4. Regole

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"Ti mostro la casa, dopo finiremo di parlare"
L'Alpha dai capelli rossi non aspettò una risposta ed iniziò il tour dell'abitazione.
Katsuki lo seguiva in silenzio osservando nei minimi particolari la sua nuova dimora, borbottando di tanto in tanto per infastidire l'altro che tuttavia non gli dava un minimo di soddisfazione.
Appena arrivato alla camera da letto del vampiro, l'Omega incrociò le braccia al petto e si rifiutò di entrare essenzialmente per due motivi.
Il primo riguardava il fatto che non voleva assolutamente che quell'essere gli saltasse addosso senza il suo consenso, il secondo motivo invece era circoscritto ai feromoni che impregnavano ogni centimetro della camera matrimoniale.
Quando la porta scorrevole era stata aperta un intenso odore di liquirizia era entrato nei suoi polmoni, rilassandogli immediatamente i nervi e Katsuki sapeva che la cosa non avrebbe portato a niente di buono.
Non solo non era marchiato, ma da quando dentro di lui batteva un altro cuore la voglia di essere annodato era aumentata a dismisura, costringendo l'ormai ex compagno a nottate insonni dettate dal bisogno e non dall'amore.
Ragion per cui negli ultimi tempi il loro rapporto si era inclinato.

"Quindi non dormi appeso a testa in giù o infossato da qualche parte"

"Sono una persona normale, solo perchè ho qualche anno in più di te e non invecchio non significa che io sia un demone spietato."
Katsuki roteò gli occhi al cielo prima di trucidarlo con uno guardo glaciale.

"Certo, parla quello che se non ubbidisco mi squarcia il ventre per strapparmi il marmocchietto. Sei davvero credibile! Dove pensi di farmi dormire? Col cazzo che dormo con te."

"Dovrai farlo, non ho altre stanze. E poi ti vorrei ricordare che sei il mio nutrimento, mi servi vicino"
L'Omega sbarrò gli occhi esterrefatto: nessuno gli aveva mai parlato così, aveva trovato pane per i suoi denti.

"Ah? Ho accettato di vivere qui perchè non ho una fottutissima scelta dato che mi troveresti se scappassi, ma non pensare che io mi faccia succhiare da te a comando. Non sei nessuno!"
Eijiro si voltò con cautela e mostrò i canini facendo brillare gli occhi di un rosso acceso per far capire all'Omega di star esagerando.

"Bada a come parli. E' colpa tua che sei uno sprovveduto se ti ritrovi con me. Ti ripeto che ti ho salvato il culo, il minimo che tu possa fare è sostentarmi e questo farai dal momento che ti marchierò le vene non appena ti sarai ripreso completamente da ciò che è accaduto oggi."

"Oh ma come siamo clementi! Se solo oserai fare del male al mio bam- m-mi fai male s-stronzo!"
Eijiro l'aveva afferrato dal gomito e l'aveva fatto cadere di schiena sul materasso della camera, salendogli a cavalcioni per non farlo scappare.
Rilasciò un po' dei suoi feromoni per fargli comprendere chi era che comandasse dato che non voleva usare la forza vampiresca nettamente maggiore in quella notte di luna rossa.
Katsuki si mosse a disagio, le guance un poco rosse a causa della vicinanza del vampiro.

Era si uno stronzo... ma era uno stronzo affascinante.

"Sei già bagnato Omega? Credevo controllassi meglio il tuo corpo dato il tuo caratterino."
Katsuki aprì la bocca per parlare ma non emise un suono, imbarazzato dallo stato in cui era capitolato.
Sentiva l'eccitazione crescere e anche se non voleva assolutamente sottomettersi a quell'odore, oramai aveva preso il sopravvento sulle sue funzioni celebrali.

"Si vede che amavi il tuo compagno... ti è bastato entrare nella mia stanza per bagnarti come se fossi in calore."

"F-fottiti! Non parlare di lui a questo modo!"
Gli ringhiò contro alzando un ginocchio per colpirlo ai gioielli di famiglia.
Gesto inutile dato che grazie alla sua velocità il rosso aveva schivato senza alcun problema il colpo a lui riservato.
Rimasero qualche minuto ad osservarsi in silenzio, entrambi gli occhi cremisi fissi l'uno sull'altro come a darsi un avvertimento reciproco: non mi sottometterai.
Fu il rosso, più per necessità che per altro, a distogliere per primo lo sguardo.

"Ricomponiti, devo elencarti delle semplici regole che dovrai seguire senza se e senza ma.
Vedi di fartele entrare in testa o la convivenza con la mia specie non sarà piacevole."


"Allora? Vorrei fottutamente dormire quindi vedi di darti una mossa a spiegarmi queste famigerate regole".
Katsuki si era arreso all'idea di dover condividere la camera con il vampiro e aveva deciso di ascoltarlo seduto a gambe incrociate sul letto dalle lenzuola nere mentre il rosso se ne stava seduto sull'ampio davanzale della finestra ad ascoltare le urla degli umani che venivano presi contro la loro volontà, usati come cibo o uccisi per il rifiuto di sottomettersi.
L'Omega storse il naso e mise su un'espressione disgustata.

"Devi proprio stare con la finestra aperta? Mi da ribrezzo udire quelli come me venir usati e smembrati senza motivo."

"La maggior parte di quelli che senti sono Alpha che non hanno intenzione di cedere la loro verginità e lo posso anche capire. Io non vorrei mai sottostante a qualcuno."
Affermò senza guardarlo.
Tuttavia, si scostò dalla finestra e la chiuse, esaudendo la richiesta del biondo.
Guardò un'ultima volta la luna e chiuse anche le tende della stanza lasciando che l'unica fonte di luce provenisse dal lampadario moderno al soffitto.

"Esci di casa solo di giorno e se necessario, non frequentare altri vampiri in mia assenza e non sfidarli mai. Se avrò ospiti vampiri non palesarti e rimani in camera. Mangia regolarmente e non farmi ammattire, madre natura non mi ha dotato di pazienza."

"Madre natura non ti ha donato nemmeno della vita a lungo termine se è per questo"
Eijiro mostrò i canini ringhiando ferocemente e Katsuki dovette appellarsi alla sua forza interiore per non guaire come un debole Omega.
Gli odori degli Alpha non avevano molto effetto su di lui in quanto gravido, ma non era escluso il venir sottomesso ugualmente.
Riusciva a contrastare i feromoni usati per indurre il calore, tuttavia non poteva farlo al cento per cento con i feromoni rilasciati per rabbia: quelli avrebbero sempre avuto la meglio sulla sua indole.
Si accarezzò nuovamente la pancia non troppo pronunciata ma comunque tonda.

"Quindi mi permetterai di uscire anche con i miei amici? Non mi terrai incatenato per soddisfare le tue fottute perversioni?"
Chiese con tono arrogante a mo di sfida Katsuki.
Eijiro inclinò la testa di lato fissandolo intensamente.

"Mi servi solo per sopravvivere, avere rapporti sessuali con te non è il mio chiodo fisso e oltretutto sei gravido. Il sesso mi piace e ti riempirò quando ne sentirai la necessità per via della tua condizione, niente di più. Ora dormi, io devo uscire."
Improvvisamente il biondo rizzò le orecchie e alzò un sopracciglio non comprendendo: dove diamine doveva andare?

"Ah? E cosa dovresti fare?"

"Nutrirmi. Vado alla ricerca della mia sacca di sangue per stasera."
Rispose il rosso prendendo un giacchetto dall'armadio e indossandolo senza fretta.
Katsuki lo guardò con la coda dell'occhio, osservando come le spalle del vampiro fossero ampie e possenti sotto quell'indumento.

"Fammi capire... mi hai preso per succhiarmi il sangue e vai a cercare altri? Vuoi creare un bordello per caso?"

"Non fare discorsi idioti. Sei già stato perforato oggi, testerò il tuo sangue nei prossimi giorni. Ora dormi, per quando ti sveglierai sarò tornato."


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Quarto capitolo tutto per voi!
Direi che la loro onvivenza non sia iniziata proprio nel migliore dei modi!
Nel prossimo capitolo si vedranno gli altri tre personaggi presenti nella storia!
Chi saranno mai?
Se mi conoscete lo sapete!
A domani! 
Hana

Red Ghoul: Sarai Il Mio NutrimentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora