5. Verde, Biondo e Bicolore

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Stranamente aveva dormito bene.
Al risveglio si era prima stiracchiato, poi era andato in bagno per lavarsi ed infine si era diretto in cucina per prepararsi qualcosa da mangiare dato che aveva una fame da lupi.
Il tatami non era affatto freddo e risultava confortevole sotto alle piante dei piedi, tanto che Katsuki non si preoccupò di essere completamente scalzo.
Aprì il frigorifero dopo aver fatto uno sbadiglio e quando riaprì gli occhi si tappò la bocca con una mano correndo quasi a perdifiato verso il bagno.
Non si preoccupò neanche di chiudere la porta: si accasciò sulle ginocchia e rimise il poco cibo che aveva ingerito il pomeriggio precedente in compagnia del fidanzato.
A quel pensiero un moto di tristezza lo investì come uno tsunami sulla costa: avrebbe voluto almeno seppellire il padre del suo bambino ma era perfettamente consapevole che mai avrebbe trovato il suo corpo.
I vampiri più spietati si divertivano a sfigurare le proprie vittime, giocando con loro fin quando ne avevano voglia, incuranti delle loro terribili sofferenze.
Venne riportato alla realtà da un altro conato che lo costrinse a piegarsi nuovamente sulla tavoletta del sanitario per non sporcare a terra.

"E' il bambino?"

"E' la tua coglionaggine cretino!"
Sputò Katsuki alzandosi per darsi una ripulita alla faccia: aveva perso colorito e somigliava sorprendentemente a uno di quegli esseri non morti che aveva visto la sera precedente.
L'Alpha che aveva davanti non era poi così spaventoso: aveva la pelle sicuramente più pallida della sua ma non era cadaverica, le labbra erano di un rosato chiaro e le guance erano paffute il giusto, come se fosse stato in salute.
Ma in salute non era dato che i vampiri erano semplicemente dei cadaveri ambulanti non in stato di decomposizione.

"Ti pare normale avere il frigo pieno di... di fottutissime sacche di sangue? Cazzo che schifo, se ci ripenso mi viene da vomitare un'altra volta."

"E' il sangue che ci viene donato spontaneamente. In frigo si mantiene bene."
Katsuki lo guardò in malo modo e lo sorpassò tornando in cucina, notando una busta di un minimarket sul tavolo da pranzo che prima aveva ignorato.

"Non ho avuto modo di dirti il contenuto del frigorifero. Comunque bastava che tu voltassi lo sguardo e ne avresti visto un altro. Quello è per gli voi umani, dentro ci troverai cibo e bibite a sufficienza".

"Quelli che ti diverti a sottomettere?"
Stavolta fu il turno di Eijiro di ringhiare, rilasciando un po' del suo odore per mettere al proprio posto l'Omega impertinente.
Era una persona calma di natura, ma odiava con tutto se stesso l'arroganza e l'irriverenza quando cercava di essere gentile.

"Portami rispetto Katsuki, non farmi tirar fuori il lato di me che vorresti non vedere mai."

"Tu non mi comandi testa di cazzo"
Eijiro mostrò i canini e avanzò lentamente verso l'altro ragazzo, il quale non si fece intimorire e mantenne lo sguardo fiero alto.

Chi si credeva di essere? Pensava davvero che avrebbe abbassato la testa per un ringhietto?

Fu il rosso a scostare per primo lo sguardo per afferrare la busta contenente del cibo fresco e riporlo nel frigo con ordine.
Katsuki lo osservò riporre gli oggetti nel frigo in silenzio, accarezzandosi la pancia come era solito fare da quando aveva scoperto di aspettare il piccolo.

"Avrai sempre alimenti di ottima qualità, non sono amante del sangue rancido e ti servono per tuo figlio."

"Tch, premuroso del cazzo. Non mi fido di te!"
L'Alpha lo fulminò con lo sguardo prima di togliersi la felpa che aveva indosso.
L'Omega si voltò per non mostrare le guance arrossate come le fragole mature in piena estate.
Il vampiro indossava una canottiera nera che metteva in completo risalto le sue braccia muscolose e le gambe erano fasciate da un paio di pantaloni della tuta a vita bassa che lasciavano ben poco all'immaginazione.
La voglia di essere annodato uscì dall'angolo della mente nella quale stava giacendo tranquilla e spinse l'Omega a mordersi il labbro inferiore per non rilasciare i propri feromoni.
Eijiro si accorse del cambio repentino dell'altro ma non disse niente per non metterlo in ulteriore imbarazzo.

Red Ghoul: Sarai Il Mio NutrimentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora