17. Vita Spezzata

486 43 16
                                    

Non appena Eijiro uscì all'aperto, i tre amici corsero velocemente verso il luogo indicato dal rosso.

"Sei sicuro che sia il posto giusto? Chi ti dice che non sia una trappola escogitata per farti fuori? Pensaci un attimo!"
Chiese Denki affiancando l'amico nella corsa tra i vicoli malfamati del quartiere famoso per le aste degli umani.
Guardò Eijiro che aveva un'espressione seria in volto: non poteva saperlo, ma l'amico ci aveva pensato.

Eccome se ci aveva pensato.
 
Poteva essere tutto parte di un piano escogitato per ucciderlo definitivamente.
Tolto di mezzo lui, chiunque avesse rapito Katsuki avrebbe potuto averlo tutto per sè e farne ciò che voleva.
Tuttavia non poteva tirarsi indietro, non in quel momento: doveva portare in salvo Katsuki e la bambina: doveva riportare a casa coloro che aveva solo allora realizzato di considerare la sua futura famiglia.
Giunsero alla casa d'aste in pochissimi minuti, entrando da una delle porte secondarie per non dare troppo nell'occhio.
Un desiderio sfumato dato che non appena il rosso entrò all'interno della struttura iniziò ad emettere feromoni intimidatori e produrre ringhi cupi e gutturali.

"Voglio sapere dov'è il proprietario."

"Voi non potete star-"
Eijiro artigliò il vampiro e lo sbatté contro una parete mostrando i canini appuntiti.
L'amico dai capelli verdi fulminò con lo sguardo l'altra guardia presente prima di prendere parola e stroncare i suoi movimenti sul nascere.

"Non vi conviene farci perdere tempo.  Dateci quello che stiamo cercando e ce ne andremo senza creare problemi."
Non ci fu bisogno di richiamare nessuno, perchè colui che dirigeva personalmente la casa d'aste si palesò davanti a loro silenzioso e rigoroso come sempre.
Riconobbe immediatamente i quattro ragazzi e capendo subito chi avesse bisogno di un suo aiuto allungò una mano nella sua direzione.

"Eijiro, come posso aiutarti? Raramente perdi il controllo del tuo essere."
Il rosso ringhiò rilasciando la guardia per fronteggiare l'uomo appena arrivato.

"Lo perdo quando mi viene toccato qualcosa a cui tengo."

"Ti prego di spiegarmi, conoscevo i tuoi genitori e nutro un forte rispetto nei tuoi confronti. Ti darò una mano se potrò."
Eijiro spiegò per filo e per segno quello che era accaduto e cosa gli aveva detto la signora degli amuleti.
Mentre parlava osservava attentamente l'espressione dell'uomo, la quale mutò non appena comprese che l'umano rapito era stato prelevato da più di un soggetto.
Il rosso non se ne accorse e continuò a parlare mentre uno dei suoi amici notò quel leggero cambiamento.

"E quindi mi ha detto di venire qui ed io... io sto perdendo la testa. Devo ritrovarlo... tra poco partorirà e uccideranno sua figlia per puro divertimento, ne sono sicuro."

"Lei sa chi è stato vero?"
I ragazzi si voltarono verso Shoto, colui che era riuscito a percepire anche il cambio di feromoni dell'adulto.
Ad un cenno di assenso, Eijiro si agitò e ricominciò a sprigionare i suoi feromoni, impaziente di conoscere la verità.

"Loro mancano da un po', non si sono presentate all'asta di qualche giorno fa. Può essere che siano state le mandanti."
Eijiro ringhiò mentre la bocca si riempiva di saliva e le pupille si restrinsero per la rabbia.
Il solo pensiero che quelle sanguisughe avessero preso il suo Omega gli fece ribollire il sangue nelle vene.

"Dove possiamo trovarle? Ci deve dare una mano, hanno infranto il regolamento!"
Gridò Denki agitando le mani irritato dalla calma dell'altro vampiro.

"Il ragazzo è marchiato?"

"Che attinenza può aver-" 
Il ragazzo biondo borbottò prima di venire interrotto da un dito sulle labbra.

"E' stato rapito fuori dalle mura domestiche e non è marchiato a quanto capisco. Tecnicamente non hanno infranto alcuna regola."
Eijiro gli si avvicinò minaccioso scrocchiando le dita in maniera convulsa.

Red Ghoul: Sarai Il Mio NutrimentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora