4. Chapter

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"Charlie?" dico incredula. Lo vedo fare un sorriso che va da un orecchio all'altro è mentre quel sorriso è su quel bel viso annuisce alla mia domanda.
"Che ci fai qui?"
"Sono venuto per fare una vacanza, non credi?" mente, lo so.
Sorrido e lo abbraccio subito, così forte da spezzargli la schiena. Charlie è mio fratello o meglio il mio fratellastro, si perché mio padre fa di cognome Horan, devo ancora indagare, mentre lui di cognome fa Dawson, però è come un fratello, lo conosco da quando avevo 2 anni. Quando avevo compiuto 12 anni ha deciso di lasciarci, di andare a vivere in Europa, a me ha detto a Milano ma non l'ho creduto, sapevo che sentiva ma avevo fatto finta di averci creduto. E da quando avevo 12 anni non l'ho sentito più, non chiamava, non inviava mail o altro. E ora dopo ben 6 anni lo ritrovo, non è cambiato per niente dall'ultima volta che l'ho visto.
"Non è vero che è per una vacanza, so che menti" dico chiudendo gli occhi a due fessure.
"Ahahahah mi hai beccato sorellina...si mi sono trasferito a Londra"
"Ho perso il conto degli anni...ora quanti ne hai?" dico corrucciando le labbra.
" 25 e mi sono laureato in lettere...ora insegno all'università di Oxford però"
"Cavolo...deve essere duro spostarsi" dico.
"Si...in effetti e tu sorellina, hai già diciotto anni"
"Ahahah si.."
"Hai visto cosa ti ho regalato avanti ieri del tuo cmpleanno?"
"Aspetta! Quei pacchi erano tuoi?"
"Si perché?"
"Non li ho ancora aperti...e ora sono rimasti in America" dico grattandomi la nuca.
"Sempre la solita sei" ride.
Ci incamminiamo verso il centro di Londra dove ci sono tutti i negozi, da Gucci a Dolce & Gabbana e tanti altri negozi che non ho mai sentito. Ora Charlie ha una piccola famiglia, una bambina di 3 anni e mi ha detto che è identica a me quando avevo quell'età e, una bellissima moglie, anche se ancora non me l'ha presentata, segretaria di un hotel. Non è che è quella del Bridge Hotel?
"Dove alloggi?" Mi domanda.
"Al Bridge Hotel"
"Wow...ed è proprio lì che lavora mia moglie"
Aspetta! Quella bellissima donna dai capelli ramati e occhi verde muschio, fisico slanciato, sorriso meraviglioso e tutta quella gentilezza che ha verso i clienti. Bel colpo fratello!
"Emily?" vedo la mano di Charlie muoversi davanti ai miei occhi. Scuoto la testa sbattendo ripetutamente le palpebre.
"Ci sono...Che ne dici di presentarmela? Anche perché quando torno all'hotel mi devo far dare le chiavi della stanza"
"Certo" Mi abbraccia forte di nuovo e mi stampa un bacio sulla guancia.
Decido di fare shopping la prossima volta, sono curiosa di come reagirà la segretaria della reception quando saprà che sono sua cognata. L'hotel è troppo lontano e non mi sento le gambe.
"Sono stanca" Mi lamento.
"Andiamo con la macchina" dice estraendo dalla tasca della giacca le chiavi della macchina.
Annuisco sorridendolo, vorrei tanto tornare indietro nel tempo e urlargli di non andarsene, i miei genitori sono rimasti male per tutto il tempo che lui è mancato. Era così giovane quando se n'era andato; scuoto la testa vedendo Charlie aprirmi la portella della sua Audi mini.
Mette in moto e dopo un po parte verso il Bridge Hotel, mi torturo le mani dall'ansia e dal nervosismo, Charlie sembra accorgersene, infatti mi guarda stranito per poco, per poi riportare lo sguardo sulla strada.
"Smettila di torturarti le mani"
"Eh?!" Mi risveglio dai miei pensieri.
"Ti stai torturando le mani...c'è qualcosa che non va?"
"No è che sono nervosa e ansiosa" dico smettendo di torturarle e portare lo sguardo sul finestrino.
"Ahah siamo quasi arrivati"
Dopo pochi minuti Charlie parcheggia proprio davanti all'ingresso dell'hotel, lui sempre calmo e tranquillo e io? Agitata e nervosa, quando posso essere per una buona volta tranquilla come Charlie? Saliamo gli scaloni e una volta che le porte si aprono gli occhi della segretaria della reception puntano su di noi, prima si piegano in un sorriso quando vede Charlie, ma quando si accorge della mia presenza mi fulmina con lo sguardo e corruga la fronte. Per un momento io e Charlie ci guardiamo prima di avvicinarci. Mi fa un sorriso rassicurante e io non posso far altro che ricambiarlo.
Ci avviciano e la segretaria alza gli occhi al cielo e guarda male mio fratello.
"Charlie...amore"
"Tesoro...ti voglio presentare mia sorella Emily Dana H-"
"Non dirlo ti prego" lo supplico vedendo i ragazzi di ieri passare, per fortuna non mi hanno visto.
"Cos'hanno gli One Direction di strano?"
"Ecco vedi...sto indagando su uno di loro, sai come fa il mio cognome vero?"
Per un primo momento ci pensa su, poi capisce di chi sto parlando e annuisce solamente. La segretaria è rimasta sbalordita e stupita di quel che aveva detto poco fa Charlie, e il suo viso si accende con un sorriso.
"Wow....che piacere Emily,Charlie non mi ha mai parlato di te, non sapevo avesse una sorella"
"Beh non sei l'unica, nemmeno la mia migliore amica e il mio ragazzo sanno che ho un fratello" dico facendo spallucce.
"E tutte le foto che avevo appeso al muro?" dice Charlie facendo la faccia di un bambino.
"Te li sei presi tutti tu tranne quello dove stiamo insieme a Disneyland" gli faccio una piccola linguaccia.
"Ahahah comunque piacere io sono Julia" dice poco dopo la moglie di mio fratello.
"Piacere mio...mi daresti le chiavi della stanza?" domando.
"Certo" Si piega di sotto e una volta che si rialza poggia sul tavolo le mie chiavi."Emily...te lo volevo dire prima"
"Cosa?"
"Hai un ragazzo?" dice sorridendo malizioso.
"Charlie uffa!!"
"Che ho fatto di male"
"Se stai pensando che è Luke...ti stai sbagliando, quello lo detesto a morte" dico mettendo una mano davanti al suo viso.
"Ah...vabbe l'importante che tu fa stare bene...te ne vai già?"
"Tra poco devo andare a pranzo e mi voglio cambiare" dico allontanandomi camminando all'indietro.
"Va bene...ci vediamo" dice salutandomi.
Saluto anche Julia e mi giro per evitare di cadere o inciampare, così tornando nella mia stanza felice di aver ritrovato mio fratello, ma non è lui lo scopo della mia indagine, la mia indagine è su Niall Horan.

Alla ricerca della verità #Wattys2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora