Era la prima volta che Leila faceva guidare la sua moto a qualcuno, ne era profondamente gelosa, non permetteva a nessuno neanche di salirci sopra , ma in quel momento le piaceva come Ciro aveva padronanza di essa.
"L'HO SAI CHE LA GUIDI PROPRIO BENE, E AL TUO MOOD DA CATTIVO, TI SI ADDICE PIÙ UNA MOTO COME QUESTA, CHE QUEL ROTTAME! "
Ciro la guardava dallo specchietto, notando quanto la rossa l'ho osservasse, squadrando il suo volto con un sorriso dolce .
"O SACC CIÚCIÚ, NON È UN VANTO,FACC BELL QUALSIASI COSA,E STO BENE SU TUTTO, SO GUIDARE QUALSIASI COSA , HO GUIDATO QUALSIASI COSA, MA QUEL ROTTAME COMM' O CHIAMM TU, SFRECCIA MIEZZ E MACCHINE CHE E UN QUALCHE COSA, CHELL CHE NUN PO FA CHEST , E LO SAI PECCHÈ TU RIC CHEST, E NUN CAPISC NIENTE! "
"ILLUMINAMI CIRO PERCHÉ! "
"PECCHÈ, TU TE STAI FERMANN NATA VOT ALL'APPARENZA E CHELL CHE VIR, E L'HO STAI FACENDO PURE MO, PARLI COSÌ PECCHE LA TUA MOTO E PIÙ BELLA E HA CCHIÙ PRESENZA, MA A MI NUN SA VER PROPRIO! "
E anche questa volta Ciro aveva rimasto la rossa senza parole , ma non per la risposta che gli aveva dato, ma in quanto Ciro in un solo pomeriggio si stava rivelando a lei, forse mostrando il suo vero io , e come veramente non si fermasse all'apparenze.
Poco dopo Ciro si era fermato su una piccola stradina che dava vista solo a delle scale strette.
Leila era scesa dalla moto , guardando insospettita quella stradina buia, il cuore le batteva forte, guardava Ciro che sembrava più che tranquillo mentre sistemava la moto, la paura iniziava a prevalere , ma eppure sentiva che si doveva fidare, non voleva essere la solita guasta feste, non voleva dare ulteriore conferma a Ciro, che l'ho stesse giudicando, il cattivo ragazzo in un luogo scuro e isolato, le parole del moro suonavano nella sua testa, "NON FERMARTI ALLE APPARENZE, DI CIO CHE VEDI E TI DICONO! "
Leila prese un forte respiro ,doveva smetterla di avere tutto sotto controllo, in cuor suo sapeva che Ciro non le avrebbe fatto nulla di male, almeno cosi sperava."VIEN CIÚCIÚ! "
Ciro strappo la rossa dai suoi pensieri, le afferrò la mano, incamminandosi in avanti , voltandosi meravigliato del silenzio della rossa, e di come non avesse sbraitato come al suo solito.
"STATT ACCORT! "
Ciro le si raccomandava di scendere con cautela a causa della poca visibilità e dello spessore delle scale , la rossa continuava a guardare la stretta di Ciro nelle sue mani,di quanto fossero rudi grandi e morbide, la stringeva senza a farle male,ma nello stesso modo come se sapesse che la rossa tirasse la sua mano da un momento all'altro,.
Giunsero alla fine delle scale,per Ciro fu difficile nascondere un sorriso divertito, vedere l'espressione meravigliata della rossa che guardava quell'immenso spettacolo con bellezza da cartolina.
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Nella testa di un criminale {CIRO RICCI)
RomansaE se vi trovaste anche solo per un attimo in una giovane mente di un criminale, cercando di scavare nei suoi oscuri pensieri , cercando di capire cosa o chi l'ha portato ad essere quello che e diventato, scoprendo poi di essere la fantasia di ogni...