CAPITOLO 16

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Maria

Il mio cervello è in blackout.

Sto camminando avanti e indietro nel bagno, per aspettare quelli che mi sembrano i minuti più lunghi della mia vita. Nella mia testa stanno viaggiando tutti gli scenari possibili immaginabili, e mi sto maledicendo ancor prima di sapere il risultato.

Massi è seduto sul bordo della vasca da bagno, che fissa il bastoncino. Mia madre sta aspettando in camera con Antonia. Ci ha lasciati da soli, per vivere questo momento solo per noi, qualsiasi sia il risultato.

Abbiamo messo la sveglia per essere sicuri di non sbagliare, e soprattutto di non perderci nell'infinito dei nostri pensieri.

"Marì, guardami" mi fermo e faccio come mi ha detto. Nei miei occhi probabilmente starà leggendo solo paura, come io la leggo nei suoi "siamo insieme. Sempre" mi prende la mano e la stringe forte. Lo so che ci sarà. Lo so che qualunque cosa accada Massimiliano non è quella persona che alza i tacchi e se ne va.

Non lo farebbe mai.

*bip bip bip*

Il suono della sveglia ci fa saltare entrambi. Il mio cuore sta per esplodere dal petto.

"Ho paura" ammetto senza vergogna.

"Lo so Marì, lo so. Ma respira. Sono qua con te" mi trema la mano mentre afferro il bastoncino e lo giro in modo che possiamo capire che piega prenderà la nostra vita dopo questo momento.

Perchè qualunque sia il risultato ci sarà un cambiamento per noi, in noi.

Mi costringo a leggere, perchè non posso scappare in eterno.

Incinta

Il test cade dalle mie mani, io guardo nel vuoto perchè non riesco a fare altro.

Incinta

Come è potuto accadere? Ora come faremo? Non posso gestire tutto questo, è troppo grande per me.

Incinta

Solo questa parola mi gira nella mente in questo momento.

"Tarantè" mi prende il mento, che sta tremando, e mi spinge a guardarlo. I miei occhi si riempiono di lacrime, non riesco più a trattenermi e scoppio. Nemmeno lui sa cosa fare o come reagire, glielo leggo negli occhi e in ogni gesto. Anche lui si sente come me, ma sta mettendo da parte tutto per me.

"Mi dispiace, mi dispiace" riesco solo a ripetere queste parole. Come una cantilena continua, come in un loop. Dentro di me regnano la confusione e la paura. Massi mi lascia sfogare, stringendomi a sè in una morsa che in questo momento mi fa sentire al sicuro.

"Non devi dirlo neanche per scherzo. Ti dispiace per cosa? Siamo in due qua, e lo saremo sempre"

"Ti ho rovinato la vita, ora ti sei trovato in questa situazione e-" mi rendo conto di essere in stato confusionale, o ci sono molto vicina.

"E niente. Maria NOI abbiamo fatto l'amore, NOI ci amiamo e NOI siamo dentro questa cosa. La responsabilità non è solo tua"

"Io non so come gestire tutto questo. Ho paura" lui mi bacia la fronte e la appoggia alla sua chiudendo gli occhi.

"Non sai quanta paura ho io, tremenda. Ma lo scopriremo insieme. La tua direzione è anche la mia"

*toc toc*

Dal leggero bussare capiamo che è Antonia, piano piano la porta si apre e vediamo spuntare la testolina di mia nipote per poi svelare anche mia madre dietro di lei.

DESTINI CHE SI UNISCONODove le storie prendono vita. Scoprilo ora