Future-4.

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Erano andati a trovare i genitori di Christian, che in quei giorni ospitavano anche gli zii e cugini, per dare un saluto generale, e quando era arrivato il momento di andare via Simone, il cuginetto del maggiore, proprio non voleva lasciarli andare

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Erano andati a trovare i genitori di Christian, che in quei giorni ospitavano anche gli zii e cugini, per dare un saluto generale, e quando era arrivato il momento di andare via Simone, il cuginetto del maggiore, proprio non voleva lasciarli andare.

Decisero quindi di portarlo a fare una passeggiata insieme e accompagnarlo di nuovo a casa prima che si facesse troppo tardi.

L'avevano portato al parco, l'avevano spinto sull'altalena e poi aiutato a salire sul piccolo scivolo senza dover fare ogni volta le scale.

Il gelato, dopo un'uscita di questo calibro, era più che meritato, pensò Mattia che aveva confermato la sua tesi che gestire un bambino che trotterella in ogni angolo è sfiancante, ma non per questo irritante.

Un volta arrivati in quel posto magico ma soprattutto dotato di aria condizionata, per grazia divina, Simone subito si avvicinò al bancone per scegliere il gusto del suo gelato.

«Non ci arrivo, non riesco a vedere.»Mattia si avvicinò a lui, e con la delicatezza che lo distingue, lo prese dolcemente in braccio.

«Puffo.»scontato, pensò il ragazzo.

Presero tutti il proprio gelato e si sedettero su un tavolino posto fuori al negozio, Simone, che quel giorno non smetteva di chiedere attenzioni al suo cugino acquisito, si sedette sul ginocchio del ragazzo mentre mangiavano i loro coni.

«Tu mi stai rubando il marito peste, questa cosa non mi piace.»scherzò il maggiore, che, a dirla tutta, aveva avuto gli occhi a cuoricino tutto il tempo vedendo Mattia giocare con un bambino.

«Tanto Matti vuole più bene a me che a te.»gli fece la linguaccia il piccoletto.

«Non è vero, amore di qualcosa.»ironizzò lui.

«Purtroppo per te Christian, ha ragione Simo.»il piccolino porse la manina verso l'altro per battergli il cinque, prima di iniziare ad ignorare i più grandi per concentrarsi sul suo gelato.

Finiti i loro gustosi dolci si incamminarono per tornare a casa, in modo da lasciare Simone dai suoi, e poi tornare nel loro confortevole appartamento, dal loro cagnolino.

Durante tutto il tragitto però Christian aveva la testa completamente su un altro pianeta, tanto che, se non fosse stato per Mattia, si sarebbe ritrovato schiacciato sotto un'automobile.

Lasciato Simone presero la macchina che avevano lasciato sotto casa Stefanelli e partirono verso casa loro, entrambi, chi più chi meno, pronti ad immergere la testa nel cuscino e dormire fino al giorno dopo.

Arrivati però nell'appartamento, Christian si sfilò le scarpe e si andò a sedere sul divano in salotto, senza emettere un fiato. Mattia preoccupato di vederlo così perso nei suoi pensieri si sedette accanto a lui e aspettò che suo marito riuscisse ad esprimersi.

Ormai dopo una vita passata insieme aveva imparato a capirlo, prima di parlarsi deve mettere tutto in ordine altrimenti non uscirebbe un discorso di senso compiuto dalla sua bocca.

«Prima, quando ti osservavo con Simone, non riuscivo a smettere di immaginare a come sarebbe vederti con un figlio nostro. So che è presto, che non è passato così tanto dal matrimonio ma non riesco a calmare questo desiderio di avere dei bimbi nostri.»

Calò il silenzio nella stanza, Mattia era emozionato, gli tremavano le mani, non sapeva cosa fare o dire, ma era logico che lui condividesse il suo stesso pensiero, Christian però prese il suo silenzio come negazione e a disagio si alzò dal sofà.

«Scusami, ne parliamo un'altra volta, sei stanco ora.»a passo spedito andò verso il bagno e si chiuse dentro, non lasciando modo al biondo di proferire parola.

Il discorso non fu più ripreso, e Christian infatti erano giorni che era un po' diverso, sorrideva ma non per davvero.

Mattia che non sapeva come fare ad intavolare il discorso, decise di agire, portando Christian, a sua insaputa in un centro adozioni.

«Tu sei pazzo, pensavo non volessi...»prima che Mattia potesse rispondere una giovane ragazza si avvicinò a loro.

Si fecero guidare da lei attraverso le stanze, osservavano gruppi di bambini osservarli curiosi, fino a quanto non arrivarono in una stanza dove c'erano decine di culle con bambini abbastanza piccoli all'interno, fino a quando mentre le percorrevano con lo sguardo non notarono una di esse contenere due mostriciattoli e non uno.

«Loro sono fratelli gemelli, nessuno riesce a separlarli, appena cerchiamo di allontanare il maschietto, la femminuccia piange fino a quando non le riportano suo fratello.»spiegò la ragazza notando lo sguardo della coppia.

I due piccoli, sdraiati vicini, giocavano tra di loro con quei piccoli giochi che avevano nella culla.

Il piccolo aveva qualche ciuffo di capelli scuro a ricoprirgli il capo ed enormi occhi azzurri luccicanti, mentre sua sorella quei pochi capelli biondi legati da una piccola mollettina e gli occhi marroni.

Lui e Christian si guardarono, prima di intrecciare le loro dita e riportare il loro sguardo sui bambini e annuire. Dovevano essere loro.

E dopo mesi e mesi di attesa, domande, chiamate, scartoffie, dichiarazioni e chi più ne ha più ne metta ce l'avevano finalmente fatta, avevano ottenuto in adozione quei due minuscoli angeli.

«Abbiamo deciso che lui sarà Daniele, ma lei ?»chiese Mattia quando, stesi sul divano, pensavano alla chiamata di qualche ora prima, dove gli dicevano che a breve i piccoli sarebbero potuti essere a tutti gli effetti loro figli.

Christian guardò suo marito mentre gli accarezzava con la punta delle dita il volto.

«A me piacerebbe tantissimo se mettessimo Cosmary come nome per la piccola.»gli sussurrò il moro.

«Dici davvero ?»si illuminarono gli occhi blu dell'altro.

«Certo, mica scherzo su una cosa del genere.»sorrise e Mattia ricambiò prima di baciarlo velocemente.

Felicità.

fatemi sapere con un commentino che ne pensate.
alla prossima,
val 🌙

(-1, mercoledì ultimo capitolo di questo viaggio tra le righe...)

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cigarette post coffee, cigarette after sex [zenzonelli]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora