CAPITOLO 8

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Massi

Non so cosa sia scattato dentro di me, ma non posso fermarmi. Non riesco a fermarmi.

Quando lei è vicino a me l'istinto prende il sopravvento e mi lascio comandare dal suo profumo, dal suo corpo, dalla sua essenza.

Ma stasera si è aggiunta una cosa, che non mi aspettavo e che non mi è mai appartenuta particolarmente: la gelosia.

Lei con quel vestito mozzafiato, quei tacchi che le slanciano le gambe snelle, la sua energia in mezzo alla pista che ovviamente non passano inosservate. Vedo gli sguardi di diversi ragazzi su di lei mentre balla insieme a Serena e Ludovica, è bellissima e magnetica quindi li capisco. Li vedo bisbigliare, indicarla e immagino i commenti che stanno facendo su Maria, sul suo fisico e su cosa vorrebbero fare con lei. Commenti che mi fanno imbestialire anche senza sentirli da vicino, e sto cercando di tenere tutto dentro di me. Non voglio che quella parte di me esca ora, anche perchè non ho mai sentito questa gelosia, ma oserei chiamarlo senso di protezione. E non riuscirò a stare calmo ancora per molto.

Noi ragazzi siamo rimasti all'angolo bar, quindi abbiamo la piena visuale della pista e da un angolo vedo un ragazzo biondo avvicinarsi a loro e in particolare a Maria, che non sembra farci molto caso all'inizio e infatti non ferma il suo ballo. Piano piano il ragazzo inizia a ballarle intorno in modo velatamente provocatorio e vedo che lei cerca di allontanarsi senza essere sgarbata, quando all'improvviso lui le mette una mano sul fianco e inizia a ballarle contro e Maria inizia ad essere visibilmente infastidita. La sua espressione infastidita mi allarma, tutto scompare e io scatto. È un lato nuovo di me che non conosco molto bene, e che con Maria sta uscendo fuori.

"Ma che vuoi?" Maria cerca di superare il volume della musica con la sua voce allontanando il ragazzo biondo.

"Divertirmi, e con queste gambe penso di poterlo fare"

"Vattene va"

"Eddai, non fare la preziosa" il ragazzo insiste ancora

"Ti ha detto di allontanarti" cerco di respirare e non spaccargli la faccia in mezzo alla pista

"E quindi?"

"Quindi ti conviene ascoltarla" Maria mi guarda con occhi ansiosi e vedo che Serena cerca di allontanarla un po', per non agitare le acque.

"E chi saresti tu? Ma per favore va. Voglio divertirmi, non posso? La vuoi per te? Quando ho finito-"

"Ma come ti permetti eh? Se osi anche solo guardarla te ne pentirai. E impara a trattare le donne come si deve" sono a un centimetro dal suo viso e mi trattengo dalla voglia di pestarlo perchè non abbiamo bisogno di altre attenzioni su di noi, visto che molti già ci stanno guardando.

"Maria tutto ok?"

"Sì Ludo tranquilla, non è successo niente. Ora tornate a divertirvi" e poi sposta l'attenzione su di me.

Sento la mano di Maria sulla schiena, che mi accarezza lentamente, come a dettare un ritmo leggero per regolarizzare il mio respiro e poi scivola nella mia mano stringendola. Il ragazzo alla fine si allontana rassegnato, probabilmente andando a cercare la prossima preda della serata.

"Massi" mi sussurra, e anche se chiunque altro non riuscirebbe a sentirlo io riesco. Il suo tocco mi calma e mi fa tornare alla realtà, la rabbia che provavo sembra svanire all'istante, come per magia.

Gli occhi dei nostri amici sono tutti su di noi, con differenti reazioni. C'è chi aveva capito della complicità tra di noi e chi invece è del tutto sorpreso.

"Vieni con me" mi dice e mi trascina verso la zona dei bagni, troviamo una stanza riservata al personale ma non ci interessa, entriamo e chiudiamo a chiave dietro di noi.

"Massi calmati" non stacca le nostre mani, che sono intrecciate e si tengono come strette come se da questo dipendesse ogni cosa.

La guardo per qualche secondo chiedendomi come faccio a meritarmi una ragazza come lei ma non rispondo, almeno non a parole. Mi avvento sulle sue labbra, quelle labbra che sono solo mie. Sono la mia droga. Indietreggiamo fino a toccare un tavolo e senza staccarmi la sollevo per i fianchi e la faccio sedere aprendole le gambe. I suoi gemiti trattenuti sono come una melodia per le mie orecchie, e non resisterà ancora a lungo, lo sento.

Il suo collo richiama la mia attenzione e sposto le labbra proprio lì, inizio a baciarla e a morderla lasciando dei segni. I segni che dicono sei mia. Segni che domani vedrò con fierezza. Sento la sua mano che mi accarezza il petto e scende con una lentezza infinita.

"Sei bellissima cazzo" la sento ridere in mezzo ai gemiti

La mia mano risale sulla sua coscia e sento i suoi brividi, mi godo la sua pelle così morbida. Oltrepasso l'orlo del vestito e sfioro gli slip sentendo il suo respiro velocizzarsi insieme al battito del suo cuore. Voglio farle provare cose nuove, cose che non è neanche in grado di immaginare e forse nemmeno io posso immaginarle. Si merita ogni piacere, ogni scoperta e ogni emozione che possano farla brillare, e mi impegnerò che questo accada.

"Massi..." la sua voce è un misto tra una preghiera e la confusione più totale e non me lo faccio ripetere due volte. Vado oltre il tessuto degli slip penetrandola con le dita e la sensazione è inspiegabile. Lei si aggrappa con le unghie alla mie cute, ansimando per la nuova sensazione. Inizio con un ritmo lento e Maria muove i fianchi contro le mie dita per farmi capire di aumentare e la accontento subito.

Sento il cuore che potrebbe esplodere dall'emozione e dalla bellezza della ragazza che ho di fronte. Vederla così nel pieno del piacere, di fronte a me è qualcosa di unico, qualcosa che speravo accadesse da tanto tempo e ormai avevo perso le speranze.

"Ti prego, non fermarti" aumento ancora il ritmo e cambio angolazione, cosa che le fa strabuzzare gli occhi e restare senza fiato. Sento che sta arrivando al limite e l'espressione che compare sul suo viso è meravigliosa. Si morde il labbro per non urlare e sento le gambe che le tremano.

I capelli scompigliati, il petto che si solleva affannato e gli occhi che mi guardano con un'espressione di estasi, è la cosa più bella che io abbia mai visto. Tutto è amplificato anche dall'adrenalina del rischio, quel rischio del segreto che accende ancora di più questo fuoco.

"Sei una meraviglia e ti amo. Un amore che non so neanche spiagare cazzo, perchè mi rende matto. E basta vedere cosa abbiamo appena fatto" rido mentre lo dico perchè mi rende sprezzante del pericolo, quando invece dovremmo stare attenti. Siamo persone in vista, soprattutto in questo momento, e l'ultima cosa che ci serve è essere beccati in un locale nascosti in una stanza a scopare.

"Tu sei pazzo, ma sei mio" mi dice mordendomi il labbro" e ti amo Massi. E sai perchè?"

"Dimmi un po'" le accarezzo il mento dolcemente

"Perchè mi hai ridato i colori che avevo perso, mi hai ridato il sorriso... mi hai ridato una visione di me stessa che non avevo da tempo" la bacio aggrappandomi all'amore che ci siamo appena confessati, nel posto meno romantico del mondo ma non ci interessa.

"Ci conviene andare" Maria scende dal tavolo e mi fa l'ochiolino mentre usciamo insieme da quella stanza. Si sistema i capelli il più possibile prima di raggiungere gli altri, anche se penso sappiano benissimo cosa è appena successo e infatti non tardano ad arrivare i sorrissi ammiccanti di Nick e Ludovica, che da lontano ci vedono tornare. Le ragazze subito trascinano Maria verso di loro, forse curiose di dettagli che mai verranno rivelati ad alta voce, mentre io mi avvicino a Nick che mi allunga un'altra birra.

Non la perdo di vista neanche per un secondo, e lei fa lo stesso. È strano da spiegare e forse nessuno può capire davvero, ma a noi basta trovare i nostri sguardi in mezzo alla confusione e sentire i nostri cuori uniti in mezzo al casino per stare bene.

DESTINI CHE SI UNISCONODove le storie prendono vita. Scoprilo ora