𝐗𝐗

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2 giorni dopo, ovvero il giorno della mia partenza, mi alzai alle 6:30, feci una doccia e mi vestii comoda pronta per prendere l'aereo.

nonostante io e Tom avessimo fatto pace, l'aria era tesa, si vedeva che lui ci tenesse a me per questo non voleva che io andassi.

da lì a poco sarei dovuta andare in aeroporto, era il momento dei saluti.
Prima abbracciai Bill, l'abbraccio fu stretto e dolce, avevamo legato molto questo anno, era come un fratello per me, successivamente Gustav, lui era solito a farmi sempre ridere , all'apparenza sembra timido e pacato ma quando prendi confidenza è molto più simpatico di quello che sembra , prossima persona, Georg ,ero solita a dargli consigli sulla sua relazione, eravamo molto amici.
l'ultimo Tom, mi prese per i fianchi e mi strinse a se, potevo sentire il suo profumo, il suo dolore , stavo per piangere.

Tom: ti amo mia.
Mia: - anche io Tom , finirò per chiamarti ogni giorno per quanto mi mancherai.
Tom:- stai attenta ok?-
Mia:- sì papà, tranquillo- roteò gli occhi per come lo avessi chiamato
Mia:-  Bill tu invece stai attento ,che non vada a molti party, so gelosa io-
ridemmo tutti quanti finché non mi avviai verso la porta di casa, Tom mi guardò attraverso la finestra, pensare che non lo vedrò più per un mese mi fa davvero preoccupare a come si comporterà in mia assenza.

arrivata in aereo porto Veronica mi stava aspettando, ci abbracciammo e iniziammo a raccontarci cosa fosse successo nelle nostre ultime settimane, la sua vita a Milano mi ha  raccontato che era monotona e noiosa senza di me ma che ora sono con lei di nuovo non poteva esserne più felice.
Lei e Bill avevano smesso di frequentarsi, credo più per noia, d'altronde vivevano distanti ed entrambi erano pieni di impegni.
Veronica infatti lavorava per un agenzia di moda e oltre occupargli molto del suo tempo libero doveva anche viaggiare molto spesso.
Mia:- ma quindi è finita così? uffa io volevo organizzare le uscite a 4..-

Arrivate a casa ci mettemmo a mangiare popcorn e a guardarci un film romantico, mentirei se dicessi che non avessi pensato a Tom, mi sentivo ancora in colpa, avevo paura che mi sostituisse.
Eravamo ritornate ai vecchi tempi, serate "gossip" davanti una tv e in mezzo alle cosce una cesta di popcorn al caramello, era così che ci piaceva trascorrere una serata a casa o un pomeriggio assieme.

Il giorno dopo andammo a fare shopping, mi comprai un paio di jeans a zampa vita bassa e un top con stampata la scritta "bebe" in paillettes, Vero invece prese solamente una gonna e una cintura.

I paparazzi mi circondavamo ancora, ma sicuramente non come prima, e ne sono molto felice.

TEENAGE DREAM - tom kaulitz x reader-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora