11

160 2 0
                                    

Ero tranquilla seduta in una panchina quando vengo chiamata insieme a Ciro ed Edo dal comandante che ci porta dalla direttrice

Direttrice: buongiorno ragazzi
Io+Edo+ciro: buongiorno direttrì
Direttrice: vi ho fatti chiamare per dirvi che avete un permesso di due giorni, le regole già le sapete
Io: direttrì volevo chiederle una cosa
Direttrice: dimmi
Io: io e Ciro ci chiedevamo se fosse possibile fare come ieri sera essendo che anche oggi non vogliamo stare in cella tutta la sera consapevoli che non dormiremmo
Direttrice: mi dispiace ma quella di ieri sera è stato un optional ma se vuoi puoi andare in cella con loro due
Edo+Ciro: si lei sta in cella con noi
Direttrice: la cosa è risolta allora
Io: non posso avere una cella singola?

Dopo aver finito questa frase sento qualcuno tirarmi a se facendo in modo che la mia schiena fosse appoggiata contro al petto e dal braccio che ha stretto intorno alla mia vita capisco essere Ciro

Ciro: no starai in cella con noi
Io: ho cambiato idea posso restare con fratm?
Ciro: no stai con noi
Io: va bene, adesso mi lasci?
Ciro: no
Direttrice: mi raccomando voi tre domani avete il permesso sta sera evitate di fare casini
Io+Ciro+Edo: ok
Ciro: direttrì quindi per sta sera? Le prometto che non faremo casino, può dirlo anche il comandante ieri non abbiamo fatto casino
Comandante: e vero sono stati insolitamente tranquilli, non hanno mai litigato
Ciro: per favore direttrì faremo i bravi
Direttrice: e va bene, ma non svegliate gli altri detenuti, Edoardo visto che ho fatto questa eccezione per loro la faccio anche per te, perciò se vuoi puoi andare anche tu
Edo: grazie direttrì ma io la notte preferisco dormire

Detto ciò salutiamo la direttrice e usciamo dall'ufficio, vado nella mia vecchia cella, prendo le mie cose e le porto in quella che adesso sarà la cella mia, di Edo e di Ciro per poi andare con quest'ultimo e Lino in cortile che poco dopo ci saluta mentre noi ci sediamo sulla solita panchina

Io: sei piuttosto silenzioso
Ciro: sto pensando
Io: a cosa?
Ciro: a domani, a quello che vuole fare tuo fratello
Io: stai tranquillo ci sarò io a proteggervi, Ezio non vi farà del male
Ciro: e se facesse del male a te?
Io: deve solo provarci
Ciro: che cattiva
Io: lo so

Sorrido è vedo Ciro avvicinarsi a me così indietreggio

Io: Ricci scordati un'altro bacio
Ciro: come vuoi, la smetti di chiamarmi Ricci?
Io: no mi piace
Ciro: ciu ciu smettila di chiamarmi Ricci
Io: non chiamarmi ciu ciu
Ciro: tu allora non chiamarmi Ricci
Io: perché? E il tuo cognome
Ciro: così sembra che mi odi
Io: perché io dovrei odiarti e anche tu
Ciro: facciamo una sfida
Io: ok?
Ciro: in una settimana ti farò innamorare di me, se ci riesco tu smetterai di chiamarmi Ricci ma se non ci riesco potrai farlo e io non ti chiamerò più ciu ciu
Io: ok

Così passiamo una parte di serata, devo dire che mi piace stare in compagnia sua o di Edo e non li odio più come prima ma di certo non mi innamorerò mai di uno di loro, almeno si spera, abbiamo deciso di andare in sala comune e non appena entrati ci siamo seduti sul divano

Io: ti è già arrivata la lettera?
Ciro: no
Io: secondo te uscirai?
Ciro: non credo, ho commesso un omicidio minimo mi daranno altri anni
Io: mi dispiace
Ciro: tranquilla, invece tu? Uscirai?
Io: non credo, penso che anche a me daranno degli anni in più
Ciro: perché cos'hai fatto?
Io: sapessi Ricci sapessi
Ciro: me lo dirai un giorno?
Io: forse

Mi sdraio mettendo la testa sulle gambe di Ciro che prontamente cinge la mia vita con un braccio mentre l'altro lo fa scorrere sulla mia mano

Io: ti do fastidio?
Ciro: no
Io: vuoi che mi sposto?
Ciro: no tranquilla
Io: ok
Ciro: sonno?
Io: un pochino, tu?
Ciro: anch'io
Io: torniamo in cella?
Ciro: no si sta comodi qui
Io: ok

Ci sdraiamo meglio sul divano, lui continua a cingermi la vita con il braccio e mi attira di più a se e dopo poco cadiamo entrambi tra le braccia di Morfeo

storia mare fuori ~Ciro~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora