1. Luna Rossa

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Se qualcuno avesse chiesto quale fosse una città del Giappone interessante da visitare, gli sarebbe stato risposto Nagoya.
Questa città altro non era che il capoluogo della prefettura di Aichi ed era uno di quelli con il più numeroso aggregato di vampiri del paese.

Si... vampiri...

Essi dimoravano all'interno delle strutture più antiche sparse per la metropoli anche se molti di loro, solitamente i più moderni e al passo con i tempi, abitavano in case normali come gli esseri umani.
Queste creature notturne non erano particolarmente amate dalla popolazione, soprattutto per due loro peculiari caratteristiche: il sostentamento e il genere.
I vampiri erano creature della notte che si nutrivano solamente di sangue umano: prelevavano dalle strade le loro prede e dopo averle trascinate in un vicolo, dato che vigeva il divieto di nutrirsi in pubblico o in mezzo alla strada, succhiavano il liquido color cremisi finché non ne erano completamente sazi, lasciando poi andare il povero malcapitato per la propria via.
Vi erano dei gruppi di essere umani che si offrivano spontaneamente come loro cibo: essi portavano una fascia rossa al braccio e ciò stava ad indicare che i vampiri avevano il permesso di cibarsi del loro sangue, anche alla luce del giorno, senza infrangere alcuna legge.
Il fatto che queste creature morissero alla luce del sole era puramente una leggenda metropolitana, un mito da sfatare.
Durante il giorno, i vampiri non potevano utilizzare i loro poteri da ammaliatore, la loro agilità era ridotta così come il loro olfatto e vista: questo era ciò che accadeva dopo l'alba fino al tramonto.
Nonostante vi fossero delle regole scritte riguardanti i termini del loro nutrimento, i vampiri non sempre tendevano a seguirle.
Nei quartieri più malfamati di quasi ogni città, venivano aperti nightclub, case di piacere e case d'asta illegali, dentro i quali gli umani venivano obbligati e forzati ad essere dei burattini nelle loro mani senza un minimo di rispetto per le loro richieste di aiuto e liberazione.
Una moltitudine di esseri umani spariva nel nulla senza venir mai ritrovata e questo era dovuto al fatto che in alcuni casi veniva succhiato loro il sangue fino a quando non gliene rimaneva nemmeno una goccia in corpo, passando così a miglior vita.
Nelle notti di luna rossa, invece, scattava una sorta di coprifuoco che ogni umano era fermamente invitato a rispettare, poichè durante le ore di oscurità i vampiri erano liberi da ogni legge e divieto, senza contare che i loro sensi divenivano più acuti rispetto agli altri giorni del mese.

La seconda caratteristica, invece, riguardava appunto il genere.
La società, oltre ad essere suddivisa in uomini e donne, aveva anche un'ulteriore suddivisione: Alpha, Beta e Omega.
Qualcuno ha voluto, purtroppo, che queste creature fossero nate tutte Alpha, nessuno escluso, mentre il resto della popolazione umana rientrava in tutti e tre i generi.
In quanto Alpha avevano l'indole a sottomettere il genere più debole e ci riuscivano senza troppi sforzi, sopratutto quando utilizzavano la voce da Alpha, molto più profonda e terrificante rispetto al loro tono normale.
Bastavano due parole per far cadere gli umani ai loro piedi, gli Omega in particolare soggiogati e pronti ad affrire i loro ventri per dare la vita a nuovi esseri sovrannaturali.
Ed era proprio in una di quelle sere che precedevano la luna rossa, alle 18 circa, che gli umani avevano cominciato ad affrettarsi per rincasare il prima possibile e soprattutto sani e salvi.
Madri con i propri figli in braccio, uomini che tiravano giù le serrande dei negozi senza contare l'incasso per la fretta, ragazzi che correvano dopo essere usciti da scuola a causa dei corsi extracurricolari...
La vita sembrava fermarsi in quei pochissimi minuti che precedevano il calar del sole, tanto che persino le foglie degli alberi e i fili d'erba rimanevano completamente immobili, come se fossero spaventati dalla notte stessa.

"E' ora della caccia"



"Muoviamoci o quelli ci prenderanno!"

"Se una cosa simile dovesse accadere, sappi che me la pagherai! Siamo in ritardo per colpa tua!"
Gridarono dei ragazzini poco più che adolescenti mentre si apprestavano a correre verso le loro case, incuranti della lancetta dell'orologio che continuava a scandire lentamente il tempo.
Le tenebre, come richiamate da una forza maggiore, calarono di colpo sulla città, facendola piombare nell'ombra.
La luna rossa la sola cosa visibile in cielo.

"Dannazione ritira i tuoi feromoni! Se ci odorano è la fine!"
Ma il ragazzino dai capelli rosa, entrato da poco nel famoso periodo della vita chiamato pubertà, non sapeva davvero come fare a controllarli dato che nessuno glielo aveva ancora spiegato.

"Come si fa! Dimmelo!"
Gli altri due amici, un Beta e un Omega, si scambiarono uno sguardo complice e rallentarono fin quando non ebbero l'amico vicino.
Il Beta lo spinse e il giovane Omega cadde a terra ferendosi ad una mano a causa dell'asfalto ruvido.

"Mi hai fatto male! Li attirerai così!"

"Sbagliato... tu li attirerai mentre noi scapperemo! Non finiremo nelle loro mani a causa tua! Stai per andare in calore, ti prenderanno comunque!"
L'Omega dai capelli rossi sussultò per quelle parole così velenose e cominciò a tremare rilasciando ancora più odore.

"Non lasciatemi qui! Siamo amici!"

"Allora capirai che tra amici ci si sacrifica... si dice che se tu faccia il bravo non ti uccidano e ti tengano per un po'... buona fortuna Oru!"
I due si voltarono per correre via ignorando completamente le urla disperate del più giovane, il quale non faceva altro che richiamarli terrorizzato di rimanere da solo al buio.

"Asp...aspettate! Siamo amici!"

"Anche io e te possiamo esserlo sai? Sarai un ottimo bocconcino!"
Il ragazzino si pietrificò avvertendo un alito freddo contro la pelle del proprio collo e senza accorgersene cominciò a piangere silenziosamente, incapace di muovere un muscolo.
Una mano altrettanto fredda si posò contro il suo ventre piatto, avvicinandolo al corpo dietro di sè.

"Sarò ben lieto di riempire quest'utero fresco... il tuo odore è gradevole, sarai la madre dei miei figli. Ti porterò alla casa d'asta ma sei già tutto mio".

"N-non voglio! Lasciami andare!"
Ma la figura dagli occhi terrificanti lo sollevò senza alcuno sforzo, caricandoselo in spalla a mo di sacco di patate e successivamente una forte pacca sui glutei.

"Comportati bene e piantala di preoccuparti, avrai presto compagnia." 


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Buongiorno!
Capitolo corto ma è solo di introduzione!
Il tema della storia è stato gentilmente commissionato da Naliwolf, ma la trama l'ho sviluppata io, quindi se non dovesse piacervi la colpa è mia ahhaha.
La storia è circa 18 capitoli tratta della Kiribaku!
A domani amici miei!
Hanami

Red Ghoul: Sarai Il Mio NutrimentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora