Un invito folle, Gray non faceva altro che ripetersi quello mentre camminava dopo esser apparso con il capo per cui lavorava nei dintorni di Agraq, il villaggio in cui era nato. Più ci pensava più gli pareva irreale la cosa: due nemici che si sarebbero, probabilmente, incontrati. E uno di essi non era da sottovalutare essendo la personificazione di un potere che intimoriva ogni singola Creatura Magica esistente. Aveva seriamente paura, potevano essere gli ultimi istanti della sua vita e di tutti i Mondi prima che ogni cosa si polverizzasse senza che potessero anche solo capacitarsene.
Fece un respiro profondo quando si ritrovò davanti la casa dei gemelli giocherelloni e casinisti più famosi di tutto il villaggio, in senso buono ovviamente. A differenza della corvina, prima ancora che si risvegliasse, loro erano sempre stati visti come dei buffoni e ragazzi a cui piaceva divertirsi, scherzare anche se con scherzi a volte troppo oltre. Ma non avevano mai avuto quell'alone di stranezza da poter esser visti dall'alto in basso con disgusto e disprezzo.
– Che spavento!– esclamò saltando per aria e indietreggiando quando la porta si aprì proprio nel momento in cui stette per alzare il braccio a bussare, Sheera alla soglia appoggiata con la spalla contro lo stipite e le braccia incrociate al seno come in attesa. Era proprio inconfondibile vestita interamente di nero come suo solito, per non parlare del suo sguardo glaciale violaceo. Da quando in paese di era scoperto della sua identità non si era più presa la briga di nasconderli, anzi, sembrava piacerle intimorire tutti semplicemente passando per la piazza a controllare di tanto in tanto il Divoratore apparso dal nulla. Sempre a debita distanza, ovviamente.
– Che ci fai qui?– domandò lei accigliata e si ricompose, passandosi una mano sul collo preoccupato.
– Ho un messaggio per te.–
Detto ciò, frugò nella sua sacca malconcia che si portava sempre dietro sotto la mantella ruvida alla ricerca di qualcosa e le porse subito dopo la pergamena giallognola ben sigillata, con tanto di cera viola come i suoi occhi. Lo vide da essi che non le piacque per niente, era qualcosa che non si era aspettata.
– Che roba è?– la prese infatti bruscamente, aprendola all'istante e buttandosi a capofitto a leggere. Non che ci fosse molto, solo qualche riga.
– Viene nella gabbia del nemico? Direi che è più pazzo di quel che credevo!– ridacchiò maligna, lo sguardo si fece luminoso.
– Ehm, non vorrei sembrare troppo esagerato, ma non è meglio che tu non ci vada? Insomma, se ti provocasse troppo moriremo tutti e non è una bella prospettiva. Oppure no?–
– Ma piantala moccioso, ho fatto di peggio che parlare con un'idiota seguace di Shedan e Eathevyr esiste ancora!– ribatté la ragazza infastidita dalle sue parole, come non esserlo? Perciò Gray non le disse altro, la vide solamente ridurre in cenere il foglio con semplicità, un semplice sguardo. Non lo salutò nemmeno o diede qualche direttiva, solo si allontanò verso il luogo prestabilito per l'incontro tranquillamente. E sembrava aver preso la cosa meglio del previsto, si era aspettato scatti d'ira o chissà cos'altro. Che fosse positivo?
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The Essence of Opposites
FantasyVOLUME II THE FATE OF OPPOSITES SEQUEL Salir e Yarix vivono tranquilli e in armonia dopo la scomparsa del Demone la cui minaccia ormai è solo un terribile ricordo. Sheera e Kyra continuano a seguire i propri compiti dettati dal destino senza però ri...