Maria
La prima visita dalla ginecologa è andata bene. Quando mi ha messo quel gel freddissimo sulla pancia ho dovuto trattenere una serie di parolacce, e non ditemi che sono esagerata, perché no è piacevole. Ve lo assicuro.
Mi ha detto che devo iniziare a mangiare di più e devo prendere tante di quelle che vitamine che ho perso anche il conto, ma la cosa importante è la positività delle analisi e delle mie condizioni.
Massimiliano non ha mollato nemmeno per un secondo la mia mano, ha preso appunti su ciò che diceva la dottoressa e mi ha persino rimproverata davanti a lei dicendo che mi stresso troppo anche quando non devo. Ma è il solito esagerato.
Per quando riguarda le riprese mi ha detto che posso continuare regolarmente ma di fare più pause, di evitare scene spericolate e idratarmi continuamente.Ieri sera l’abbiamo detto ad Andrea e Francesco e si sono messi a piangere alternando degli “Oddio diventiamo zii” a “Ma tu sei pazza Marì”. Ora però viene lo scoglio del dirlo a tutti sul set, e ho pensato anche ad una cosa, della quale Massi non sarà del tutto d’accordo ma servirà ad evitare reazioni esagerate: dirlo ad Antonio in separata sede.
So che non sono affari suoi e non ci dovrei pensare, ma appunto perchè devo evitare stress la sua reazione spropositata mi provocherebbe ansia inutile. Quindi ho chiamato sia Massi che Matteo a casa mia per proporre questa cosa, perchè sicuramente non così pazza da andarci da sola.
Ah giusto, altro dettaglio: matteo non niente ancora.
Sento suonare il campanello e sobbalzo dai miei pensieri, corro verso la porta e mi trovo davanti entrambi i ragazzi, neanche si fossero messi d’accordo.
“Marì che succede?”
“Niente Mattè che deve succedere? Devo solo parlarvi”
Massi mi si avvicina e senza dire una parola mi prende il viso e mi posa un dolce bacio sulle labbra concedendomi uno dei suoi bellissimi sorrisi. Andiamo in salotto, tiro fuori due birre per loro e una coca cola per me. Matteo si siede su una sedia mentre io e Massi ci mettiamo sul divano, di fronte a lui.
“Beh?! Parla no?”
“Allora prima di tutto dobbiamo dirti una cosa, e poi io devo dirne una a voi” Massi resta spiazzato da questa ultima parte, ma mi prende la mano e la stringe, sapendo cosa sto per annunciare ad uno dei miei più cari amici. Un fratello.
“Partiamo dalla parte difficile Mattè e non c’è un modo giusto per dirlo quindi ti farò vedere una cosa” dalla tasca della felpa tipo fuori il test e glielo porgo. Appena capisce cos’è e legge la dicitura la sua faccia sbianca e assume un’espressione incredula.
“Che cazzo- Marì che cazzo vuol dire?!”
“Che avrò bisogno anche di te” i miei occhi iniziano a riempirsi di lacrime, maledetti ormoni.
“Ma tu un maledetto preservativo non potevi metterlo?!”
“Fratè capisco la tua reazione, Maria è come se fosse una sorella per te... ma non credere che sia facile per noi”
“Capisci la mia reazione?! Ha 19 anni, ti rendi conto? È piccola-”
“Matteo guardami” mi avvicino a lui per parlargli occhi negli occhi “Devi pensare solo a me. Ok? Tu hai tutte le ragioni per farmi la predica e me la merito. Ma ora ho bisogno del mio amico, ho bisogno del tuo sostegno. Ti prego... fallo per me. So che sei felice per questo” lo vedo nei suoi occhi che è contento, come potrebbe non esserlo?
“Marì certo che so felice, tanto felice. Ma ho paura per te” abbiamo un rapporto molto protettivo l’uno per l’altra e capita che ci siano delle incomprensioni, ma sappiamo quanto vale ciò che abbiamo.
“Anche noi abbiamo paura, non sai quanta” lo abbraccio forte, come se il mio ne sentisse l’impellente bisogno.
Lui è solo tanto impulsivo, e quando riguarda me la cosa diventa come una guardia del corpo. Entra subito sulla difensiva per proteggermi.
“Ecco adesso però devo dire una cosa ad entrambi” torno a sedermi sul divano e sento subito la mano di Massi accarezzarmi ritmicamente la schiena “la ginecologa ha detto che devo evitare gli stress inutili, soprattutto quelli che mi portano ansia. Quindi ho deciso che- che voglio dire ad Antonio privatamente della gravidanza”
“Maria-”
“No Massi fammi finire. Glielo voglio dire perchè se lo viene a sapere da altri o tramite giornali darà di matto, e anche se non dovrebbe interessargli avrà la sua solita reazione. E non voglio”
“Marì, non so se è il caso-” anche Matteo cerca di dissuarmi da questa idea ma sono irremovibile.
“Sentite, se volete aiutarmi bene altrimenti lo faccio da sola. Non mi interessa”
“Va bene va bene. Stai calma Tarantè, ti aiutiamo. Ma a una condizione”
“Sentiamo”
“Noi stiamo con te. Non ti aiutiamo solo a pensare cosa dire o ad incoraggiarti. Noi restiamo qua”
“Ti sembrerà strano, ma ci avevo già pensato in partenza. Sta volta non voglio farlo da sola” Massi torna ad accarezzarmi dolcemente la schiena e mi posa un bacio tra i capelli tirandomi contro il suo petto. Stare tra le sue braccia mi da sicurezza, calma e serenità. Tutte cose che in questo momento sono vitali per me.
“Mattè tu non hai ancora detto niente”
“Marì, tu sai che entrambi siete come famiglia. Ma in questo momento so che tu hai bisogno di me e hai ragione. Devi stare tranquilla e devi agire come meglio credi” mi fa l’ochiolino provocandomi un sorriso che viene dal cuore.
“Ok allora lo chiamo e gli dico di passare ora. Non voglio prolungare tutto questo... non avrebbe senso”
Prendo il cellulare e gli scrivo semplicemente di passare a casa mia perchè ho urgenza di parlargli, senza mezzi termini o tanti fronzoli. Legge subito e mi mette solo una reazione con l’ok al messaggio.Dopo neanche mezzo’ora sentiamo bussare, e Matteo insiste per andare lui alla porta pur sapendo che Antonio non si aspettava di vederlo.
“Uè Mattè, e che ci fai qui?”
“Passavo di qua-” sento le loro voci, che si avvicinano al salotto dove io e Massi li aspettiamo. Siamo rimasti sul divano, con la sua mano che accarezza il mio ginocchio per calmarmi. Dire che sono nervosa è dire poco in questo momento.
“Maria mi ha chiamato ma onestamente non capis-” come ci vede si zittisce e ci guarda con un’aria molto strana, non riesco a decifrarla.
“Ciao Antonio” dico in un mezzo sussurro
“Cosa vorrebbe dire?”
“Non ti agitare fratè, per favore”
“Tu sai qualcosa? Sai che succede?”
“Antonio senti io devo dirti una cosa-”
“E tieni bisogno delle guardie per parlare?”
“Non parlarle così, non alzare la voce” Massi si sta agitando al mio fianco. Ne capisco il motivo ma non voglio che la cosa degeneri.
“Ora vuoi dirmi anche come parlare? Non ti bastava scoparti la mia ragazza?”
“Ora state zitti tutti. Siamo qui per un motivo” intervengo perchè non so quanto Massi riesca a mantenere la calma, soprattutto se viene provocato e di mezzo ci sono io. Lui prende la sedia e si mette accanto a Matteo.
“Ti ho chiamato perchè devo dirti una cosa delicata. E anche se non siamo più niente io e te, non volevo che lo venissi a sapere da altri” mi fa cenno di continuare, capendo la serietà della cosa.
“Aspetto un bambino. E ci tenevo a dirtelo io, perchè penso che la nostra storia a suo modo sia stata importante. A nostro modo tenevamo l’uno all’altro, solo che non eravamo compatibili. Nonostante tutto io credo che tu lo sappia”
Nella stanza regna un silenzio tombale. Matteo sposta lo sguardo ritmicamente tra me e Antonio, come a vedere chi dei due dica qualcosa per interrompere il gelo. Massi invece stringe la mia mano e non sposta l’attenzione da lì, forse per distrarsi e forse perchè non sa bene cosa dirà Antonio.
“Sono ferito e incazzato. Ma non sono stupido Marì. Pensi che non sapessi che tu non sei mai stata solo mia? Forse non stavi con lui fisicamente, ma con la mente sì. L’ho sempre saputo, ma mi andava bene così finchè stavi con me. Ovviamente eravamo arrivati ad un limite” sta reagendo stranamente in modo calmo, forse si è reso conto che deve scendere a patti con la realtà e restare incazzato non fa bene a nessuno.
“Non mi aspettavo che ti facessi mettere incinta subito, però sei sempre stata istintiva e difficile da tenere a bada. Sono sicura che te la caverai comunque”
“Non sarà da sola” Massi interviene
“Certo... beh se non vi dispiace io vado. Ti ringrazio di avermi avvisato”
Senza guardarsi indietro esce di casa e sentiamo sbattere il portone di sotto. È andata meglio di come credessi, non che avessi molte aspettative, ma almeno è stato rispettoso.
“Ora devi solo stare tranquilla Tarantè”
“Mi sembra tutto troppo strano, ma prendo quello che viene”
“Vabbè ragazzi, è andata bene. Però ora non tenete quelle facce smorte eh. Eddai... Andiamo a divertirci! Chiamo Domenico e Clotilde che stavano in zona per un’intervista e ci beviamo qualcosa”.
Forse è ciò che mi serve, non mi sento in grandissima forma. Ma almeno stacco la mente e stacco i pensieri.
Me lo merito pure io no?ANGOLO AUTRICE:
Scusate l'assenza e il ritardo nell'aggiornamento di questo capitolo, ma sono stata in vacanza e quando sono tornata faceva un caldo infernale... Deleterio per la mia concentrazione 🙄
Comunque spero vi piaccia e... Nel prossimo ne vedrete delle belle!
❤️❤️
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DESTINI CHE SI UNISCONO
Roman d'amourQuando nasce un'amozione va scoperta e vissuta. Maria e Massimiliano si stanno incamminando in qualcosa che cambierà le loro vite per sempre, devono solo trovare il coraggio di buttarsi e trovarsi. Tra ostacoli, amici impiccioni e situazioni... str...