VOLUME II
THE FATE OF OPPOSITES SEQUEL
Salir e Yarix vivono tranquilli e in armonia dopo la scomparsa del Demone la cui minaccia ormai è solo un terribile ricordo. Sheera e Kyra continuano a seguire i propri compiti dettati dal destino senza però ri...
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– Chi sei?–
Questo le aveva chiesto la ragazza sconosciuta tranquillamente seduta senza staccare lo sguardo da lei. Anche se era lontana di qualche metro, poté vedere lo strano colore dei suoi capelli tagliati poco sotto le clavicole, di un viola differente dai suoi occhi, era più verso un pervinca. Si confondeva tra i fiori a causa del suo vestito di un tessuto magico rosato tempestato di piccolissimi cristalli simili a quelli visti nella caverna e fiori oro, viola e blu ricamati.
Parlava la lingua che Sheera e Kyra avevano sempre pensato e creduto di conoscere solo loro. Questo portò la corvina a porsi solo più domande. Chi era quella ragazza? Perché era lì in un luogo sperduto? Da sola tra l'altro? Come faceva a vivere? Non sembrava possedere ali e nemmeno della magia a dirla tutta: la Dea non percepì in lei alcuna traccia magica, il che la prese totalmente alla sprovvista. Mai prima di allora aveva visto qualcuno che non possedesse un'aura magica.
– Parli la mia lingua?– domandò ancora la ragazza inclinando la testa da un lato come a studiarla da lontano e alla Dea Nera la cosa infastidì parecchio non sopportando sguardi altrui addosso come suo solito, portandola ovviamente a risponderle con un tono acido e freddo.
– Magari non voglio rispondere.–
– Allora hai una voce. Anche piuttosto bella, ammaliante.– disse l'altra cambiando espressione, da seria divenne come euforica e le mostrò un sorriso. Le ricordò la Dea Bianca per questo.
– Chi sei quindi?– aggiunse con occhi luminosi. Ma che problemi ha questa? Perché dovrebbe essere così felice di vedermi senza nemmeno conoscermi?
– Potrei farti la stessa domanda.– le ringhiò contro, non si fidava di lei. Anche se c'era da dire che la Distruttrice si fidava raramente di qualcuno.
– Mh, sei una difficile tu eh? – continuò l'altra ma senza offendersi o altro per i suoi toni e modi di fare.
– Me lo dicono in molti, non è una novità.–
Sheera fece spallucce e si portò le braccia al seno annoiata, niente attirava la sua attenzione in quel luogo, o almeno non più. Nel mentre quella ragazza si alzò in piedi iniziando a raggiungerla e la corvina poté solo squadrarla.
Era di una spanna più bassa rispetto a sé e sembrava piuttosto giovane d'aspetto, un po' come lei. Quello che non le tornava, era che, ai suoi occhi, pareva possedere un qualcosa di familiare i quegli occhi blu notte e vividi come le linee dei solchi sulla roccia dietro di sé, la pelle olivastra e senza dubbio in contrasto con la sua. Il vestito rosato le cadeva semplice e morbida fin poco sotto le ginocchia, i piedi scalzi accarezzati dai fiori. È accecante quel colore!Sempre meglio del bianco di Kyra però.
La ragazza, una volta di fronte a lei, le prese velocemente il braccio sinistro con ancora i suoi segni distintivi viola in vista come meravigliata ma lei lo ritrasse subito sentendo quella sensazione di ribrezzo che aveva sempre provato a contatto con chiunque non fosse Kyra o Nath.