Red Ghoul: Sarai Il Mio Nutrimento

2. Scelta

"Signori e Signore accomodatevi, a breve la merce vi sarà esposta, chiedo solo un po' di pazienza"
Esclamò il proprietario di una casa d'asta molto conosciuta, soprattutto per i modi crudi e disumani con i quali gli umani venivano trattati.
Nell'aria si potevano avvertire decine di fragranze diverse, dalle più dolci alle più aspre, il tutto mischiato all'odore di sangue che impregnava da anni quel luogo lugubre e sporco.
Il capo Alpha andò dietro il grande sipario che separava un palco dalla platea gremita di vampiri affamati ed eccitati per constatare che tutto procedesse per il verso giusto.

"A che punto siamo? La sala è piena"
Chiese ad un vampiro dalla lunga coda blu intento ad allacciare un collare ad ogni umano catturato, nessuno escluso.

"Siamo pronti, alcuni di loro non hanno collaborato e abbiamo dovuto punirli"
Sorrise sadico prima di leccarsi le labbra nel notare la schiena di un umano dipinta da strisce rosse e sanguinanti.

"Ah gli Alpha umani credono di poter competere con noi. Speriamo che lo prenda un primordiale, questo ragazzo necessita di una bella lezione."
Detto questo il vampiro occhialuto si sistemò l'ornamento sul naso e tornò in platea, schiarendosi la voce con fare teatrale e afferrando un telecomando per accendere i piccoli faretti posti sul soffitto in modo da non lasciare la stanza nella completa oscurità.

"Siamo pronti! I vostri preziosi e gustosissimi giocattoli sono pronti per essere mostrati. Come sempre vi ricordo la regola fondamentale: marchiare un umano prima che lo abbia provato chi interessato è un reato e un tradimento per la nostra specie. Tenetelo a mente, del sangue vampiresco ne facciamo volentieri a meno"
Dichiarò il proprietario battendo due volte le mani, dando il segnale ad alzare il sipario.
I vampiri cominciarono a salivare nell'osservare la magnifica e sublime scena che si palesò loro davanti.
Vi erano dieci pali incastonati nel pavimento di pietra del palco e da un anello di ogni asta partiva una catena di circa un metro e mezzo che collegava quel pezzo di ferro al collare che ogni preda indossava.
Gli umani vestivano con gli abiti con i quali erano stati catturati e solo alcuni di loro avevano la pelle del viso immacolata.
Agli altri erano stati riservati numerosi schiaffi che erano stati dati per aver resistito alla cattura nelle ore precedenti.
Alcuni erano inginocchiati, altri rannicchiati contro il palo con la fronte imperlata di sudore.

"La maggior parte di loro sono dei semplici Omega, uno è un Beta e due sono Alpha. Abbiamo già indotto il loro calore per facilitare il vostro accoppiamento... Buon appetito."
I giovani umani cominciarono a dimenarsi nell'esatto momento in cui i primi vampiri salirono sul palco per assaggiarli e studiarli.
Ad un paio di Omega venne morso il corpo in più punti sotto le loro grida di dolore e questa tortura toccò a tutti quanti, pure agli umani dei turni successivi.

"Non mi toccare schifoso bastardo! Lasciami cazzo!"
Urlò un biondo strattonando le catene per allontanare un vampiro che tentava di avvicinarsi a lui.

"Possibile che tu sia ancora combattivo? Questo non ha il calore indotto"
L'Alpha dai capelli lunghi inclinò la testa di lato aggrottando le sopracciglia e si posizionò davanti all'Omega annusandolo.

"Molto strano... ma non ha importanza, ci penso io ora a farti fremere dal piacere. Sottomettiti a noi e donaci il tuo utero con il tuo sangue annesso, adesso."
Il vampiro liberò i suoi feromoni dominanti e tutti i presenti cominciarono a contorcersi dal piacere, uggiolando per richiamare colui che li stava seducendo.
Ma non il biondo... quel ragazzo non sembrava affatto ammaliato dal vampiro.

"C'è solo una risposta a questo dilemma"
Il vampiro allungò le unghie trasformandole in veri e propri artigli che andarono a squarciare la maglia sporca del prigioniero.
Il vampiro rimase per un attimo sorpreso e non fiatò, quando tutt'a un tratto mise su un'espressione da pazzo con gli occhi fuori dalle orbite e i canini sporgenti grondanti di saliva.