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Il giorno dopo mi sveglio, mi cambio e sveglio Carmine e Filippo, prendo il mio zaino e il comandante accompagna me e Ciro al cancello dove usciamo e vedo mia madre che mi aspetta così gli vado in contro, ma poco dopo arriva anche Don Salvatore che raggiunge subito Ciro, salgo in macchina con mia madre e ci avvviamo per andare a casa

Donna Wanda: felice di essere uscita?
Io: si, per caso c'è qualcosa che devo fare?
Donna Wanda: lo sai il tuo lavoro è sempre lo stesso
Io: quanti sono quelli nuovi?
Donna Wanda: una decina
Io: ok

Arrivate a casa vado a mettere giù lo zaino con dentro le mie cose per poi prenderne un'altro con dentro ciò che devo consegnare, prendo una pistola mettendola nel dietro dei pantaloni, esco di casa e vado in uno dei nostri magazzini, dove non appena entro trovo almeno una quindicina di ragazzi che instruisco in poco tempo, mentre stavo finendo le ultime cose però mi arriva una chiamata da parte di mia madre

Io: ehi, che succede?
Donna Wanda: abbiamo un problema
Io: di che si tratta?
Donna Wanda: qualcuno sta facendo casino in una delle nostre piazze
Io: quale?
Donna Wanda: l'ultima che abbiamo preso
Io: ok, vado a controllare
Donna Wanda: stat'accort mi raccuman
Io: si

Chiudo la chiamata, salgo sulla mia moto e un poco tempo arrivo alla piazza che mi aveva detto mia madre e trovo Ciro Ricci con alcuni suoi uomini a fare casino, scendo dalla moto e gli vado in contro

Io: dovevo immaginare che fossi tu Ricci
Ciro: T/N Di Salvo quale onore, che ci fai qua?
Io: si dal caso che tu stia creando troppo trambusto in una delle piazze che appartengono a noi Di Salvo 
Ciro: giusto questa piazza appartiene a voi
Io: si perciò vatten
Ciro: e se non volessi?
Io: userò la forza
Ciro: siamo più di te

Tiro fuori la pistola e gliela punto contro di lui per poi sparare ai due vicino a lui, in seguito ai due dietro di lui e prima che potessi sparargli Ciro mi spara un colpa che finisce nella spalla e io di conseguenza gli sparo nella gamba, metto via la pistola, risalgo in moto e me ne vado a casa, mia madre non appena mi vede mi fa sedere e inizia a medicarmi

Donna Wanda: che è successo?
Io: giù alla piazza coloro che stavano facendo casino erano Ciro e i suoi uomini gli ho detto di andarsene con le buone non mi hanno ascoltato e usato le cattive, i quattro uomini li ho sistemati e prima che potessi sparare anche a Ciro quest'ultimo mi ha sparato alla spalla, poi però lo colpito alla gamba
Donna Wanda: ai fatto buono
Io: mi rimarrà un bel segno
Donna Wanda: si

Una volta che ha finito di medicarmi mi alzo dalla sedia, mi cambio e vado a casa Santiago dove mi apre Nina, mi fa entrare in casa e solo dopo noto esserci anche Ciro

Nina: ciao zia
Io: ciao mon amour, la mamma?
Nina: e in camera tra poco arriva
Io: ok, Ricci
Ciro: Di Salvo, che ci fai qui?
Io: fatti miei
Martina: voi due siete peggio di cane e gatto

Mi giro e vedo la mia migliore amica fissarci con uno sguardo divertito, la raggiungo e l'abbraccio, andiamo in cucina e mi siedo sull'isola

Io: come va?
Martina: tutto ok, tu?
Io: tutto ok
Martina: perché sanguinate?
Io: un idiota chiamato Ricci mi ha sparato ad una spalla
Ciro: tu mi hai sparato alla gamba e hai sparato ai miei uomini
Io: perché voi stavate facendo troppo casino in una delle mie piazze
Martina: comunque che ci fai qui?
Io: sono venuta per darti questi

Gli do due biglietti per Parigi e per poco non si mette a piangere

Martina: Dio mio
Io: so che i tuoi si sono trasferiti li così ho pensato di farti una sorpresa
Martina: non possiamo accettare
Io: invece potete e dovete, hai sempre detto che se potresti saresti andata via di qui per iniziare una vita lontana dalla camorra, questo è quel momento vai via, vivi la tua vita con tua figlia lontana da droga, sangue, guerra, potrai avere finalmente una vita normale
Martina: grazie

Mi abbraccia, si asciuga le lacrime e va ad avvisare sua figlia lasciando per un'attimo soli me e Ciro

Ciro: hai fatto una bella cosa
Io: lo so
Ciro: deve essere dura allontanarsi da loro
Io: abbastanza, ma lei ha sempre desiderato allontanarsi da questa vita
Ciro: perciò tu l'accontenti
Io: esatto

Scendo dall'isola della cucina e raggiungiamo Nina e Martina in salone, Nina viene subito ad abbracciarmi

Nina: grazie per questo regalo
Io: figurati
Nina: tu verrai con noi?
Io: non posso
Nina: perché non puoi?
Io: devo tornare all'IPM, ma appena sarò scarcerato verrò a trovarvi
Nina: perché? Non puoi venire a vivere li con noi non appena sei libera.
Io: no
Nina: perché no? Non ci vuoi più bene?
Io: ehi non dire cosi, io tengo a voi più della mia vita lo sai, ma una volta che sarò uscita di prigione il comando passerà a me
Nina: ok
Io: ora devo andare

Esco da quella casa trattenendo a stento le lacrime, salgo in moto e torno a casa e senza neanche cenare vado a dormife

storia mare fuori ~Ciro~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora