CAPITOLO 1

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Napoli.

Estate 2022.

Maria

Fare le riprese con questo caldo è veramente estenuante, e non che le estati a Napoli siano mai state fresche. Ma quest'anno si sta impegnando con delle temperature da urlo.

Oggi abbiamo qualche scena da girare per il terzo episodio e già sento che sta uscendo qualcosa di pazzesco.

Tutti siamo carichissimi e riusciamo sempre a divertirci tra dirette, scherzi e momenti di pausa insieme... e ovviamente troviamo il tempo per qualche dispetto a Ivan.

"Marì devi venire a fare i capelli" mi urlano dall'altra stanza. Dato che già ne ho combinata qualcuna con Serena in giro per il set non faccio troppe lamentele quando mi sento chiamare.

"Eccoti finalmente, allora mettiti là vicino a Massi. E veloce che devi andare a provare i nuovi abiti"

Ecco... proprio vicino alla persona che vorrei cercare di evitare in situazioni del genere.

Adoro Massi, abbiamo un bellissimo rapporto. Ma ultimamente è cambiato, o almeno così mi sembra. Lo sento sfuggente, e se prima scherzavamo su tutto, adesso ho l'impressione che a volte non si senta libero di farlo con me. È come se lo sentissi bloccato da qualcosa, ogni tanto vorrei anche scoprire cosa ma poi mi blocco. Forse sono curiosa ma ho paura di quello che potrebbe dirmi... ma paura di cosa Maria? È un tuo amico, e da tuo amico dovrebbe voler risolvere qualsiasi problema o pensiero abbia nei tuoi confronti.

Giuro che questi pensieri sono estenuanti.

"Ma buongiorno" gli dico, anche cercando di provocarlo.

"Uè" di tante parole anche oggi "era ora che arrivassi eh. Pensavo ti fossi dimenticata di venire" con la coda dell'occhio noto che non stacca gli occhi dal cellulare.

Se sta cercando il litigio non è il momento buono, eppure sembra che si diverta a trattarmi così.

"Sono qua no? Oggi abbiamo anche delle scene, come dire... interessanti"

"Sei emozionata Tarantè?", questo soprannome... L'ha inventato per gioco, perchè dice che ne combino sempre una e non sto mai ferma, ma ogni volta che lo dice mi sento strana. Come se lo facesse apposta per smuovere qualcosa.

E ci riesce maledettamente bene, smuove una cosa che voglio nascondere e faccio di tutto per riuscirci, perchè alla fine a cosa servirebbe pensarci? A niente. Perchè la nostra, alla fine, è sempre stata un'amicizia così: strana e particolare.

"ti piace proprio chiamarmi così eh"

"Ti si addice, che ci posso fare?", giro lo sguardo e ora mi sta fissando con un sorriso strano sul volto, ma appena vede me ne accorgo cambia all'istante. Mi fa innervosire, questo suo essere maledettamente lunatico e criptico, è un suo lato che mi ha sempre portato all'esasperazione... e non solo.

"Allora, adesso sul set abbiamo Maria e Massimiliano. Quindi subito a provare gli abiti. Avete la scena nella cappella. Dopo si tengono pronti Matteo, Clotilde e Giovanna. Tutti gli altri al trucco".

Faccio per alzarmi dalla sedia quando sento una mano che mi trattiene il polso. All'inizio la presa è stretta, ma Massi la allenta subito appena mi volto verso di lui. Maledetti quegli occhi che mi guardano così, che ogni volta mi fanno dimenticare il nervoso e mi fanno ricordare la bella persona che è.

"Senti, mi dispiace se ultimanente sono un po' nervoso e faccio lo stronzo. Non so neanche io cosa mi stia succedendo" ha un tono strano. Io non so perchè di colpo ha dovuto farmi questa ammissione, ma sento che è sincero e capisco come si sente.

Siamo tutti inglobati in tutto questo universo mediatico e televisivo scoppiato all'improvviso e anche se lui può essere più abituato, è comunque l'attore di punta ed è difficile gestire tutto quanto senza avere momenti no.

"Massi devi stare tranquillo tranquillo. Dico davvero. Sono la prima che ti capisce e ci tengo troppo a te per farti notare quanto sei stronzo a volte" nonostante ci sia rimasta male provo a mettere da parte tutto e non fargli pesare anche questa cosa.

"Esposito questa ha fatto male" mi dice in tono sarcastico e ammiccando. Ecco il massi ironico, e che probabilmente in questo momento sta cercando di mettere sotto al tappeto tutta la polvere negativa.

"Andiamo va, ci conviene arrivare in tempo" gli do una spinta per prenderlo in giro, ma prima di andare sul set, all'improvviso mi stringe in un abbraccio che percepisco come liberatorio. Le sue braccia forti mi avvolgono dolcemente in una morsa che mi fa stare fin troppo bene, ed è un bene che non dovrei sentire in questo modo. Con queste emozioni.

E non so per quale motivo ma tutto nella stanza scompare, ci siamo solo noi.

Una strana cosa mi nasce nello stomaco, cosa che cerco di mandare nel retro della testa perchè non può essere.


Ho pensato e ripensato se pubblicare questa storia, e dopo qualche spinta mi sono decisa nonostante i mille pensieri. 

Spero che vi piaccia e che vi trasmetta le emozioni che ogni giorno viviamo grazie a loro e a ciò che rappresentano ❤️

Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate... e presto arriverà il secondo capitolo!!

DESTINI CHE SI UNISCONODove le storie prendono vita. Scoprilo ora