"Lunghi corridoi silenziosi, scalinate deserte di pietra chiara ma consumata dal tempo, la stessa che caratterizzava le pareti tutte scolpite con fiori e ghirigori creati con maestria, archi così perfetti e alti quanto i soffitti e le colonne che parevano troppo semplici per quel luogo meraviglioso.
Vi erano anche numerose piante che cadevano dai davanzali posti nei piani più alti a dare un senso di antico ma affascinante bellezza. Era una delle strutture più complesse e raffinate di tutta Stavira, a suo parere poteva anche competere senza troppe difficoltà con il grande castello dei Superior.
L'unica cosa che stonava con l'ambiente magico erano le persone: ragazzini e ragazzi provenienti dalle più illustre famiglie del Regno Assoluto frequentavano quella scuola rinomata.
– Ehi stramba!–
Una voce maschile le fece venire i brividi, cercò con tutta sé stessa di non fermarsi e continuare a camminare per evitare di nuovo quel supplizio. Cercò anche di aumentare il passo. Fu inutile, come sempre, qualcuno la spinse appena da dietro facendola quasi cadere. Al suo posto, si sparsero a terra i libri e i fogli che si era tenuta stretta al petto fino a quel momento. Si inginocchiò per riprenderli ma quel qualcuno le allontanò alcuni di quei volumi importanti e i suoi appunti con il piede. Così rimase lì a fissare a terra.
– Che patetica che sei Lysrlal, non te ne rendi conto?– disse ancora la voce, assieme a lui un'altra che ridacchiava.
– Anzi, ho scoperto che non ti meriteresti nemmeno questo cognome importante. Sei stata adottata e ce lo hai nascosto, non si fa.–
Non disse una parola, non sollevò nemmeno lo sguardo, la sua mente era come spenta. Non doveva fare niente e presto sarebbe finito tutto, sarebbe tornata in classe fingendo di esser stata in ritardo per l'ennesima volta e si sarebbe beccata lo sguardo severo dell'insegnante colmo di delusione.
– Dimmi, come fa una ragazza ad eccellere nella teoria ma non saper fare nemmeno una magia?–
Doveva lasciare che la deridesse e sarebbe tornata a studiare. Se lo ripeteva sempre.
– Visto che non hai nulla da fare, mi aspetto che tu completi la ricerca entro domani sulle pozioni curative, sia la mia che quella del mio amico. Ti è chiaro?–
– Come vuoi.– mormorò. Stette per tirare un sospiro di sollievo quando lo vide con la coda dell'occhio girare i tacchi permettendole di alzarsi in piedi ma si voltò di nuovo con qualcos'altro in mente.
– Ora che ci penso.– riprese a dire parandosi davanti alla ragazza. Era più alto, la sovrastava facendola sentire solo più inutile e debole. Per poco non sussultò quando le prese una ciocca di capelli chiari come a volerla studiare. Poi la obbligò a fissarlo negli occhi prendendole il volto con fermezza con una mano dalla pelle curata e morbida. Peccato che non rispecchiava per niente l'animo del proprietario, così antipatico e fastidioso.
STAI LEGGENDO
The Essence of Opposites
FantasiVOLUME II THE FATE OF OPPOSITES SEQUEL Salir e Yarix vivono tranquilli e in armonia dopo la scomparsa del Demone la cui minaccia ormai è solo un terribile ricordo. Sheera e Kyra continuano a seguire i propri compiti dettati dal destino senza però ri...