L'ora della verità

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È lì, lontana, ma presente.
Sapere che si trova lì è già abbastanza,
ma viene sottovalutata.
Non si preparano,
non si rendono conto della sua voracità, della furia che sta per scatenare.
Perché lei è arrabbiata.
La Sua, è collera pura.
Tempesta,
si sta avvicinando.
Così lentamente da fare male.
Così lentamente che non ci si aspetta che arrivi così presto.
Perché manca poco.
È li, immutabile, perché nessuno cambierà il suo volere.
Tempesta, così la chiamano.
Ma quello non è il suo vero nome.
Di certo, si dice, non sarà una piccola bufera a scagliarsi contro di loro.
Non si limiterà a pioggia e vento.
Travolgerà,
Distruggerà,
E farà piazza pulita.
Non importa chi incontrerà.
Lei è un uragano,
e colpirà chiunque si imbatti su di lei.
Saskia Crisconio


Kalea

🌙

"Kalea, quindi hai deciso? domani sera sei dei nostri o no?"

"non lo so..."

Rido, anche se la mia risata non fa altro che rilasciare dell'amarezza in bocca.

Non è vero che non lo so. Anzi, ho le idee chiarissime... punto sul rimanere qui, chiusa in camera, preferibilmente al calduccio delle mie coperte e magari fare il rewatch di Narnia. Inoltre, so esattamente quello che non voglio fare, ovvero mettermi in ghingheri, per una sera, dove la maggior parte delle persone presenti non farà altro che giudicare i vestiti, i gioielli e le acconciature.
Dove non si ballerà finchė non ci sarà il coraggioso di turno che aprirà le danze.

Dove non si farà altro che fremere per sapere chi saranno i re e regine del penultimo ballo della nostra vita liceale.

Non ho il vestito, non ho la voglia... Insomma diciamolo con chiarezza, non sono mentalmente forte per poter passare due ore scarse in una stanza piena di gente di ultimo liceo che non conosco, o che ho solo visto per tre secondi esatti, e farmi scrutare come se fossi il nuovo gusto di patatine Lay's. Purtroppo però, so anche che se dicessi una cosa del genere ad Addie, non verrei capita. Anzi, mi inciterebbe a venire e mi farebbe la predica sul vivere la mia vita adolescenziale, che di altri anni come questi non ce ne saranno, e che non devo perdere altro tempo dopo i sacrifici che ho dovuto fare.

Addie, ti conosco fin troppo bene, come tu conosci me, ma a volte vorrei che non avessi ragione.

Per di più, come se non fosse abbastanza, quest'anno sono l'unica senza accompagnatore perché Addie è stata invitata da Nick. E diamine, sono felicissima per loro, perché finalmente si sono confessati cosa provano l'uno per l'altro, e credetemi, ci è voluto tanto tempo e molta mia pazienza. Ma, ecco, anche se io abbia espressamente detto che non mi avrebbe dato fastidio, non vuol dire per forza che abbia detto la verità.
Sono l'unica del gruppo non accompagnata ed è ovvio che ad un certo punto della serata mi ritroverò da sola al tavolo perché gli altri balleranno il loro lento. E non è che mi dia fastidio, è che mi fa sentire... sola.
Mi fa sentire un vuoto dentro come se mi mancasse qualcosa che tutti gli altri hanno e io no.
Mi fa sentire diversa perché sono l'unica che ancora non ha provato quelle farfalle nello stomaco.

Quel sentimento che ti prende alla sprovvista e ti colpisce in pieno.

Quel sentimento che ti fa arrossire e diventare tutta maldestra.

Quel sentimento che non riesci ad esprimere a parole, finché non lo provi in prima persona, ed è così impercettibile, che all'inizio non te ne rendi nemmeno conto.
Non voglio sentirmi l'unica che non ha sperimentato quella folle emozione, quella fuggitiva, quella volatile, quella adolescenziale. Perché è certo che poi a quel punto, una voce, lontana ma pur sempre udibile inizierebbe a farsi sentire chiaro e tondo dicendomi...

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