28 - Essere chiamate

196 15 3
                                    

Sentì una superficie morbida e calda sotto di sé quando cominciò a svegliarsi, la confuse per qualche attimo ricordandosi di essersi addormentata su un pavimento duro e freddo che le aveva provocato fastidio a contatto con il suo corpo dopo un po'

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Sentì una superficie morbida e calda sotto di sé quando cominciò a svegliarsi, la confuse per qualche attimo ricordandosi di essersi addormentata su un pavimento duro e freddo che le aveva provocato fastidio a contatto con il suo corpo dopo un po'.

Così aprì gli occhi:, tutto era avvolto nella penombra e non vedeva molto chiaramente, forse perché si era appena svegliata e la sua vista non era adatta per l'oscurità seppur lieve data da spesse tende scure che impedivano al sole di illuminare la stanza che riconobbe essere quella della corvina. Come ci erano finite ad Agraq esattamente?

Si girò sul fianco sinistro e guardò davanti a sé dove la Dea Nera dormiva tranquilla. Osservò il suo volto ammaliante e rilassato rivolto verso di lei, la sua pelle chiara, il suo petto che si alzava e abbassava ad un ritmo regolare e non agitato come al solito. Poggiò la testa sul braccio senza staccarle gli occhi di dosso e non riuscì a trattenersi dal toccarle i capelli giocherellandoci come una bambina.

– Avevi proprio voglia di disturbarmi, vero?– le disse poco dopo la corvina con voce per niente assonnata aprendo gli occhi e mostrandole quella colorazione violacea inconfondibile. Evidentemente era sveglia da parecchio o forse non aveva dormito minimamente nonostante ci avesse provato. Sheera poi ridacchiò nel vederla stropicciandosi gli occhi assonnati, i suoi capelli chiari lievemente scompigliati intorno al volto.

– Non mi hai fatto dormire– si lamentò Kyra all'istante facendola solo ridacchiare di più.

– Sei tu che hai cominciato, io ho solo continuato il tuo gioco.– ribatté con il suo tono provocante e inconfondibile prima di mettersi a sedere e lasciandole un bacio umido sulla spalla scoperta.

– E non ti è dispiaciuto direi.– aggiunse e si ritrovò subito dopo di nuovo stesa, il corpo della chiara seduta sul suo bacino.

– Ok hai vinto.–

– Come sempre mi pare.–

Kyra le sorrise e le lasciò un bacio casto sulle labbra ripensando improvvisamente alle parole della sua amica Salir che la fecere ridere appena, suscitando curiosità e confusione nella corvina che la guardò con la testa inclinata da un lato. Cosa si era persa?

– Sai, avevo parlato con Nissa poco prima che mi trovassi.– iniziò così a spiegarle tracciando con le dita dei cerchi immaginari sul suo addome mentre l'altra si sistemò meglio per ammirarla, incrociando le braccia dietro la nuca.

– E di cosa?– la incalzò a continuare.

– Della discussione. Ma quello a cui penso adesso è che mi ha detto che avremo sistemato tutto alla fine esattamente in questo modo.–

Subito Sheera sorrise maliziosa, leccandosi le labbra e mordendosele appena pronta a metterla a disagio come le piaceva fare.

– Intendi che ti avrei fatta gridare il mio nome numerose volte?–

The Essence of OppositesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora