" Questa notte balzerò sulla luna, mi sistemerò sulla falce come se fosse un'amaca e non avrò alcun bisogno di dormire per sognare" Mathias Melzieu, "La meccanica del cuore"
Il mattino seguente mi svegliai nella camera in cui dormivamo io ed Anna, ma lei non c'era, quella sera non era tornata e Tommaso mi disse che era rimasta da Asia.
Non ci feci caso, perchè ci sono cose, che inizialmente sembrano insignificanti, poi quando meno te lo aspetti diventano importanti e ti senti come se avessi aperto gli occhi per la prima volta.
- Buongiorno principessa- mi salutò Tommaso, aveva le guance graffiate e un livido nero gli copriva un occhio, quando lo vidi ricordai gli avvenimenti della sera prima. Al pensiero delle parole di Simone mi venivano i bridivi, dentro di me si susseguirono emozioni diverse come la rabbia e la paura, ma furono spazzate via da un dolce calore. Ricordai le mani di Tommaso scorrere leggere, ma decise sul mio corpo e la sua bocca invadermi di piacere.
- Buongiorno a te- risposi e lui mi passò un cornetto alla marmellata che divorai all'istante
- Come stai?- quando me lo chiese aveva gli occhi bassi e giocava con un tovagliolo di carta, frantumandolo in minuscoli pezzettini
- Bene, tu?-
- Bene-
- Okay-
-Okay-
Fu la conversazione più strana e imbarazzata che avessimo mai avuto, cercavo il suo sguardo, ma lui era perso nei pensieri. Se c'era una cosa che avevo imparato di Tommaso è che non stava in silenzio perchè non aveva nulla da dire, la sua era una pausa di riflessione. Non era mai stato un chiacchierone, ma ha sempre odiato il silenzio, lo vedeva come qualcosa da colmare, questo era il motivo principale delle sue domande continue.
- Ma quante domande che fai!- Gli avevo detto una volta
- Tante, troppe- mi aveva risposto ridendo, - ma tu quante risposte che dai!-
- Tante, troppe-
- Per sapere devi domandare. Per conoscere devi ascoltare. Io chiedo tante cose, perchè le persone hanno sempre tanto da dire, ma non sanno mai da dove iniziare - mi spiegò
Poi finalmente mi guardò negli occhi, mise un biscotto nel latte e mi riportò al presente, chiedendomi con incertezza:
- Ti è piaciuto? Ieri intendo...-
- Sì, a... ehm... a te?-
-Sì-
-Okay-
-Okay-
Quel silenzio imbarazzato sarebbe durato ancora per poco, perchè presto tornammo alle conversazioni accese di notte, alle risate all'alba, alle battute, agli scherzi... continuammo a comportarci come semplici amici con Anna, che passava sempre più tempo con Asia. Quando eravamo soli invece, Tommaso si concedeva di farmi qualche carezza, dandomi più attenzioni, ma era raro che ci comportassimo come una coppia, perchè inanzitutto non sapevamo cos'eravamo e poi lui si tratteneva, la paura lo bloccava.
I ruoli si erano invertiti, sempre più frequentemente ero io a fargli domande, volevo conoscerlo nel profondo, capirlo e testare quante cose mi piacessero davvero di lui.
Era appena iniziata la seconda settimana di campeggio, era sera e noi eravamo sdraiati su un'amaca, quando gli chiesi:
- Tu mi hai chiesto perchè mi piace il mare. A te perchè piacciono le stelle?-
- Perchè mio padre prima di andarsene mi disse che se avessi avuto bisogno, lo avrei trovato sotto le stelle-
Mi venne un brivido, era la prima volta che Tommaso parlava del padre con qualcuno e aveva deciso di farlo con me. Non riuscivo a vedere la sua espressione, perchè c'era buio, ma la voce non sembrava nascondere toni tristi.
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Ricordi a galla
RomanceRosa è una ragazza di 16 anni, che come ogni anno trascorrerà l'estate con i suoi amici da una vita: Anna, testarda, orgogliosa e sicura di sè e Tommaso, gentile, affettuoso, amichevole e sempre pieno di domande. Tutti e tre molto diversi, ma a tene...