Epilogo: lettera all'Universo

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Caro Universo,

questa è la storia dell'estate in cui imparai che non esistono solo ricordi a galla belli, ma devi accettarli come vengono, un po' come succede con i biscotti. Non è possibile ignorarli o peggio, costringerli a restare sott'acqua, poichè prima o poi torneranno a galla e l'impatto con la superficie sarà ancor più forte ed improvviso.

Questo accade perchè tutti i ricordi galleggiano e noi esseri umani dobbiamo stare ben attenti a non farci sommergere dalle onde, dobbiamo nuotarci dentro, con la testa ben fuori dall'acqua, spingendo forte con i piedi come fossero due pinne e guadagnando velocità con le braccia. Soltanto in questo modo possiamo raggiungere finalmente la riva e respirare a pieni polmoni.

Una volta a terra, bisogna ricordarsi come si cammina e pestare forte il terreno sotto i piedi ad ogni passo, è l'unico modo che abbiamo per accertarci di essere ancora vivi. 

Un passo dopo l'altro, i piedi e le gambe ci riporteranno a casa, dove le pareti sono arancioni e le stelle sono luminose. Dove è possibile guardare la luna rotonda, dondolandosi dolcemente su un'amaca, dove si respira attraverso le pagine dei libri e si sfreccia veloci su una vespa un po' rovinata. Saremo giunti a casa quando i sorrisi saranno contornati da rossetti rossi e piccole simpatiche fossette, i volti presenteranno occhi blu come il fondale del mare e miliardi di piccole lentiggini color caffè. 

Lì tutto è più dolce, te lo assicuro, caro Universo, ti puoi nutrire di occhi cioccolato e serate di miele trascorse stesi sulla sabbia, con il rumore delle onde nelle orecchie e le stelle sulla testa. Capirai di essere giunto a destinazione, quando non sentirai più il bisogno di andare via.

Ci sono molte storie pronte ad accompagnarti, non ti sorprendere se lungo il cammino incontrerai volpi parlanti, pianeti piccolissimi, attacchi di panico, sangue dal naso e macchie bianche, poichè fa tutto parte del gioco.

Ricorda, Universo, a "ricordi a galla" non vince chi ricorda per primo, ma chi non ha più bisogno di giocare per non dimeticare. Vedrai, sarà bello tornare a casa e conoscere quella cosa strana, di cui tutti parlano e nessuno sa mai niente, l'amicizia, dicono che sia bella come le stelle e profonda come il mare... per noi, almeno, è stato così.

P.S se incontri le stelle, per favore, diglielo, poichè loro ancora non lo sanno. 

                                                                                                                    Firmato: 

                                                                                                                    Rosa Rizzo, Anna Guerra e Tommaso Re  


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