Nostalgia

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Questo di sette è il più gradito giorno,
Pien di speme e di gioia:
Diman tristezza e noia
Recheran l'ore, ed al travaglio usato
Ciascuno in suo pensier farà ritorno.
Giacomo Leopardi

Kalea
🌙

La domenica è il giorno peggiore della settimana. Alzarsi e sapere che il giorno dopo è lunedì? È deprimente a livelli altissimi. Ieri sera non sono nemmeno riuscita a finire il capitolo che stavo leggendo perché sono crollata nel letto. E così, mi è passato il sabato davanti senza che me ne sia nemmeno accorta, per di più mi sono svegliata presto.
Insomma uno schifo.

Scendo le scale, consapevole che non avrei trovato nessuno sveglio per le otto del mattino, visto che ieri sera i due amiconi avevano fatto ancora serata. Devo dire che non mi dispiace, sono stata da sola in casa come se non ci fossero stati questo weekend e se è così anche gli altri mi va più che bene.

In ogni caso, per evitarmi una litigata con Greg ed Evin, cammino con passo leggero, per non svegliarli e mi dirigo in cucina. 

Prendo una tazza, cereali, latte e preparo la mia solita colazione. Anche se... C'è il pane di Greg, potrei tostarlo e metterci il cioccolato o la marmellata! Sì, vada per la marmellata, non sono in vena per il cioccolato, oggi.

Faccio il meno rumore possibile, o almeno ci provo visto che il nostro tostapane è dell'anteguerra. No, davvero. È praticamente un cimelio di famiglia che mia madre insiste ad utilizzare ancora. Metto due fette, poi prendo il coltello per spalmare e vado in salotto per prendere la marmellata che prepara la vicina Calligan, quando inizio a sentire un rumore stridente. Il rumore continua, intensificandosi ed è allora che capisco che è il tostapane. Corro in cucina per staccare la presa ma nella fretta il tostapane cade per terra, rompendosi definitivamente.

Guardo se almeno il mio pane si è salvato ma niente da fare, è praticamente carbone. Perfetto. Tutto questo casino e la mia colazione è andata in fumo: non poteva essere una domenica migliore.

"Muaah che cosa è... Kally cosa hai fatto?" Greg finisce di sbadigliare e si avvicina a me. Entrambi guardiamo il casino creatosi per terra in silenzio. "Alla mamma non farà piacere..." dice mettendosi le mani sui fianchi. "No, per niente."
"Se scopre che gli hai distrutto il tostapane che la famiglia Collins si regala di generazione in generazione..."
"Mi ucciderà, lo so."
"Doveva essere tramandato a te, è una cosa spirituale..."
"Vuoi smetterla di ingigantire il problema! Si ho capito, sono nei guai. Che faccio?" Guardo Greg che guarda me e fa una smorfia.
"No, no e no. Non guardarmi così ragazzina." Piego la testa di lato, guardandolo con due occhioni a cui puntualmente non sa dire di no,
"È un tuo problema, non mio."
"Greg, non vorrai mica lasciarmi da sola con questo casino."
"È proprio quello che avevo intenzione di fare, la mamma sarà qui tra poche ore, tornerò in camera come se non avessi sentito nulla anche se credevo qualcuno ti stesse sparando e dalla fretta sono caduto dal letto," Si interrompe per sbadigliare di nuovo per poi concludere "Sei fortunata che Evin ha il sonno pesante." Non mi interessa niente del sonno di Evin in questo momento, ma non posso dirglielo, suonerebbe troppo cattivo.
"E saresti venuto a salvarmi come?"
"In qualche modo avrei fatto, magari gli avrei lanciato il tostapane ma lo hai distrutto."
"Come sei simpatico... ehi! ma dove vai?"
Sta per andarsene ma lo trattengo dal braccio, almeno, io cerco di tirarlo verso di me ma è troppo pesante.
"Greg, ti prego." Mi aggrappo a lui come se fosse un koala, cercando di bloccarlo. La mossa del koala funziona sempre.
"Prenditi le tue responsabilità."
"Devo ricordarti che quando hai rotto il vaso preferito di mamma ti ho aiutato a prenderne uno identico, salvandoti la pelle?" Continua a camminare come se non sentisse nemmeno il mio corpo appeso al suo.
"Sono troppo poco sveglio per queste cose."
"Oppure ti devo ricordare come hai distrutto le sue piantine in giardino perché avevi parcheggiato male e allora mi sono presa la colpa?"
"Non ero stato io, ma Callagan." Un altro suo compagno di squadra che non sopporto davvero. Oltre a essere la stupidità fatta persona, fa scelte discutibili come mettersi alla guida dopo aver bevuto e rischiare di investire un ciclista. Non so come Greg stia insieme a una persona del genere. 
"Ma mi sono presa la colpa lo stesso. Mi devi un favore, lo sai."
"Kalea, un vaso è facilmente sostituibile, delle piante pure. Un tostapane di quel tipo, che vendevano solo negli anni cinquanta, con l'incisione dei trisnonni è introvabile."
"Ma tu sei al college, potresti prenderti la colpa e.."
"Assolutamente no, il danno lo hai fatto te."
"Ma tu non sentiresti nemmeno la sua furia..."
"Me lo rinfaccerebbe per sempre, lo sai. Digli quello che hai fatto e basta, tanto se glielo dici tu non farà tante storie," si abbassa togliendo la mia presa, poi mi strizza le guance, e prendendosi gioco di me cambia tono di voce per dirmi, "Sei la sua piccolina e ti vuole tanto, tanto bene."
"Finiscila, sai benissimo che non mi farà uscire di casa e non vedrò più la luce del sole per mesi."
"Ora sei melodrammatica."
Si volta e lascio la mia presa su di lui, tutta fatica sprecata oramai. La mia mossa non ha funzionato...
Devo rassegnarmi, non accetterà e ha ragione, glielo rinfaccerebbe per sempre.
Sospiro, "Sono quasi morta per quel tostapane e ora mi aspetta una fine peggiore." Abbasso lo sguardo verso i miei calzini colorati, sconfitta. Ci mancava solo questo stress in più, deludere mia madre un'altra volta.
Poi Greg schiocca le dita e mi guarda come se avesse trovato una soluzione, "Ecco risolto il tuo problema: dille che il tostapane ha attentato alla tua vita."
"Perché questo basterà..."

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