mente e cuore

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Ciro era ritornato nella sua fredda cella,erano alcuni giorni che non vedeva e sentiva Leila.
La sua aura era completamente nera e nessuno osava rivolgergli la parola.
Si percepiva un malessere dal suo  assordante e agghiacciante silenzio.
Aveva condiviso poche parole solamente con Edoardo, senza però mai confidargli quello che aveva in mente, cercava di non far capire che lui sapesse tutto .

Ciro stava iniziando a provare un forte dolore d'amore, quelli che non aveva mai provato in vita sua, per quanto riuscisse a nasconderli, quei pochi frammenti erano visibili.

Non c'era stata una sola notte che non si era stretto a quel lenzuolo ,respirando il profumo di Leila come se sprigionare ossigeno per respirare, continuando a ritornare a quel bellissimo weekend dove poi tutto si era fermato.

Ripensando al terribile dolore che Leila si portasse dentro.
Lui sapeva tutto ma Leila ignara di tutto ciò continuava a mantenere questo segreto per paura di perderlo per sempre, per paura della sua ira, e faceva bene ad avere paura.

Giorno per giorno in Ciro crescerà un male sempre più forte, l'odio già represso nel confronti di Gianluca, insieme a tutto quello che aveva fatto lo rendeva un morto che cammina, nei suoi pensieri.
Per quanto Ciro provasse a reprimere quest'odio per amore di Leila ma legato ancora al suo passato lui conosceva una sola legge, quella che gli era stata insegnata fin da piccolo "" Il sangue chiama il sangue ""
Gli era stato fatto lo sgarro più grande.
Era stata toccata la sua donna il suo sangue e non esiste perdono per questo.

<<massimo cosa pensi possa accadere se solo Ciro scoprisse la verità? >>

Dalla grande vetrata dell ufficio della direttrice massimo e paola non perdevano di vista Ciro provando ad intuire qualcosa ma invano.

<<nun o sacc paola! Ma nuj sapimm con Ciro dobbiamo essere pronti a tutto, soprattutto al l'in pensabile>>

<<massimo io non ho mai visto Ciro così! Fa male sapere che stia soffrendo! >>

<< paola e ij e chest teng paura, gli  e stato toccato qualcosa di estrema importanza per lui, non riesco neanche ad immaginare cosa possa succedere!
Per questo ti dico che nessuno a parte noi deve sapere del colpevole>>

I due si guardarono in un modo molto preoccupato, per poi ritornare di nuovo con gli occhi su Ciro

Ciro si trovava nel campo nel cortile, nel recinto da calcio, era seduto sulla sua panchina, perso e completamente rivolto con lo sguardo sull'enorme cancello

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Ciro si trovava nel campo nel cortile, nel recinto da calcio, era seduto sulla sua panchina, perso e completamente rivolto con lo sguardo sull'enorme cancello.
Ricordando, ma forse speranzoso di vederla entrare in sella alla sua moto, indossando il più bell sorriso, splendente baciata dal Sole, anzi no lei per lui brillava più del sole .
Sperando che tutto ciò fosse solo un brutto incubo, ma così non era.

<<ragazzi buongiorno, se posso avere anche solo per un attimo la vostra attenzione! >>

La direttrice accompagnata da massimo e le altre guardie aveva fatto ingresso nel grande cortile attirando l'attenzione di tutti i ragazzi guardando i loro volti preoccupati , tutti eccetto uno.

Nella testa di un criminale {CIRO RICCI)   Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora