Capitolo 2

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Era mattina presto e Federica era già sveglia le era rimasta l'abitudine del collegio di alzarsi presto alle 7 era già pronta e impeccabile neanche un capelli fuori posto si avviò in cucina dove sua madre e suo padre erano seduti e sorseggiavano il caffè "buongiorno" disse sorridendo alla sua famiglia "mamma papà vi posso chiedere una cosa?" i genitori annuirono erano sorpresi dall'educazione che aveva ricevuto la loro figlia l'esatto opposto del fratello "visto che Mario non abita più qui posso dormire da lui ogni tanto è anche più vicino a scuola" la guardarono titubanti entrambi ma alla fine dissero di si non avrebbero mai separato i loro figli.
Federica come ogni mattina si avvio verso scuola amava fare quel tratto da sola in completo silenzio, vide sul suo orologio che era ancora presto così decise di passare al bar da Franco per fare colazione, entró nel locale ed era pieno di uomini non c'era nessuno della banda o perlomeno credeva c'era Sergio buffoni intento a fare colazione "buongiorno signorina" disse Sergio sorridendo era simpatico alla fine "ciao" disse lei con il sorriso Sergio la fissava sempre, arrivó franco "ciao piccole che te prendi" disse franco sorridendo "un cornetto alla marmellata e un succo all'ananas" dopo poco arrivo la sua colazione la mangio tutta e si avvicino per pagare ma Sergio la fermò "nun esiste offro io" "no dai se perché" "va a scola va anzi mo te accompagno io" "va bene grazie" uscendo dal bar Federica si scontró con qualcuno alzo gli occhi e vide una ragazza bellissima ma si ricredette subito "AO e guarda do cammini cretina" "scusami" disse Federica quasi offesa la ragazza era la nipote di Franco si chiamava Sabrina era l'esatto opposto di Federica mora occhi scuri molto volgare andava al bar dello zio solo per i ragazzi il suo obiettivo era Pietro.
Federica salì sull'auto di Sergio e si avviarono verso la sua scuola "ao dimmelo do sta a scola tua" disse Sergio "si si" mentre partirono con l'auto incrociarono Libano che si giro a guardarli, per quale motivo era nella macchina di Sergio non gli andava bene come cosa perché conosceva Sergio e non avrebbe mai permesso ad uno schifoso come lui di toccare lei così pulita così preziosa, entro nel bar da Franco dove trovò Sabrina questa ragazza era un tormento gli stava sempre addosso certo qualche volta erano andati a letto insieme ma niente più di quello non gli piaceva Sabrina non gli piaceva il modo che aveva di fare ma lui era un uomo e Sabrina sapeva provocare bene  ci sapeva fare, ma i suoi pensieri ora non potevano essere le donne si dovevano dare da fare per il colpo del barone rossellini dovevano rapirlo chiedere il riscatto e riconsegnarlo alla famiglia, era metà mattinata la banda era tutta la bar "quindi fateme capi stamo per rapi er barone" disse scrocchiazeppi "si è coi sordi del riscatto c'è famo la bella vita voglio fa un bel regalo a patrizia e a mi sorella je vojo Regala qualcosa de costoso" Libano guardò dandi, e accennò un sorriso "ah dandi ma com'è sta storia che Sergio buffoni porta tu sorella in macchina" disse Libano "buffoni me c'ha chiamato pe sta cosa gli ha dato no strappo a scola perché si era fermata qua pe fa colazione ah libanese mi sorella è Na donna ormai ma poi a te che te frega" chiese dandi neanche lui era così preoccupato per sua sorella "niente solo che tu sorella nun sa come so fatti l'omini e uno come Sergio nun se rende conto che è ancora una ragazzina se glie fa del male o faccio fori" "ah libane stai sereno a sorella è a mia se permetti e poi Sergio è bravo mo la va pure a riprendere mi ha chiesto il permesso" "e te gli hai detto de si?" "ah libane si gli ho detto de si mo se permetti vado da patrizia" Libano guardò dandi stranito, Federica stava uscendo da scuola e ad aspettarla c'era Sergio le era simpatico ma le piaceva stare da sola e avrebbe preferito stare con suo fratello dato che le era stata lontana 4 anni, con lei all'uscita c'era angelina "ao ma che fa buffoni sta aspetta a te" "si" disse Federica scocciata già dalla malizia dell'amica "ciao" disse sorridendo "prego" disse Sergio aprendole lo sportello "dove vuoi Annà?" "mh a casa Se devo studiare" sergio ci rimase male le sarebbe piaciuto portarla a pranzo fuori "ah perché io pensavo di portarti a mangiare fuori" disse buffoni sorridendo "ma mi fratello ta mannato qua?" "si ma gli ho chiesto il permesso" disse Sergio "addirittura il permesso, comunque magari un altra volta per il pranzo" disse sorridendo lei con i ragazzi non ci sapeva fare "comunque te porto al bar da franco tu fratello me l'ha detto" "va bene tanto ho i libri dietro" disse la ragazza tirandosi giù la gonna a quadri che indossava oggi sotto li sguardo attento di Sergio che la osservava dalla testa ai piedi, lei non sapeva nulla di questi sguardi si ricorda a solo le aprile di Libano e dandi di quando era piccola ovvero che gli uomini dalle donne vogliono una cosa sola ma lei non la pensava così credeva nell'amore che leggeva nei libri nel potere dei sentimenti perdendosi in questi pensieri era arrivata al bar così scese dall'auto seguita da Sergio ed entrarono, appena entrata Federica vide la ragazza con la quale si era scontrata l'altro giorno non sapeva il suo nome ma notò che era dietro al bancone, Sabrina guardo con un occhiataccia Federica poi fece un sorriso finto e si presento di fronte a lei "ciao io so sabrina" "ciao io sono Federica" disse in imbarazzo "eh lo so chi sei te sei la sorellina del dandi tanto brava e tanto studiosa" disse con aria cattiva "ma questo nun è er posto per te sti ragazzi non so pe te" Federica non rispondeva si sedette su un tavolo e tiro fuori i libri e iniziò a fare i compiti forse Sabrina aveva ragione la vita di suo fratello non le apparteneva e avrebbe fatto di tutto per andare via lontano e cambiare la sua storia non voleva essere riconosciuta solo come la sorellina del dandi, così si mise li in un angolino nel più completo silenzio, dopo poco entrarono Bufalo e Libano, Bufalo si avvicino a lei e le baciò la fronte le voleva bene erano cresciuti assieme era la sorellina di tutti, Libano entrò e la guardò e lei anche si giró a guardarlo ma appena alzó lo sguardo vide Sabrina saltare addosso a Libano "ai e daje lassame perde sabri me da fastidio sto modo che hai de fa" "l'altra sera non la pensavi così" gelo questo è quello che provó Federica non sapeva spiegarselo voleva scappare via e piangere ma resistette è riabbasso la testa sui libri.

Canzone capitolo

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