Prologo

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A tutti i bambini ai quali è stata strappata via la felicità,
non sarà per sempre,
un giorno qualcuno illuminerà il vostro volto con un sorriso.

Tutte le bugie sono verità sotto mentite spoglie

Axel lo ripeteva ogni giorno nella sua testa era una cosa che suo nonno gli aveva confidato prima di morire ma essendo troppo piccolo per capire quelle parole non vi diede molto peso al momento, poi quando gli anni passavano e gli abusi diventavano sempre più duri da sopportare iniziò a capire quella frase. Quella famiglia felice che i suoi genitori si ostinavano a far vedere ad ogni riunione o evento dell'élite newyorkese non esisteva era una farsa, tutto lo era, suo padre non era affettuoso né con lui né con suo fratello, mentre sua madre preferiva aiutare il marito a torturarli invece di essere protettiva con i propri figli. Aveva sempre sperato che un giorno quella donna li avrebbe salvati portandoli via da quella casa che loro definivano prigione, ma poi preferì uccidere ogni speranza viva nel suo corpo perché quella lo rendeva debole e non poteva permetterselo.

Ha ucciso la sua parte migliore senza pentirsi mai.

Tyler era ed è ancora la sua priorità e quindi si impose di crescere prima,rinunciando alla sua infanzia per darne una a suo fratello prendendosi cura di lui, a soli dieci anni dopo l'ennesima tortura da parte dei suoi genitori sapeva che era il turno di suo fratello ma quella volta non l'avrebbero toccato, lo aveva fatto nascondere al loro posto, un boschetto fuori casa, facendogli credere che stessero giocando a nascondino.

Non l'avrebbero trovato.

Tyler era il migliore a nascondersi e Axel era l'unico capace di trovarlo. Da quel giorno Axel prima che tornassero i suoi genitori dal lavoro prendeva suo fratello per mano e dicendogli sempre la stessa frase lo lasciava andare.

"Non uscire sennò vincerò io-sapeva che il suo fratellino non l'avrebbe mai fatto vincere-se ci metterò molto a trovarti avrai vinto tu" erano queste le regole dello stupido gioco che aveva inventato per farlo sfuggire alle crudeltà dei loro genitori.

Quando tornava a casa aspettava solo il rumore della porta principale, conosceva già le regole, Richard Aiello e sua moglie Celia entravano e lui non doveva proferire parola; doveva solamente seguirli nel seminterrato e li iniziavano le torture, porta ancora i segni di tutto quello che gli veniva fatto, ma non se ne pente sono la dimostrazione di quello che riuscirebbe a sopportare per suo fratello e per le persone che ama.

Scenderebbe a patti con il diavolo in persona se fosse necessario.

Sperava ogni giorno che quando suo fratello fosse tornato a casa, loro non si sarebbero scomodati a dargliene di santa ragione anche a lui ed è sempre stato così Axel sopportava per Tyler e nonostante non si dimostrassero amore con parole con le quali non erano mai stati bravi, lo facevano con i gesti. Per loro amore significa rimboccarsi le coperte a vicenda, farsi chilometri a piedi per raggiungere l'unica gelateria dove vendono il gelato all'amarena più buona, leggere delle favole prima di andare a letto per coprire le urla dei loro genitori, prendere dei soldi di nascosto per andare in farmacia e comprare l'inalatore, esserci sempre per l'altro.

Axel non aveva fatto mancare nulla al suo fratellino ma quest'ultimo ricambiava tutto con la sua sola presenza, spesso il fratello maggiore gli aveva detto di fuggire ma lui non l'aveva mai lasciato, non spezzando mai la stupida promessa che gli aveva fatto.

Prometto di dividere sempre e solo con te l'ultimo cucchiaio di nutella rimasto nella dispensa.

Questo nel linguaggio di Tyler significava che non avrebbe mai lasciato mai il fianco di suo fratello anche se ciò significava dividere l'unica cosa più preziosa al suo mondo. Aveva promesso e avrebbe mantenuto la parola, aveva cinque anni e Axel sette quando fece questo patto e per tutti questi anni hanno sempre diviso l'ultimo cucchiaio di nutella.

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