Il cielo di notte, ad Eathevyr, non era poi così tanto diverso da quello del mondo dei Salir. Certo, le stelle sembravano differenti, più colorate e luminose, la luna piena più grande e affascinante, ma nient'altro. Non c'era niente da poter ammirare nelle ore buie lì e perciò si erano fermati a stare a casa di Evelyn e la sua famiglia. E le case, quelle si che erano differenti e molto più intriganti: all'esterno sembravano semplici capanne di legni e massi simili a quelle a cui era abituato Nath a vedere nei piccoli villaggi del Regno Assoluto, ma l'interno era speciale poiché lo spazio, una volta dentro, non era quello che si era percepito prima di entrare. A volte triplicava se non di più accogliendo più persone di quelle previste, era come se la casa si fosse ingigantita e in effetti era proprio così grazie ad un incantesimo usato spesso dagli Yarix per non rovinare troppo la natura con le loro costruzioni.
Alcuni vivevano seriamente in contatto con la natura dormendo in caverne, tane abbandonate di grandi animali, viaggiavano ogni giorno da una parte all'altra del mondo. Per i Salir sarebbe stato impensabile. Il popolo dalle ali grigie non aveva nemmeno coniato monete poiché da loro i soldi non esistevano, nessuno pagava per ciò che era di tutti di diritto. Il cibo, l'acqua, il tempo, i piaceri, erano a portata di ognuno indistintamente.
– Beati voi che non avete classi sociali!– sospirò Nath. Era tranquillamente seduto sul divanetto in uno dei salotti più belli che avesse mai visto, con piante ovunque proprio come piaceva a lui. Ovviamente, quando era entrato lì, si era messo come un bambino a curiosare studiando ogni petalo dei fiori e ogni foglia di piccole piante colorate tenute con cura nei loro vasi che scoprì essere stati fatti da Sandra, la sorella maggiore di Evelyn.
– A ogni mondo il suo, tesoro.– gli diede un bacio sulla guancia Nissa appena seduta al suo fianco facendolo sorridere. Un po' meno Sheera che fece una smorfia disgustata. Era rimasta per i fatti suoi ma seduta di nuovo calma per terra poco distante da una finestra essendo l'aria di vitale importanza per lei per evitare di non impazzire e stare male.
– Vedo che ti adorano, nonostante tu non ne sembri entusiasta.– ridacchiò Evelyn sbucata dalla cucina con al seguito sua sorella, entrambe con in mano vassoi di dolci e bevande tipiche degli Yarix. Si riferiva al fatto che i due ormai ragazzini di casa, Elia ed Eve, fossero rimasti accanto a quella Dea solitaria la maggior parte del tempo a parlarle fin quando non erano andati a dormire sotto ordine delle sorelle maggiori.
– Sfortunatamente sono un'attrazione anche per loro, fin quando non conoscono la mia natura per come è realmente e ne hanno paura.– sbuffò la corvina prendendo assolutamente la bottiglia di vino che la rossa le porse.
– Pensavo che accadesse di più a Kyra a causa della sua aura benevola.– disse invece Sandra che porse ai due Salir una fetta di torta coloratissima fatta con i frutti che avevano raccolto, e per cui Nath, da bravo figlio di un fornaio, non si era lasciato sfuggire nessun dettaglio della ricetta.
– Anche, ma in maniera differente.–
– Ovvero?– domandò curiosa come sempre Nissa ringraziando poi le Yarix che sorrisero e presero posto sulle poltrone accanto.
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The Essence of Opposites
FantasyVOLUME II THE FATE OF OPPOSITES SEQUEL Salir e Yarix vivono tranquilli e in armonia dopo la scomparsa del Demone la cui minaccia ormai è solo un terribile ricordo. Sheera e Kyra continuano a seguire i propri compiti dettati dal destino senza però ri...