storia mare fuori ~Ciro~

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Il giorno dopo vengo svegliata dalla voce di Rosa che mi chiama, così mi alzo, vado a cambiarmi e insieme andiamo nella cella dai nostri fratelli dove appena entriamo notiamo star ancora dormendo così decidiamo di stenderci anche noi difianco a loro, Edo nel sonno mi stringe a se, poco dopo arriva Lino che sveglia i ragazzi e saluta me e Rosa essendo che ci eravamo messe sul davanzale lei che fumava mentre io guardavo fuori, i due appena aprono gli occhi ci notano così si alzano subito per abbracciarci poi uno alla volta vanno in bagno a cambiarsi e quando sono pronti usciamo per andare in mensa dove una volta finita la colazione ci portano in cortile io e Ciro salutiamo i nostri due amici che sono in permesso e andiamo a sederci sulla nostra solita panchina quando noto Viola star venire verso di noi

Io: sta arrivando Viola
Ciro: ho visto
Io: vi lascio soli
Ciro: no resta qui
Io: no voi due dovete parlare e poi voglio dar fastidio al comandante e ne approfitto per andare da Carmine
Ciro: va bene

Mi alzo e me ne vado da Carmine che appena mi vede mi abbraccia, per poi farmi abbracciare da tutti gli altri

Carmine: che fai qui?
Io: volevo salutarvi
Nad: allora tu e il baby boss state insieme?
Io: no
Carmine: ma lui ti piace?
Io: assai Ca assai
Silvia: perché non glielo dici?
Io: per certe cose non tengo pall

Appena vedo il comandante entrare saluto i miei amici e vado verso di lui ma per farlo passo davanti a Ciro e Viola e noto quest'ultima mettergli una mano sulla coscia faccio finta di niente e vado dal comandante che ha visto la scena e si è messo a ridere

Io: perché ride?
Comandante: sei glos di Ciro?
Io: no
Comandante: non ci credi neanche tu
Io: lo so
Comandante: perciò ti piace Ciro?
Io: vuole la verità?
Comandante: si
Io: assai
Comandante: lo sospettavo
Io: da cosa?
Comandante: quando hai detto che volevi fargli una sorpresa solo per renderlo felice, tutte le volete che gli lasci i baci o quando te li da lui e tu arrosisci e poi vi ho visto che vi baciavate
Io: quando?
Comandante: qualche settimana fa eravate davanti all'entrata non avevi ancora scoperto di essere una Conte, c'era Edo davanti a voi che vi copriva dai campetti
Io: era una scommessa fatta da me e Edo, io ho perso e ho dovuto baciare Ciro
Comandante: ok

Saluto il comandante e vado da Ciro e noto Viola provare a baciarlo così non vedendoci più appoggio la mano sulla sua spalla e la spingo a terra sedendomi vicino a Ciro con un sorriso furbo sulle labbra

Io: grazie per avermi lasciato il posto
Viola: cosa vuoi?
Io: che levi le mani di dosso a Ciro
Viola: perché dovrei?
Ciro: perché non ti voglio

Viola si alza e fa per avvicinarsi a lui così mi alzo anch'io mettendomi faccia a faccia con lei che indietreggiare di poco

Io: non provare mai più a baciarlo, sono stata chiara?
Viola: si
Io: ora vatten e stai lontana da lui
Viola: sennò?
Io: dovranno ripulire il tuo sangue da terra

Viola se ne va e io mi risiedo dove ero prima con un sorriso e poco dopo sento Ciro mettermi un braccio intorno alle spalle e attirarmi a se

Ciro: grazie
Io: non c'è di che
Ciro: pensavo l'avresti vattuta
Io: no non ho voglia di finire in isolamento ma ci ero vicina
Ciro: che re si glos e Viola?
Io: no

Mentre parlavamo gli sposto il braccio dalle mie spalle così lui ne approfitta e si mette comodo come ogni volta con la testa sulle mie gambe mentre io gli accarezzo i capelli, sento che si rilassa e poco dopo lo vedo chiudere gli occhi in quel momento vedo avvicinarsi a noi suo padre che è qui per i colloqui faccio per svegliare Ciro ma lui mi ferma e tira uno scappellotto a Ciro sul collo che prontamente apre gli occhi e si tira su, così ne approfitto e vado ad abbracciare Pietro che era rimasto in disparte che ricambia il mio abbraccio

Don Salvatore: buongiorno bel addormentato
Ciro: eh ja pa stavo comodo
Pietro: si è visto
Io: salve Don Salvatore
Don Salvatore: ciao piccre
Ciro: che c'è fate ca?
Pietro: tenim o colloquio con tutte doij
Comandante: vi portiamo in sala colloqui

Il comandante ci porta in sala colloqui dove quando arriviamo ci sediamo in un tavolo dove mi siedo vicino a Ciro con difronte il padre e il fratello

Don Salvatore: uaglio ho delle buone notizie per voi, vi ho preso dei biglietti per Parigi
Io: grazie, ma non doveva
Don Salvatore: è il minimo che possa fare

Mentre parliamo una guardia dice che è scaduto il tempo così essendo che dovevano passare per il cortile ne approfitto per salire sulle spalle di Ciro che mi tiene per le cosce per non farmi cadere, una volta arrivati in cortile li salutiamo e ci rimettiamo seduti come prima che loro arrivassero