VOLUME II
THE FATE OF OPPOSITES SEQUEL
Salir e Yarix vivono tranquilli e in armonia dopo la scomparsa del Demone la cui minaccia ormai è solo un terribile ricordo. Sheera e Kyra continuano a seguire i propri compiti dettati dal destino senza però ri...
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Non sapeva come spiegare le cose nonostante si fosse ripetuto in testa per tutto il tempo discorsi su discorsi più e più volte, sembrava aver dimenticato addirittura come si parlava nell'istante in cui si ritrovò all'ingresso del covo, a sudare freddo. Sarebbe stato semplice, gli aveva detto la Dea Nera qualche ora prima. Avrebbe dovuto solamente spiegare le cose come erano accadute senza accennare il fatto che, lui, per redimersi, avrebbe fatto il doppio gioco.Era diventato una spia per il nemico del nemico.
Che fosse una bella idea? Avrebbe accettato l'offerta in egual caso se Sheera non gli avesse lanciato addosso un incantesimo ingannevole? rischiando così tanto? Semplicemente gli aveva fatto cadere addosso una lieve polverina azzurrognola che si era dissolta a contatto con il suo corpo, nonché una magia potente creata secoli addietro da lei stessa in grado di mascherare qualsiasi bugia, fare in modo che non si potesse leggere oltre nelle menti più di quel che la persona diceva. Neppure alle Creature Oscure o Chiare, era un'arma difficile da sorpassare persino per le Dee le quali dovevano impegnarcisiper oltrepassare la barriera. Che funzionasse non ne aveva certezza ma era un'invenzione di un essere primordiale, perché metterlo in dubbio?
– Gray.– sentì pronunciare da quella voce ormai e purtroppo familiare che lo fece rabbrividire appena; fece un passo avanti facendosi vedere, abbastanza timoroso. Era la prima volta che Tharius lo chiamava per nome, il suo istinto fu quello di raggiungerlo in fretta e inginocchiarsi ai suoi piedi completamente, il volto basso, le mani sul pavimento umido e lercio e incorunte di ciò. Non aveva idea di cosa potesse passargli per la testa.
– Mio signore.– disse cercando di non far tremare troppo la voce e attendendo che continuasse con quello che sembrava un interrogatorio dal suo modo di giocherellare con una lama tra le mani, passando le dita lunghe e giovani su tutta la superficie affilata. Non pareva un buon segno.
In più, alle sue spalle, Flyn, Harix e Astor erano tornati e potevano di nuovo muoversi seppur ancora con qualche problema: faticavano a prendere tra le mani oggetti, camminare senza che le gambe cedevano, movimenti fluidi come miraggi. Però se ne stavano seduti intorno al tavolo zitti in quel momento, quando mai non fiatavano, si lamentavano di qualcosa e stavano così fermi? Che il loro capo avesse già fatto un bel discorso poco amichevole? E che ne sarebbe stato di lui allora che era sparito per chissà quante ore?
Per non parlare di Kerrell, se ne stava tranquilla in un angolo a godersi la scena del ragazzino completamente ai piedi del suo amico, un sorrisetto maligno e deliziato da quel senso di inferiorità che stava colpendo i Salir in quel momento. Fastidiosa.
– Ho sentito dai quei tre, che non avevano avuto il mio permesso di uscire oltretutto, che sono stati immobilizzati dalla Dea Nera in persona, e che tu eri nei paraggi e hai provato ad aiutarli ma lei ti ha portato via.–
Parlò con una lentezza che non aveva proprio per niente a che fare con la calma che voleva lasciar trasparire dal suo corpo, tutt'altro: era irato, completamente. Non aveva mai sentito la sua voce in quel modo, non osava immaginare come fosse il suo volto oltre la maschera bianca. Doveva essere davvero agghiacciante.