CAPITOLO 17

691 16 3
                                    


Massi

Sto camminando avanti e indietro nel salotto da mezz'ora, e probabilmente starò consumando il pavimento. Ma non riesco a stare fermo.

Maria è sdraiata sul divano, in questi giorni la nausea non le da tregua ed è abbastanza stanca. Ci siamo inventati la scusa dell'influenza per saltare qualche giorno di set, ma sappiamo di non poter evitare la realtà per sempre. E abbiamo deciso di iniziare a dirlo graduralmente, in primis alla persona per me più importante: Nicolas.

"Ti vuoi sedere un attimo? Mi stai mettendo ansia"

"Marì, tu hai ragione. Ma finchè non lo dico a qualcuno mi sento un'anima in pena" non ce la faccio più a tenere il segreto con il mio migliore amico. Anche se sono passati pochi giorni da quando l'abbiamo scoperto non vedo l'ora che lui lo sappia, e almeno così potrò aprirmi con lui riguardo a come mi sento e cosa provo.

Di colpo il campanello interrompe il silenzio nella stanza e anche la mia camminata incessante.

Maria si mette seduta all'istante e si sistema i capelli tutti scompigliati. Apro la porta e il mio migliore amico appare sulla soglia con delle bottiglia di birra in mano e un'aria un po' nervosa. Pensandoci potrebbe essere colpa del fatto che l'ho fatto venire qua di corsa, anticipando i programmi.

"Fratello che succede? Pensavo che dovessimo vederci-" si interrompe appena vede anche Maria sul divano "Maria ciao. Non sapevo ci fossi anche tu"

"Ciao Nic, come stai?" ci avviciniamo anche noi al divano e ci sediamo.

Io mi metto accanto a Maria e Nic sulla poltrona dove si siede sempre, ama quel posto.

"Un po' confuso adesso, ma bene. Non fraintendermi eh, sono contento di vederti. Ma non capisco come mai questa strana atmosfera in casa" vedo che è agitato perchè di certo non si aspettava questo.

"Scusa se ti ho fatto venire in anticipo senza preavviso ma-"

"Mi devo preoccupare? È successo qualcosa di grave?"

"Qualcosa sì, ma non di grave" io e Maria ci guardiamo e un sorriso ci scappa sul volto, sorriso che avevamo cercato di trattenere fino a quel momento.

"Vi prego parlate perchè mi sta venendo l'ansia"

"Ecco... diciamo che ti vorremmo presentare una persona" Maria rompe il ghiaccio iniziando l'annuncio un po' alla larga. Lui adesso è ancora più confuso di prima se possibile.

"E chi è? Sta arrivando qua?"

"Diciamo che dobbiamo aspettare ancora un po'" mi viene da ridere ma devo trattenermi, per godermi il momento.

"Quindi ci raggiungerà al ristorante dopo? Dai Massi lo sai che sono curioso" eccome se lo so mamma mia. Sa farmi diventare pazzo.

"Mettiamola così: prima di conoscere questa persona dovrai allenarti un po' con canzoncine, filastrocche... pannolini" devo ammettere che mi sto divertendo molto nel vederlo crogiolarsi nella sua curiosità.

"Se sta arrivando tua sorella Marì, voglio farti notare che già le conosco le tue nipotine. E non so se voglio cambiare un pannolino"

"Mi dispiace deluderti ma non sta arrivando Martina"

"E per quanto riguarda i pannolini, fidati che ne cambierai tanti. Dovrai darci il cambio ogni tanto"

"Ma perchè dovrei cambiare dei-" di colpo sembra realizzare qualcosa, e qualunque cosa sia gli crea un'espressione esilarante. "Aspettate un attimo..." io e Maria ci scambiamo uno sguardo divertito.

DESTINI CHE SI UNISCONODove le storie prendono vita. Scoprilo ora