Corro verso l'entrata dell'ospedale, senza rendermi conto che non mi ero coperto il viso.
"Excuse me, can you tell me Noemi Fumagalli's room number? (Mi scusi, mi può dire il numero della camera di Noemi Fumagalli?)" chiesi alla prima infermiera, però subito dopo vidi la dottoressa Susanna.
Corsi da lei "dottoressa!"urlai lei si girò
"FINALMENTE SEI ARRIVATO" disse lei alzando le braccia, mi prese per il polso e mi trascino in una stanza.
Stanza 143
Arrivati davanti mi lanciò dentro è chiuse la porta. Mi girai verso la porta non capendo per po farmi coraggio e andai verso i letti.
Trovai Noemi che allattava un bambino, con la testa china verso di lui, mi portai le mani sulla bocca e cominciai a piangere di gioia.
Noemi sentendo che c'era una presenza nella stanza alzò il capo appena mi vide sorride, prese la manina dei bimbo e l'agito lentamente.
"Ciao papà, io sto bevendo il latte" disse Noemi facendo una vocina, mi avvicinai lentamente a loro.
Lei mi sorrideva, aveva il viso gonfio e non riusciva a tenere gli occhi aperti.
Gli diedi un bacio sulla fronte e guardai il bambino "vuoi prenderlo?" Mi disse quasi senza voce.
Cosa che mi fece capire che aveva urlato. "Ho paura, e così fragile" dissi guardando mio figlio con gli occhi dell'amore, senti Noemi ridere.
"Mi stai dicendo che non prenderai mai in braccio nostro figlio" disse lei alzando lo sguardo verso il mio, facendo si che ci guardiamo nei occhi.
Dopo un po' staccai il contatto visivo con Noemi e guardai il bambino, mi avvicinai e lo presi in braccio.
"Quanto è piccolo "dissi sedendomi vicino al letto della mia amata.
Lo guardai, aveva la forma degli occhi come i miei, le mie labbra, il naso alla francese della mamma, i capelli scuri e mossi come i miei ed infine aveva le fossette come le mie ma anche come quelle della madre.
Sorrisi guardandolo, sembrava finto, fatto di porcellana, come quelle bambole che mi mostro Noemi.
"Quanto siete belli..."disse Noemi, alzai il viso verso di lei, notai che stava piangendo, così con la mano libera gli tolsi le lacrime.
Lei si girò con tutto il corpo verso di noi, e ci guardava.
"Come lo vuoi chiamare?" Chiese Noemi rivolgendo questa volta lo sguardo solo verso di me.
"Be l'avevamo già deciso...Taehyung" dissi giocando con il bambino, mentre lui rideva, cosa che mi faceva morire dentro.
"Sicuro che non ti da fastidio?" Chiese lei con tono preoccupato, io feci no con la testa, non mi dava fastidio era un bel nome.
Dopo qualche minuti cominciarono ad arrivare mazzi di fiori, tra cui uno da parte di JYP.
Arrivarono anche gli altri membri del gruppo.
"DOV'È MIO NIPOTE?!?!" Disse Seungmin, appena mi vide con il piccolo in braccio cominciò a piangere e si mise vicino a me.
Han corse vicino a Noemi portandogli un mazzo di rose e dandogli un bacio in fronte.
"Durante l'intervista abbiamo detto che avevi avuto un impegno molto importante" disse Minho giocando con una manina si Taehyung.
"Noemi mamma mia ora hai nove bambini ora da controllare" disse Felix ridendo.
"No ao Hyunjin se ne occupa Giusy" disse lei ridendo.
"Noemi...ti amo... oggi mi hai fatto il più bel regalo che si possa desiderare" guardai Noemi sorridendo.
-
Erano l'otto di sera e arrivarono in ospedale sia la mia famiglia che quella di Noemi con Giusy.
Ci portarono tanti regali, però dopo poco furono mandati via perché le visite erano finite.
Eravamo di nuovo noi tre, solo noi.
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ᗒ•𝐶𝐻𝐴𝑅𝑀𝐸𝑅•ᗕ
FanfictionDue ragazze Noemi e Giusy, una con origini romane e l'altra con origine cinesi. Noemi una ragazza calma, ama il mondo della moda, della fotografia e della musica. Giusy una ragazza sia calma che energetica, amante dell'arte e del kpop. Un giorno men...