Present-3.

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"Nei tuoi occhi blu vado giù con il ghiaccioE se conto i gin tonic allora sto al quartoMa conta chi resta e il resto non tantoEd è vero, col fuoco ti scottiIl fumo negli occhi ed eccomi qua"

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"Nei tuoi occhi blu vado giù con il ghiaccio
E se conto i gin tonic allora sto al quarto
Ma conta chi resta e il resto non tanto
Ed è vero, col fuoco ti scotti
Il fumo negli occhi ed eccomi qua"

Christian l'alcol lo odiava, infatti, durante le serate andava quasi sempre di analcolico. Ma quando la sua testa iniziava a pesargli troppo sulle spalle si ubriacava fino a vomitare anche le budella.

Il problema però era uno, e sorse quando, bevendo un drink che non aveva nemmeno scelto lui, e che nemmeno gli piaceva, notò che era di un colore simile a uno di quelli che lui amava.

Quel blu acquoso, che solo una persona aveva potuto rubare dal mare per colorarcisi gli occhi, e per poi far impazzire il ragazzo con essi.

Amava troppo quegli occhi, e quindi il suo pensiero era logico che spesso si dirigesse lì, ma cazzo, anche da ubriaco fradicio ?

Non riusciva nemmeno a tenere il conto dei drink ormai bevuti, l'importante era cercare di smettere di pensare, per una sera, una singola sera.

E se per farlo, il suo compagno per la serata sarebbe stato solo alcol a fiumi andava bene, lo smettere di pensare l'avrebbe ripagato.

Alla fine non aveva comunque nessuno con cui condividere tutto quello, l'alcol quindi non era una cattiva scelta.

"Chissà se un giorno, guardando gli occhi di chi ti avrà dopo di me cercherai qualcosa che mi appartiene." Okay che era un po' ubriaco, ma non aveva ancora scordato molte delle citazioni di Neruda che conosceva a memoria, e questa era una di quelle.

Christian ci pensava spesso, se non sempre, che molto probabilmente Mattia avrebbe trovato qualcuno, erano passati pur sempre anni dalla sua ultima frequentazione seria. E il moro non avrebbe di certo trovato il coraggio per dichiararsi.

Quindi si, pensava a Mattia con qualcun'altro che non fosse lui e il suo cuore piangeva, sanguinava, si spezzava. E si chiedeva sempre se avrebbe cercato un po' di lui in altri, magari i suoi occhi, o i ricci mori, oppure la pelle chiara, se no le lentiggini o il carattere da sagittario.

Christian ci pensava costantemente, ma non riusciva a darsi una risposta.

Bevve ancora, e bevve tanto, troppo, fino a quando un piccolo spiraglio di lucidità lo fece fermare dall'ordinare altro da bere, e decise di uscire.

Prima di incamminarsi a piedi verso casa, decise di fermarsi appena fuori dal locale, a fumare una sigaretta più che dovuta.

Christian stava davvero giocando con il fuoco, rischiando con la maggior parte delle possibilità a suo favore sul fatto che ne sarebbe rimasto scottato per sempre.

Non poteva continuare ad amare da anni la stessa persona, a soffrire perché non voleva dichiararsi a lui, e ad aspettare che il destino faccia la sua scelta, che sembrava non fare.

Che poi ora sapeva anche che il suo migliore amico non fosse completamente etero, cosa aspettava di più ? Che Mattia si metta in ginocchio a pregarlo per chiedergli di esprimere i sentimenti nei suoi confronti ?

«Cazzo...»sibilò quando a causa del vento e del suo essere nervoso e poco attento, gli entrò il fumo negli occhi facendoglieli bruciare come se se li fosse toccati dopo aver tagliato le cipolle.

Non ne combinava mezza giusta, e quella sera sembrava avesse particolarmente gli astri contro di sé.

Doveva solo tornare a casa, mettersi a letto, e dormire così tanto che il suo corpo avrebbe ricaricato energie per settimane.

fatemi sapere con un commentino che ne pensate.
alla prossima,
val 🌙

twitter @whosval_

cigarette post coffee, cigarette after sex [zenzonelli]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora