Axel's POV
Oggi è il grande giorno.Victoria oggi ci consegnerà l'ultimo dei desideri di Rowan e finalmente saremo liberi da lui e da tutti i suoi ordini. Avremo la libertà che ci meritiamo, abbiamo passato questi anni a eseguire i peggiori compiti per conto suo e siamo stanchi, soprattutto io.
Ho cercato di lasciare fuori il più possibile i ragazzi, ma a volte serviva aiuto non ce l'avrei fatta senza più persone al mio fianco, Michael ed Adam sono sempre stati pronti ad aiutarmi, nessuno dei tre voleva che Tyler o Serafina imparassero così piccoli a uccidere persone, rapinare o spacciare, dunque fin quando siamo riusciti a sbrigarvela da soli loro sono rimasti fuori.
Ma poi Rowan ha chiesto che pure loro facessero parte delle missioni e non potevamo fare altro che obbedire a quel volere, li avrebbe uccisi se non avessimo fatto ciò che voleva. Siamo riusciti a tenere fuori da tutte le missioni più pericolose Fina, era solo una bambina non era stata ancora addestrata a dovere e così con la scusa che ci avrebbe solo rallentato, Rowan ha accettato che invece di venire con noi lei avrebbe escogitato i piani, cosa che non le riesce affatto male, se siamo sfuggiti più e più volte alla polizia è solo grazie a Serafina.
Mio fratello invece ha conosciuto la crudeltà delle nostre azioni, la prima volta aveva solo undici anni, ha visto la pistola tra le mie mani e quando ha sentito il primo sparo si è coperto gli occhi accasciandosi in un angolo della stanza, non voleva vedere come quell'uomo che pregava di essere lasciato stare, che aveva una figlia e una moglie che lo stavano aspettando a casa cadeva a terra privo di vita.
Adam e Michael si erano avvicinati subito, io no.
Non volevo vedere negli occhi di mio fratello lo stesso odio che vedevo in quelli dei miei genitori, non volevo essere un mostro per lui ma avevo fatto in modo che mi vedesse come tale dopo il primo proiettile.
Passarono settimane prima che Tyler tornasse a parlarmi, settimane dove non si lasciava calmare da me neanche durante i suoi incubi, non voleva che lo toccassi, le mie mani erano quelle di un assassino, erano macchiate di sangue di persone innocenti, che non ci avevano fatto niente ma che avevo ucciso lo stesso.
Michael e Adam avevano cercato di convincerlo che non avevo avuto altra scelta ma lui si rifiutava di crederci, tutti hanno una seconda scelta, questo era quello che pensava mio fratello.
Ma io non ce l'avevo, la mia seconda scelta era la sua morte o quella di Serafina, e non avrei mai preso in considerazione l'opzione.
Preferivo sotterrare persone dei quali sapevo solo nome, cognome e dove potevo trovarli invece che mio fratello, sangue del mio sangue, o Fina una delle uniche persone che mi volevano bene senza volere nulla in cambio.
Tyler però non sembrava capirlo, non capiva come potessi fare cose del genere dopo tutto quello che ne ci avevano fatto passare i nostri genitori. Non erano le prime volte che vedevamo una pistola, più volte ci era capitato di averne una puntata alla tempia o in pieno petto, proprio sopra al cuore, ma era la prima volta che la tenevo in mano io e non nostro padre o nostra madre. Non mi davo pace, ero io che infrangevo il sogno di una bambina di essere portata all'altare dal padre, ero io che impedivo ad un figlio di non rivedersi negli occhi della madre, ero io che distruggevo le famiglie.
Distruggevo lo stesso sogno che avrei voluto io per me e mio fratello.
Una famiglia felice.
Poi dopo due mesi di silenzio durante il quale avrei preferito che mi prendesse a pugni, mi urlasse contro, mi lasciasse senza sensi per terra, tutto al posto della sua indifferenza, mi parlò di nuovo.
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Royalty
Romans> Londra, 2023. Victoria Gray, figlia del duca di Kent Leonard Gray e della moglie Mary, ha sempre vissuto negli agi della ricchezza e della nobiltà inglese. Prima in linea di successione, alla morte dello zio, re Philip I, verrà incoronata regina...