Red Ghoul: Sarai Il Mio Nutrimento

13. Provarci

"Mamma... ma cos'è un Omega?"
Chiese il bambino dai capelli rossi di cinque anni alla madre dai capelli neri che stava pettinando con un pettine ricoperto di perle.
Un regalo che il padre del bambino aveva fatto alla donna quando ebbe partorito il cucciolo semi-umano.

"Un Omega è una persona alla quale dovrai volere bene. Una persona che proteggerai e che dovrai rispettare nonostante la razza vampiresca sia considerata superiore di quella umana. Gli essere umani sono fragili ma non per questo dovrai trattarli come oggetti."

"Ma mamma per me te sei la migliore! Io voglio un Omega per avere tanti cuccioli e proteggerò tutti gli umani!"
Un uomo comparve nella stanza e specchiò gli occhi rossi in quelli del figlio.

"La mamma mente: gli umani sono esseri formidabili e molto forti. E se vorrai una famiglia ricordati che potrai farlo. Quando sarà il momento lo capirai."

"E come lo scopro il momento?"
L'adulto prese il cucciolo in braccio e gli sorrise dolcemente scompigliandogli i capelli con una mano prima che la donna si unisse al loro abbraccio.

"Tu sei un vampiro particolare, sei speciale Eijiro e potrai avere i tuoi cuccioli più facilmente degli altri. Mamma e papà ti insegneranno ma lo vedrai da solo. Te lo dirà il tuo corpo quando sarai pronto."

"E quando papà!"
La madre rise e lo prese in braccio per fargli fare una piroetta in aria.

"Siamo un po' troppo curiosi Eiji. Sei ancora piccolo non affrettare gli eventi. Ora vai a giocare che tra poco si mangia."

"Ma tu mi avevi detto che fosse pressoché impossibile per i vampiri procreare."
Era notte fonda ma i due umani avevano fame e si erano cucinati del riso con qualche fetta di pesce bianco.
Katsuki aveva scoperto che nelle vesti umane Eijiro si nutrisse come lui ripudiando il sangue e avevano cominciato a parlare della madre e padre defunti da tempo.

"E' un processo complicato. Per mettere incinto un Omega un vampiro deve calcolare perfettamente il periodo di maggior fertilità e anche le fasi lunari incidono nell'atto. Molti non hanno voglia di aspettare e preferiscono strappare i cuccioli dalle famiglie."

"E per te il discorso non vale."
Eijiro annuì posando piatto e bacchette nel lavello, seguito dall'altro.

"Io sono solo per metà umano. Non posso farlo capire ad altri o potrei essere attaccato nella mia notte vulnerabile. Per farti un esempio io digerisco il cibo umano anche sotto forma di vampiro, in dosi minime ma sicuramente più degli altri. Il momento di cui parlava mio padre era sicuramente la notte di luna nuova: essendo umano posso ingravidare senza problemi, anche se per me sarà sempre più facile procreare rispetto ad altri per la mia duplice natura."
Si spostarono di nuovo in camera da letto ma non si sdraiarono, rimanendo seduti per digerire un po'.

"Non hai mai avuto cuccioli dagli umani che ospitavi?"

"No. Erano qui per un motivo preciso come te: farmi da nutrimento, nulla di più, nemmeno sulla mia doppia natura."
Katsuki aggrottò le sopracciglia non capendo e il vampiro se ne accorse continuando a spiegare.

"Non stavo mai a casa durante il novilunio, veniva Izuku qui e provvedeva lui alle loro necessità, anche quelle sessuali."

"Mi stai dicendo che io sono la tua fottuta eccezione? Mi credi debole perché aspetto un bambino?"
Ringhiò prima di inginocchiarsi sul letto e mostrare i canini.
Lo sopportava già, non avrebbe avuto paura di sopportare anche capelli a nuvola scompigliati.

"Non sono in vena di discutere con te. E' proprio perché sei gravido che non voglio che tu venga usato, potresti ess-"
Katsuki lo interruppe gattonando minacciosamente verso la sua figura poggiata sulla testata del letto.