40 - Prima del tempo

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"Rocce, grandi, taglienti, ruvide, di una strana forma a punta e colorazione violacea

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"Rocce, grandi, taglienti, ruvide, di una strana forma a punta e colorazione violacea. Rocce una più alta dell'altra, la loro forma sembrava voler indicare che cercassero di raggiungere il cielo con un'assurda volontà. Enormi, le ombre che producevano sul terreno arido si univano tra loro impedendo di vedere qualsiasi cosa.

Centinaia, migliaia si estendevano in un'infinita radura morta, incolta. Loro ne erano sovrani, persino il cielo sembrò averne paura: nuvole rosse come il sangue, il sole di un viola anomalo, la luna nera intenta a coprirlo.

– La fine... La fine porteranno...–

Non si muoveva niente, nemmeno un filo d'aria sembrava muovere le foglie secche degli alberi prosciugati della propria vita fino all'ultima goccia. Non c'era più acqua nei torrenti, persino il mare stava scomparendo per non tornare mai più.

– A seguito del danno...–

Non sarebbe esistito più nulla di tutto quello che avevano conosciuto e protetto. Un fischio acuto da stordire talmente tanto da dimenticare quasi la propria identità, un fischio che pareva un grido d'aiuto proveniente dal Mondo stesso. Entrava nelle ossa fino ad incrinarle, le membra si attorcigliavano tra loro.

– Dea!–"

  

Un lieve dolore alla spalla in seguito ad un tonfo, una superficie fredda sotto di sé. Poi una voce a chiederle se stava bene, occhi che la osservarono poco dopo apparsi alla porta con fare confuso.

Era appena caduta dal divano su cui si era addormentata in seguito al grido rabbioso che l'aveva chiamata, per non parlare del fastidiosissimo fischio e tutte le sensazioni che aveva scaturito in lei.

– Queste stupide visioni sono tremende!– sbuffò mettendosi a sedere e stropicciandosi gli occhi, Sheera che la raggiunse ridacchiando appena.

– Non sarebbe male farne a meno certe volte.– le disse aiutandola a rimettersi sul divano nel momento in cui sbuffò. Sembrava che le sue energie stessero di nuovo svanendo, era possibile? Kyra anticipò la sua domanda.

Mi sento... Strana. Come se fossi piena di energia ma allo stesso tempo stanca.– le rivelò sospirando. Cominciava a non sopportare quella situazione, lei era la Dea della Vita, doveva essere sprizzante e luminosa, che fine aveva fatto?

– Meglio che vada nell'Eden ora prima che peggiori per chissà quale motivo! Anche se lasciarti qui ad indagare da sola non mi piace.– aggiunse, la corvina che annuì e le scompigliò appena i capelli candidi facendola lamentare. Non voleva lasciarla in balia di emozioni alterate a dirla tutta. Se avesse perso il controllo e lei non fosse stata lì per aiutarla? Sheera capì le sue preoccupazioni e le sorrise appena.

– Me la caverò.–

– Infatti mi preoccupo per gli altri, mica per te.– ribatté l'altra con un sorrisetto furbo e divertito.

The Essence of OppositesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora