PiantodelCielo's P.O.V
L'oblio della solitudine mi avvolge, soffocante.
Quest'immota, lugubre notte mi penetra le ossa, mi scorre nelle vene pulsanti, mi preme il petto, trapassandomi il cuore.
So che sto sognando.
So che non sono morto.Ma non si direbbe.
È tutto troppo fermo, immobile.
Poi, un fremito.
Uno spiraglio di luce bianca si spalanca nel mare di tenebre, accecandomi.
Bagliori candidi danzano davanti ai miei occhi in vorticosi turbini.
Quando la vista torna, la macchia di sole, prima sfocata e priva di contorni, si è definita e ha delineato una figura: quella di un gatto dal manto splendente come la luna, dalle iridi coperte da un velo di nebbia.
Poi, una dolce voce mi giunge delicata alle orecchie: "PiantodelCielo, amore mio, sono io, sono qui. Salvami".
"FonteChiara?" esclamo, con il cuore in gola. "FonteChiara, sei tu?"
"PiantodelCielo, vieni da me! Salvami!"
Questa volta la voce non è più leggera, un'esile brezza. È un grido di terrore e di rabbia, una richiesta accorata, a cui non posso disobbedire.
"Resisti, FonteChiara! Arrivo!" urlo, scattando in corsa verso la guerriera dal pelo soffice.
Un sentiero di foschia scorre sotto le mie zampe, che nemmeno lo percepiscono, come se stessi fluttuando.
"PiantodelCielo! PiantodelCielo!" continua a chiamarmi la mia compagna, il tono sempre più acuto, più disperato.
"Sto arrivando! Non... non posso andare più veloce di così!" gemo, ansimando.
"PiantodelCielo! Aiutami, ti prego! Sto morendo!"
"No! Non morirai! Sono qui! Sono qui!" grido più forte, con le lacrime agli occhi.
Faccio del mio meglio, mi comando di allontanare la fatica, di sopprimere il fiatone, ma è come se non mi muovessi.
Strano...
Mi pare di aver già provato questa sensazione...
"Esatto, piccoletto, esatto... In un altro sogno, molto simile a questo..."
Un inquietante sussurro mi provoca un brivido. È una voce misteriosa, intrigante, oscura, ma anche innaturale, robotica.
L'ho già sentita, ma dove?
"Ma sei così sciocco? Non è passato tanto tempo da quella notte, e già hai dimenticato?"
Una figura ghignante si materializza davanti ai miei occhi sgranati. Al posto delle iridi ha due schegge d'ambra, scurite dalla foschia notturna. Il manto, principalmente bianco e rossiccio, si screzia d'ombra in alcuni punti.
È bella, la gatta che mi trovo di fronte, ma di una bellezza sinistra.
Una bellezza criminale.
"E pensare che io sono sempre stata qui" esclama la felina. Quando parla, la foglia d'acero che porta dietro l'orecchio destro emana scintille nere, così come i suoi occhi.
È quella foglia rossa che risveglia in me la memoria.
Le pupille si assottigliano.
Faccio un passo all'indietro, il pelo gonfio e gli artigli sguainati. "Ora... ora ricordo... Ombrad'Acero..."
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Warrior Cats: I quattro Guardiani
Hayran Kurgu"Tuono, Fiume, Vento e Tenebra si raduneranno Quando sole e luna di brillare smetteranno. Il Tuono è Vittoria, Il Fiume è Memoria, Il Vento è Agilità, La Tenebra è Verità" ~•~•~ Secondo libro della trilogia "La Fonte del Pianto" Una nuova alba è sor...