54 - Attrazione anomala

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Tutti desiderano qualcosa, che sia utile o meno, che sia ambizioso o più umile, realizzabile o impossibile

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Tutti desiderano qualcosa, che sia utile o meno, che sia ambizioso o più umile, realizzabile o impossibile. Può essere un desiderio di un bambino che vorrebbe un giocattolo, un libro, un desiderio più adulto come il potere, l'amore, il trovare il proprio posto. Talvolta però può sfumare in possesso, il voler possedere qualcosa o qualcuno e Kerrell era completamente fuori di testa.

Continuava a camminare avanti a indietro per la stanza della locanda che le era stata stranamente e gentilmente concessa e in cui doveva aspettare nuovi ordini da Tharius; non era per niente soddisfatta di ciò che non aveva fatto. Aveva avuto il nemico sotto mano e l'aveva lasciato andare via così semplicemente.

– Volevo solo prenderla e invece che ho fatto? L'ho baciata!– disse buttando a terra un vaso colmo di terra dal tavolo della stanza con rabbia. Dentro fremeva, il sangue le ribolliva nelle vene come non mai. Non era abituata a trovarsi sotto il potere della lussuria, il suo elemento tra l'altro, ed era fastidiosissimo. Voleva quella Dea sotto il suo controllo più di ogni altra cosa, il potere per sé ma come poteva fare se, evidentemente, non riusciva a resistere al suo essere ammaliante?

– Quella lurida!– disse a denti stretti con ancora più rabbia buttando a terra anche dei libri e creando ancora più rumore in quella angusta camera. Poco le importava di distruggere tutto l'ambiente circostante, nessuno l'avrebbe disturbata essendo la notte era appena calata, i Salir troppo presi a dormire profondamente.

– So di dare sui nervi, è un talento innato.- sentì dire da quella voce e si voltò di scatto. Sulla finestra spalancata, la Dea Nera era tranquillamente seduta ad osservarla con quegli occhi violacei e divertiti, maliziosi. I suoi capelli scuri erano legati in uno chignon disordinato che le metteva in risalto il collo ed era più ammaliante del solito. Da quanto era lì? Come mai non l'aveva sentita arrivare? Ma soprattutto, che ci faceva nella sua stanza e come ci era arrivata?

– Tu!– le disse a denti stretti guardandola furiosa. L'altra però inclinò la testa da un lato mostrando uno sguardo innocente. Terribilmente fastidioso.

– Non ho fatto nulla di male, quindi perché ce l'hai così tanto con me?–

Kerrell rimase per un attimo interdetta ma non perse il suo obiettivo.

– Sono un tuo nemico e ti presenti davanti a me così?– le domandò accigliata e la corvina fece spallucce. Sembrava totalmente tranquilla come se lei non potesse nuocerle. Anche se in fondo era così, la sua magia demoniaca ancora faticava a tornare come un tempo e, anche volendo, cosa avrebbe potuto farle?

– Non ti vedo come una probabile minaccia ad essere sincera.– le disse schietta e con quel tono arrogante ma sempre seducente aumentando il suo odio.

– Beh, dovresti preoccuparti invece!–

Kerrell fece un paio di passi verso di lei sicura.

– Quando ti avrò presa Tharius vincerà e tu...– iniziò a dire avvicinandosi ancora fino ad arrivare a pochi centimetri dal suo volto.

The Essence of OppositesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora