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Sono a letto e sento il telefono squillare.
Rispondo subito, consapevole già di che cosa sarei andata incontro.
"Eunji, purtroppo non puoi più fare parte del gruppo..mi dispiace", mi dice dall'altra parte Hana, cercando di avere più tatto possibile.

Io sprofondo.

Spengo la chiamata e inizio a piangere disperatamente.

Tutto ciò per cui ho messo anima e corpo è stato cancellato per amore di un'altra persona.

Prendo di nuovo il telefono e chiamo Bangchan, l'unico che forse può darmi conforto.

"Pronto?"
Sento dall'altra parte una voce femminile.
Mi incupisco.
"Scusa, ma chi sei?", Rispondo con voce strozzata.
Sento una risata, "sono la sua ragazza..come chi sono?".

Il mondo mi crolla addosso e sento solo la voglia e le forze di farla finita.

Sbatto il telefono dall'altra parte della stanza, inizio a respirare male e cerco un appiglio da qualche parte, ho un attacco di panico.

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Mi sveglio di colpo, tutta sudata.
"Dio..", sussurro tra gli affanni.
Mi passo una mano fra i capelli e cerco di ricompormi.
Che incubo..
Mi stiracchio, cercando di calmare i nervi.
"Ahi", faccio una smorfia, mettendomi seduta avendo male al piede.
Mi slaccio il tutore e lo spingo via, in fondo al letto.

Mi sdraio di nuovo, girata verso la finestra che è chiusa, il sole sta iniziando ad alzarsi..guardo il telefono e sono le 5:20.

Sospiro, riprendendo contatto con la realtà..orrendo..un incubo che può benissimo diventare realtà.

Guardo il cielo e mi cade l'occhio su un paio di scarpe nere poggiate fuori dalla portafinestra.

Sgrano gli occhi e mi giro dall'altra parte, capendo subito di chi si trattavano.

Vicino a me, sul mio cuscino, c'è Bangchan che dorme profondamente.
Una sua mano è appoggiata sopra le coperte, sul mio fianco, probabilmente tra l'incubo e il rincoglionimento del mattino non mi son accorta di niente.
Gli prendo la mano, sollevandola dal mio corpo e ci lascio un leggero bacio sul palmo, per poi assaporare la morbidezza della sua pelle portandomela sulla mia guancia.
Vedo che fa una smorfia, ma ritorna subito sereno in volto, ritornando in un profondo sonno.

Mi prendo dei minuti per fissarlo e stupendomi di quanto sia stato ed è ancora rispettoso, dato che oltre al bacio non ha avuto l'intenzione di andare più a fondo e si preoccupava solamente di come io stessi, in aggiunta non si è approfittato della situazione ed è rimasto sopra le coperte per tutta la notte.

Il suo viso e completamente rilassato, sembra finto talmente è bello.

Prendo il telefono e gli scatto una foto, per ricredermi tutte quelle volte in cui penso sia tutto un sogno.
Poso poi il telefono, assicurandomi di avere ancora un po' di tempo prima di svegliarlo e farlo scappare, e delicatamente fuggo dalle coperte e mi metto tra le sue braccia abbracciandolo, con la testa appoggiata al suo petto.
Sono completamente assorbita dal suo corpo che subito reagisce al mio tocco e mi ricambia stringendomi forte, sentendo poi un mugugnio che subito viene seguito da un bacio sui miei capelli.
Io incrocio anche le mie gambe e lui non fa nessuna resistenza, sento solo una piccola risata assonnata.
Io alzo lo sguardo e lo vedo con un piccolo sorriso e ancora con gli occhi chiusi, con il viso rivolto in avanti, appoggiato al cuscino.
Stringo di più l'abbraccio, non volendo che quel momento finisse.

"Mi fai respirare?", Sussurra poi lui, dopo un po', assonnato.
"No", rispondo.
Sento lui che si tira indietro con la testa, io faccio lo stesso e ci guardiamo negli occhi, oddio.. più o meno.
Lui mi guarda con un occhio chiuso e l'altro aperto, il viso ancora un po' gonfio, ha uno sguardo confuso, ma divertito dalla mia risposta.
Io gli sorrido sfacciata.
"No!", Rispondo di nuovo, accentuando la mia decisione.
"Ah sì?", Dice trattenendo una risata, "lasciami svegliare e poi vedi chi non respira", dice richiudendo gli occhi, spingendomi, da dietro la mia schiena, verso di lui, facendo attaccare ancora di più i nostri corpi.
"Bangchan!", Lo riprendo, sentendo le guance avvampare.
Probabilmente non ci ha pensato a ciò che ha appena detto.
Di solito è un ragazzo, che in ogni occasione, è molto curato e attento nel parlare.
"Ops, scusa", sussurra, alzandomi il viso con le dita e dandomi un leggero bacio sulla fronte, per poi scendere sul naso, seguendo poi per la guancia, fino ad arrivare alle mie labbra in cui posa un leggero bacio.
Io mi lascio totalmente abbandonata alle sue attenzioni, assaporando ogni suo tocco sul mio corpo.
Mi dà un bacio e poi un altro, per poi staccarsi e sbadigliarmi in faccia.

𝑰𝒏𝒆𝒇𝒇𝒂𝒃𝒍𝒆 | BangchanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora