5. Chapter

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Mi avvicino all'ascensore e mi metto a spiare mio fratello mentre parla con sua moglie Julia, si vede da un miglio di come la guarda, con il suo solito lucicchio negli occhi e sempre quel sorriso malizioso stampato sulla faccia. Non mi rendo conto che l'ascensore si è aperto tanto che non appena mi giro mi trovo a pochi centimetri un viso di un perfetto sconosciuto.

"Ehi da quanto!"

Alzo gli occhi per vedere bene chi è, mi rilasso nel vedere uno dei componenti della band, l'unico dagli occhi marroni.

"Ehi ciao" dico sorridendolo e mi sposto su di un lato per farlo passare.

"Come mai da queste parti?" mi domanda.

"Torno in camera..." e un sorriso ebete compare sul mio volto.

"Quel sorriso mi fa venire dubbi"

"Oh...ho rivisto mio fratello dopo 6 lunghissimi anni" dico scuotendo la testa e girandomi verso mio fratello che ancora è rimasto lì e che in questo preciso istante sta aiutando Julia.

"E' lui?" mi domanda il ragazzo dagli occhi marroni seguendo il mio sguardo.

"Si" taglio corto.

"Tu invece, che ci fai da queste parti solo soletto" aggiungo poco dopo.

"Vado al bar dell'hotel a bere qualcosa, non mi andava di stare con gli altri" si allontana e nonostante voglio andare in camera lo seguo e rimane stupito.

"Come mai?" chiedo preoccupata.

"Niall non fa altro che mangiare, a volte è un tipo taciturno...mentre Harry e Louis non fanno altro che coccolarsi" alza gli occhi al cielo e per istinto mi metto a ridere.

"Chi è Harry? Louis?" domando.

"Harry ha gli occhi verdi e Louis gli stessi come Niall" Ah!! Ecco chi è Mr Occhi smeraldo.

"Bhe per fortuna che esisto io eh" dico sarcastica e camminando più veloce per raggiungere il bar prima di lui.

"Già meno male" sospira.

Il bar dell'hotel è uno di quei classici bar/pub comune, quei luoghi che si trovano sempre nel centro della città. Non ci sono molte persone ed è più facile prendere un caffè o qualcos'altro da bere. Mi siedo ad un tavolino e il ragazzo moro fa lo stesso mettendosi di fianco a me, rimango incantata dai lampadari appesi anche se sono gli stessi che si trovano nella Hall.

"Belli vero?" mi domanda.

"Già" dico non distogliendo lo sguardo dai lampadari.

"Comunque piacere io sono Liam Payne" mi tende la mano in attesa che la stringessi.

"Io sono Emily Dana-" mi blocco subito. Le parole mi sono morte in gola.

"Dawson" dico dopo un po di tempo, so che ho messo il cognome di mio fratello ma non voglio dire che ho lo stesso cognome di Niall, mi farà la stessa domanda che ho sentito un bel paio di volte, oppure si metterà a ridere.

Stringo la sua mano e una corrente elettrica passa attraverso quel contatto. Mi libero subito della sua presa a meno che è stata solo flusso della mia fantasia.

"Sei bollente" dico sentendomi la mia mano ghiacciata, anche se siamo agli inizi d'estate.

"Lo so...ho la carica negativa e tu quella positiva" dice e solo ora mi ricordo quella noiosissima lezione di chimica che avevo fatto circa cinque mesi fa. Alzo gli occhi al cielo e comincio a sbuffare.

"Ho detto qualcosa di sbagliato?" domanda preoccupato.

"No è che mi fa ricordare quella noiosissima lezione che ho fatto in chimica" dico sorridendo e alzando nuovamente gli occhi al cielo solo al pensiero.

Dopo un pò si avvicina la cameriera e si mette di fronte a noi con il blocchetto in mano con fare annoiato, mastica la gomma in modo schifoso e altrettanto scorretto, tanto che mi viene da vomitare.

"Cosa ordinate?" domanda tutta annoiata, si vede che non è il lavoro che fa per lei.

"Io un piatto con carne arrosta di tacchino accompagnato dall'insalata" dice Liam rivolgendole un sorriso. La cameriera sembra sciogliersi e mi fa sorridere anche a me.

Scrive il tutto sul taccuino per poi rivolgersi a me, ma questa volta mostra un po di umorismo. Si rivolge a me sorridendomi.

"Lei?" mi chiede.

Prendo il menù e leggo con velocità per prendere un piatto a caso. Voglio assaggiare tutto ciò che cucinano.

"Fish and Chips" dico leggendo il nome sul menù. Scribacchia anche la mia ordinazione sul taccuino per poi allontanarsi.

"Ma non è un bar/pub?" domando confusa.

"No..è un bar-ristorante...qui non c'è nessun pub, dovresti uscire di qua e andare alla discoteca"

"Quale? Non conosco niente" dico ridendo nervosa. In fondo Liam è un ragazzo divertente, dal cuore d'oro e mi fa sorridere anche quando parliamo di un argomento più banale o noioso.

"Tipo, il locale più frequentato è il Four" dice appoggiandosi allo schenale della sedia, così faccio anch'io.

Annuisco senza dire nulla e poco dopo le nostre ordinazioni arrivano sempre portate dalla stessa cameriera. Prima di lasciarci in pace ci fa un sorriso e dopo un "Buon appetito" si allontana tornando dietro la cassa.

"Dimmi un po...parlami un po di te?" dice Liam appoggiando i gomiti sul tavolo.

"Ecco...non c'è molto da dire di me. Vengo da Vancouver in America, ho un fratellastro e una sorellastra che non la vedo da quando avevo 3 anni immagina un po...e che dire, ho un ragazzo, una migliore amica che mi manca da impazzire e un cugino idiota ma gli voglio troppo bene...e niente di più"

"Tuo padre...come si chiama?"

Cazzo! E ora che dico? Ho detto che ho un fratellastro, ho usato il cognome di mio fratello, okay, penso che sarà il primo a scoprirlo solo se sono in vena di dirgli il mio vero cognome. Chiude gli occhi a due fessure e quando sto per aprire la bocca per parlare una voce mi ferma.

"Che fate?! Mangiate senza di noi??"


Alla ricerca della verità #Wattys2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora