata insieme a me in macchina, sarà stanca.
Dopo un po' udimmo una voce femminile provenire da fuori che cantava o almeno sembrava arrivasse da la, infatti era Mia. Tutti ne restammo sbalorditi, tra cui io che non l'avevo mai vista e sentita cantare. Di solito era una ragazza molto sbadata e disordinata mentre quando cantava teneva il ritmo ed era intonata, sembrava tutt'altra persona.

Tom: Bill non avevi detto che ti serviva una voce femminile nell tue canzoni?
Bill: Mia è perfetta per questo ruolo.. disse come se stesse sognando.

-Mia's pov-
Uscii dalla doccia e aprii la porta, mi ritrovai tutti e 4 i ragazzi a fissarmi. Avevo fatto qualcosa di sbagliato? ero brutta? avevo i capelli elettrici? l'accappatoio era messo male?
Mia: si?
tutti si misero a guardare altrove chinando la testa in basso imbarazzati, senza dandomi alcuna risposta.
Mia: che c'è vi ho spaventato? dissi ridendo.
Bill: no , non affatto, o almeno non in quel senso..
Tom: in poche parole ti abbiamo sentita cantare e ci sei sembrata perfetta per avere il ruolo di voce femminile.
Mia: che io?
tutti annuirono*
Mia : beh per me va bene.
tutti furono contenti da quella risposta, anche se io non ne capivo ancora il motivo..

la sera dopo cena decidemmo tutti di andare ad un locale dove c'era la musica e servivano dei buoni drink. Andammo nell'area vip il modo da non esser infastiditi da 20 paparazzi e persone all'ora e ci rilassammo.
Il locale faceva davvero schifo , la musica era brutta e i drink erano annacquati quindi ci è venuta un idea per non rischiare di addormentarci tutti quanti sui i divanetti:
Bill: perché non giochiamo tutti a obbligo o verità?
ovviamente tutti accettarono e il primo a incominciare il giro fu Bill che chiese:
Bill: obbligo o verità Mia?
Mia: obbligo.
Tom: coraggiosa la ragazza- disse guardando georg indicandomi.

Bill: ti obbligo a baciare Tom.

"ci risiamo " pensai tra me e me*

Tom aveva gli occhi che incentrati solo ed esclusivamente su di me.

Tom si avvicinò ,mi prese per i fianchi im modo da farmi trascinare verso di lui
si morse il labbro inferiore, potevo sentire il suono del piercing che nel mentre sbatteva nei suoi denti . Mi iniziò ad analizzare da testa a piedi , mi spostò i capelli e appoggiò le sue labbra alle mie, erano morbide e idratate con nessuna pellicina o difetto.
Quel bacio a stampo iniziò a diventare un vero e proprio limone da cui Tom sembrava molto preso.
La sua lingua si muoveva in alternanza alla mia e le sue mani che prima invece erano ai fianchi si erano spostate più in giù, fino ad arrivare al sedere.
Quel bacio sapeva di erba e mojito, mentre inclinavo la testa verso il suo collo potevo sentire il suo profumo di tabacco e muschio che entrava nei miei polmoni.
Tom si staccò e disse:
- non aspettavi altro vero,eh?, so che vuoi continuare ma devi avere pazienza , ogni cosa ha un prezzo.- disse sussurrando al mio orecchio ancora avendo entrambi le mani sul mio culo

Gli altri se ne erano andati tutti via , per il troppo tempo impiegato.