XXII

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Lauren la prese in braccio anestetizzata dal sonno profondo in cui era caduta. Spiegò le ali nere e impetuose e con una spinta verso l'alto percorse tutti i gironi risalendo sulla terra.
Fu lunga la salita rispetto alla discesa quasi impercettibile. Analogamente, sulla Terra ci si lascia tra le braccia d'ogni piacere senza quasi accorgersi ma purificarsene si deve percorrere un percorso tortuoso e duro pieno di dolore.
Lauren la teneva stretta a se coprendole con la mano il cui braccio la sorreggeva dal collo, un orecchio e spingendo l'altro al suo petto per non farle sentire le urla e i lamenti dei dannati.
Giunte alla terra entrambi i corpi bruciavano per l'estenuante fatica. La pelle non c'era più e al suo posto la carne rossa e ardente demoniaca si faceva spazio trasformando i bulbi in sfere nere e lucide mentre i capelli cadevano a ciocche.
La casa in campagna dove arrivarono era vecchia e polverosa. Fuori era buio pesto e questo rese ancora più tetro l'ambiente. Camila si svegliò e guardò Lauren senza stupore, come se fosse normale vedere il diavolo davanti a se
"dove siamo Lolo?" Chiese guardando il suo corpo che doleva in modo quasi piacevole
"Siamo sulla... sulla Terra"
"Ok... cosa facciamo qui?"
"Viviamo, hai diritto ad un po' di vita normale. Lavoro, amici, insomma tutto quello che si ha in vita"
"Ok... quando questo aspetto da... da pollo al barbecue passerà?"
"Appena sorgerà il sole"
"Mi insegni ad usare le ali?"
"Si"
Uscirono dalla casa sconosciuta sentendo il brio della notte invernale. Calpestarono l'erba bruciandola sui loro passi.
"Aggrappati a me" disse Lauren con voce roca. Camila le saltò in braccio e Lauren la portò sul tetto. "Salta giù, il resto lo intuirai"
"Come?! E se cado?!"
"Non puoi farti male Mila" disse ridacchiando "al massimo si può far male quello su cui cadi"
La spinse giù sogghignando e dopo poco vide il suo volo sopra il suo capo. Le ali di Camila crebbero spontaneamente poco prima di arrivare al suolo. Fu intuitivo volare. Ritrovò affianco a se Lauren. Sorvolarono quasi tutto il mondo lasciando una scia di perdizione che spegneva le stelle più fioche.
Quando Camila si accorse di ciò che lasciava il suo passaggio si precipitò a capofitto verso il suolo.
I capelli le erano ricresciuti e la pelle si era rigenerata. Era più bella e più attraente di prima e così anche il diavolo.
"... cosa... perché il cielo è più buio?"
"noi spegniamo le stelle, noi rubiamo la speranza... siamo fatte così, siamo belle per questo... ci nutriamo della loro bellezza, del loro desiderio... pensa all'etimologia della parola 'desiderio'"
"...La mancanza delle stelle..."
"Non sono Dio, io distruggo. Anche quando creo ha il fine di distruggere qualcosa di più grande"
Voleva darle libertà mostrandole il suo lato cattivo. E farle scegliere tra il male e il bene prima che potesse ritrovarsi priva di una famiglia o di amici o di una quotidianità coerente con la sua data di nascita.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 29, 2023 ⏰

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