"E gli amici che vanno
C'è chi resta e chi è fuori da un anno
C'è chi cerca l'amore e chi è stanco
Chi c'è sempre e chi solo ogni tanto
E mi sembra che il tempo non passi"I ragazzi ormai non erano più un gruppo, erano semplicemente vecchi amici che ogni tanto si incontrano per bere qualcosa e si scambiano qualche messaggio ogni tanto.
Nulla aveva causato quello, erano semplicemente cresciuti, avevano intrapreso strade diverse, lavori diversi, e quindi si erano allontanati.
Chi si è allontanato prima, chi dopo, ma alla fine il gruppo era sciolto.
C'era Francesco che aveva trovato l'amore, aveva trovato la sua nuova felicità in Anna, e Mattia non potrebbe esserle più grato di così. Quello che una volta era il suo migliore amico, era tornato a splendere di luce propria, ad essere felice, e il biondo aveva avuto l'occasione di ringraziare Anna di questo.
Era ormai un paio d'anni che stavano insieme, che si amavano alla follia, che si aiutavano a stare meglio, che Francesco aveva trovato di nuovo un pretesto per essere contento di vivere.
C'era Alessandro che, stanco della città, dei suoi problemi qui, del suo non essere compreso e ben accetto da tutti, aveva deciso di andare a Londra da suo padre.
Era stato molto difficile sapere di non averlo più a qualche minuto da casa, ma allo stesso tempo continuavano a sentirlo spesso, lui un po' di più rispetto agli altri, essendo che vedersi non era poi tanto facile.
Si era trovato anche una bella ragazza, italiana all'estero anche lei, Serena. Una bellissima ragazza, dai tratti dolci, che aveva una simpatia tutta sua, premurosa, e che si prendeva cura di Alessandro e del suo cuore con tutte le sue forze.
C'era Luigi che accettato la sua malattia, la convivenza con essa era diventata tranquilla con il passare del tempo.
Lui era quello che sentivano e vedevano meno spesso, insieme al londinese. Aveva fatto carriera con la musica quindi era sempre impegnato a girare di qua e di là, ma erano tutti super fieri di lui e di quello che stava creando.
In quanto ad amore, anche lui aveva un impiccio, con questa bellissima ragazza che Mattia conosceva e adorava per la sua dolcezza e semplicità. Vero, sembrava vivesse in un mondo tutti suo, ma Carola era fatta così, ed era adorabile per quello.
Si era unito a loro poi dopo molto Matteo, infatti erano diventati poi sei, e di lui si sapeva già tanto. Era praticamente un fratello per Mattia, la sua famiglia, il suo porto sicuro, la sua ancora. Perché per quando potesse amare Christian e la sua Cosmary, gli provocavano sempre un po' di instabilità, mentre con il rosso era diverso, tutto diventava improvvisamente meno traballante.
L'aveva salvato dalla sua stessa testa, e gli aveva permesso di sentirsi parte di una famiglia.
Era quello squilibrato e che aveva fatto affezionare tutti, come se facesse parte del gruppo da sempre, ed era anche quello che Christian e Mattia sentivano e vedevano di più, seguito poi da Francesco. E in amore lui si ostinava a dire che lui e tutte le sue sfaccettature gli bastavano al momento, e che qualcuno accanto non era tra le sue priorità, e che anche semplicemente pensare di provare amore gli metteva paura
E infine c'erano loro due, Christian e Mattia, Mattia e Christian...
Loro due non potevano andare messi da soli, perché ormai sembrava quasi vivessero solo in funzione dell'altro, che, quando erano separati, si spegnessero come robot, per poi riaccendersi quando erano insieme.
Loro sono gli unici ad essere rimasti uniti, oltre il biondo e il rosso, senza allontanarsi davvero nemmeno per un giorno, senza litigare mai, senza smettere di scoprirsi come il primo giorno, di aiutarsi come il primo giorno.
In amore loro invece erano i due sfortunati che non trovavano nessuno che provocasse in loro vero interesse, o meglio, entrambi amavano qualcuno, ma entrambi avevano deciso di metterlo da parte catalogando quell'amore come impossibile. Stupidi idioti.
Sembrava passato così poco tempo dal primo giorno, da quando Mattia aiutava il suo Christian con il cibo, da quando Francesco era l'ancora del biondo, da quando Luigi finiva in punizione per colpa di qualche cazzata delle sue, da quando Alessandro era il padre del gruppo, da quando Matteo faceva lo stupido anche solo per strappare una risata agli altri, dalla prima sbronza insieme, al primo piantino di gruppo ovvero quando Christian si era confidato con il gruppo del mostriciattolo che non lo lasciava tranquillo, e un altro quando disse loro che era finalmente riuscito a superarlo...Sembrava passato così poco ma in realtà erano passati mesi e mesi, anni, anche se in realtà al biondo sembravano solo poche settimane.
Questa nostalgia però aveva fatto in modo di organizzare una nuova rimpatriata con anche la presenza dell'ormai più londinese che italiano, che era tornato qualche giorno per il compleanno della madre.
«Mi siete mancati coglioni.»stava regalando abbracci a destra e a manca il castano, che non li vedeva da troppo tempo.
«Voi due sempre con la colla.»disse in modo ironico ridacchiando il ragazzo.
Solo dopo però quando, seduti al bar, iniziò a notare che non c'erano né carezze più intime, né qualche bacio furtivo capì che il loro amore ancora non era sbocciato, che era rimasto lo stesso, tanto forte quanto nascosto, non detto.
Che poi nessuno dei due ne aveva mai parlato con gli altri, loro avevano semplicemente capito, tranne Matteo che ne aveva parlato molto, forse troppo, con Mattia.
Prima di tornare a casa Mattia si allontanò per andare al bagno, e trovando finalmente il modo di poterci parlare da solo, andò anche Alessandro.
«Matti.»
«Ale, lavo le mani e possiamo andare, scusate se ci ho messo tanto.»non alzò lo sguardo ma lo tenne basso sulle sue mani e stava sfregando intensamente con il sapone.
«Voglio parlarti di Chri, ma voi due è già tanto se vi separate per andare in bagno, quindi eccomi.»
«Che hai da dirmi ?»disse confuso il ragazzo voltandosi verso l'amico.
«Matti, so che hai paura, che sei spaventato e hai ragione, ma Christian ha la testa dura, ed è più spaventato di un criceto davanti ad una gru, quindi non farebbe mai il primo passo, devi muoverti tu. Non potete rimanere così per sempre, finirete solo per soffrire, anzi lo state già facendo. E non uscirtene con la scusa non so di che parli, vi amate, e lo capirebbe anche la persona più stupida del pianeta.»
«Ale, non posso farlo, non prova quello che provo io, mi farei solo del male, e lo perderei, perché è inevitabile.»
«Mattia, vi amate, perché dovresti privarti di una cosa così bella come l'amore ?»il minore distolse lo sguardo, prima che Alessandro gli si avvicinasse e poggiasse le mani sulle sue spalle.«Facciamo un patto, se mi giuri che provi ad aprire il tuo cuore a Christian, convinco anche Luigi a provarci con Carola. Ci stai ?»disse ironicamente, spostando la conversazione sullo scherzo.
«Vieni qui principino.»il più piccolo si perse fra le braccia del maggiore che gli lasciò delle leggere carezze sulla schiena, prima di stringerlo.
«Si sente la tua mancanza qui malinconia.»sussurrò.
«La vita è una Matti, avete già sprecato così tanto tempo, rifletti sui miei consigli. Io voglio solo vedervi finalmente felici, e so che solo insieme lo sareste davvero.»
fatemi sapere con un commentino che ne pensate.
alla prossima,
val 🌙twitter @whosval_
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cigarette post coffee, cigarette after sex [zenzonelli]
Romance𝐍𝐚𝐫𝐠𝐡𝐢𝐥𝐞-𝐏𝐞𝐭𝐞𝐫 𝐖𝐡𝐢𝐭𝐞 In motorino faccio slalom tra le macchine Tu mi infili le tue mani nelle tasche La mia giacca prende sole, pioggia e brasche Questo vento balla con le foglie sparse Una cuffietta per uno sotto al casco C'è una...