29 Dicembre 2019
I visi vicini, i nasi che si sfioravano, i respiri che si incastravano, gli occhi che non riuscivano a guardarsi perché non smettevano di fissare qualcosa di più ambito in quel momento.
Sapevano che era sbagliato, che quello avrebbe compromesso tutto, niente sarebbe stato più lo stesso, che Christian era confuso, che Mattia stava iniziando ad essere confuso, che al biondo i ragazzi nemmeno interessavano. Ma in quel momento entrambi sentivano che non c'era nulla di più giusto.
Quel bacio lo volevano. Entrambi
«Ragazzi, lo volete un bel panino con la cioccolata ? Vado a prepararli se vi va.»in un gesto fulmineo, che avrebbe fatto invidia a Barry Allen, Mattia si stese a letto con la testa buttata nel cuscino.
«Portane uno Anna, per favore.»mormorò il ragazzo e la donna annuì, torno solo pochi minuto dopo con il panino arrotolato in un fazzoletto e due brik di succo all'ace.
Si chiuse la porta alle spalle e il minore si mise a sedere sul materasso, poggiando la schiena alla testiera del letto.
«Vieni qui.»disse Mattia battendo la mano sul materasso e aprendo le gambe per farci sedere il moro in mezzo.
Quasi saltellando Christian lo raggiunse e si sedette con il panino e i succhi tra le mani, appoggiando la schiena al petto dell'altro e la testa alla sua spalla.
«Mangiamo va bene ?»il maggiore annuì e il ragazzo iniziò pian piano a fargli mangiare a piccoli pezzi tutto il panino, gli lasciò un bacio leggero tra i ricci e sorrise.«Ce la possiamo fare, piano piano ti aiuto a superare tutto, siamo pur sempre Christian e Mattia, insieme possiamo tutto, no ?»Christian annuì e voltò il viso a guardarlo.
Il suo cuore aveva iniziato a battere fin troppo spesso e fin troppo velocemente per quel ragazzo dai ricci biondi.
Lo sapeva, lo sapeva che se ne stava innamorando, sapeva che sarebbe rimasto scottato, che avrebbe fatto male, ma non importava, perché era Mattia e anche se lui lo amava in un modo diverso dal suo, in un modo fraterno, se lo sarebbe fatto andare bene.
Tutto pur di avere accanto quell'anima pura che era il suo Mattia.
«Usciamo frate' ?»la voce dolce del biondo lo distrasse dai suoi pensieri e lo guardò.
Era bello, sembrava un angelo, mandatogli dal cielo, magari dal suo nonnino. Pareva quasi l'angelo più bello del paradiso, ed era lì ad aiutare lui. Dio, non innamorarsi sarebbe stato complicato, o forse, purtroppo a quello ci stava già arrivando.
Innamorato dell'unica persona che poteva salvarlo, suo migliore amico, e etero...Faceva ridere un po', no ?
Però Mattia ci aveva provato a baciarlo prima...Dio quando le desiderava quelle labbra su di sé.
«Andiamo.»il moro si alzò in fretta e furia dal letto cercando di scacciare via quei pensieri.
Salutarono Anna e, una volta usciti, girovagarono per le viette sperdute e meno conosciute che si trovavano nei dintorni di casa Stefanelli.
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cigarette post coffee, cigarette after sex [zenzonelli]
Romance𝐍𝐚𝐫𝐠𝐡𝐢𝐥𝐞-𝐏𝐞𝐭𝐞𝐫 𝐖𝐡𝐢𝐭𝐞 In motorino faccio slalom tra le macchine Tu mi infili le tue mani nelle tasche La mia giacca prende sole, pioggia e brasche Questo vento balla con le foglie sparse Una cuffietta per uno sotto al casco C'è una...