29. Non ci credo..

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Era la mattina del 28 dicembre. Fa abbastanza freddo. Mi alzo dal letto ancora stanca delle giornate passate in famiglia. Però devo ammettere che a confronto delle altre volte stanotte ho dormito meglio. Niente sogni strani ne preoccupazioni solo riposo. Menomale.

Metto una felpa grigia con stampata una tigre. Una delle mie preferite. L'altra è quella nera con una scritta dorata che dice : sto bene a modo mio.

Mi infilo dei leggins blu jeans e vado a prepararmi un caffè. I miei dormono ancora. È come se fossi a casa da sola. Silenzio assoluto. Solo il rumore della caffettiera che fischia per il vapore.
Il caffè è pronto. Prendo la tazzina verso il liquido e mi posiziono sul divano accendendo la televisione.
Non c'era molto da vedere. Giro i canali a caso quando mi arriva un messaggio anonimo.

"Ehi fatti trovare davanti al bar di via Torre per le 11. È importante non mancare."

Ma chi caz..? Boh.

Sono perplessa. Penso a chi potesse essere ma non mi viene in mente nessuno. L'unica soluzione era andare a vedere di persona chi fosse il genio che rompe alle 9 e mezza di mattina.

Finisco di fare colazione lavo i piatti apparecchio per i miei genitori.
Mi dirigo in bagno. Mi do una sciacquata al viso e lavo i denti. Pettino i miei lunghi capelli con cura a attenzione. Cerco di tenerli nel migliore dei modi. Ci tengo particolarmente. Voglio che crescano ancora e ancora. Adoro i capelli lunghi.
Vorrei farmi i colpi di sole.
Mi risalterebbero. Soprattutto d'estate.
Li vorrei fare infatti qualche settimana prima che finisca la scuola. Sarebbe perfetto. Peccato che non ho abbastanza soldi e i miei non si possono permettere tanto.

Comunque tornando a noi..

Mi do un'ultima sistemata veloce. Intanto si alza mia madre e le chiedo se posso uscire a fare una passeggiata. Lei annuisce basta che non torno troppo tardi. Devo aiutarla a preparare la tavola.

Mi metto il mio giubbotto beige che mi ha regalato mio padre l'anno scorso. Mi va ancora. E poi ci sono troppo affezionata. Non lo farei mai via.

Sono curiosa di sapere chi è costui.
Sarà qualche coglione che mi vuole fare uno scherzo oppure è una cosa seria?
Mah..
Magari è solo Marta che vuole farmi una sorpresa.

Mi dirigo verso il bar come richiesto nel messaggio.
Sono lì davanti e aspetto.

Passano i primi cinque minuti.

Dieci.

Quindici.

Venti.

Adesso basta.

Ecco risolto il mistero. Un fottuto scherzo di qualche deficiente.
Me ne sto per andare quando sento una voce che mi chiama.

"Eleee"

Mi giro di scatto.
I miei occhi si sbarrano.
La bocca si apre.
Respiro corto.

Non ci credo..
Non può essere vero.
Sto sognando.

Era lui..
Si proprio lui.
Salvatore.
Giuro che non riuscivo a credere a quello che stavo vedendo.
Lui sta venendo verso di me.
Io mi sento paralizzata. Non so che fare. Sono scioccata. Ma perché mi ha mentito? Doveva andare da tutt'altra parte. Come gli è venuto in mente di venire da me?

Ora mi sente.

Si avvicina ancora e ancora.

L'adrenalina mi sale nel corpo.

Non sapevo se essere felice o arrabbiata o triste. L'unica cosa che volevo era parlargli. Anche solo un secondo.
Ora è qui davanti a me.
Non sto sognando. È tutto vero.

"Ehi! Allora? Non mi saluti nemmeno?"

"Che ci fai qui? Dovevi andare da un'altra parte se non sbaglio."

"Nono sono nel posto giusto invece."

"No dovevi vedere quella persona che tanto aspettavi. Quindi non raccontarmi balle e va da lei."

"Io sono già da lei."

"Bene se lei si trova qua cercala ma non ti aspettare che ti dia una mano."

"Ma davvero non riesci a capire?"

"Cosa dovrei capire?"

"Che la persona che cerco e che sono venuto fin qui a trovare non sei altro che tu."

In quel momento mi è mancato il respiro. Io? E per quale ragione? Tanto io non gli piaccio ne gli piacerò mai.
Se mi ero illusa di piacergli all'inizio ora non cadrò nella sua trappola. Non di nuovo.

"La distanza separa due persone ma non due cuori."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora