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Capitolo 9; We all need someone to stay

Serafina's POV

È passata una settimana, oggi inizierò la scuola, quando siamo andati con i ragazzi a fare l'iscrizione la preside era molto felice della mia scelta, mi ha detto che Axel ha insistito molto per farmi rientrare in quest'anno scolastico che non ha potuto far altro che accettare.

Mi aveva detto che una volta arrivati i libri e tutto il materiale avrei potuto iniziare così adesso sono davanti al mio armadio che lo contemplo senza sapere cosa mettere, dovrò mettere la divisa ma visto che ancora non è arrivata e non voglio perdere altri giorni di scuola per adesso mi arrangerò così. Bussano alla porta e poi vedo entrare Tyler che dice:<<sai che sono le otto meno venti e tu sei ancora praticamente in pigiama vero?>> io annuisco sconsolata e lui si avvicina a me abbracciandomi:<<qual è il problema? Su avanti dillo a Tyler lo risolve lui>>

Rido sentendolo parlare in terza persona di se stesso e poi rispondo:<<non so cosa mettere, vorrei essere carina ma non troppo da dare nell'occhio, meglio passare inosservati in queste scuole piene di figli di papà>> lui annuisce come per darmi ragione e poi si avvicina al mio armadio tirando fuori un jeans a vita alta, poi prende una maglietta crop attillata bianca e ci abbina le air force che indosso praticamente con tutto.

<<Ecco fatto, adesso muoviti ti aspettiamo per fare colazione ed andiamo>> dice lasciandomi un bacio sulla testa per poi uscire

Mi vesto e mi trucco leggermente, applico un po' di correttore e poi il mascara e scendo giù dai ragazzi, appena mi vedono tutti sorridono e prendendo posto rispondo al loro buongiorno.

Faccio sempre la solita colazione con pancakes cucinati in mia assenza da Michael, anche se non lo ammetto, li fa meglio di me, mentre mangiamo parliamo ed Adam chiede:<<sei pronta?>> io li guardo e rispondo:<<abbastanza anche se ho un po' paura di non ambientarmi, stiamo parlando di una scuola dove potenzialmente ci saranno solo quaranta persone che hanno ricevuto una borsa di studio che vengono dai bassifondi come me>>

<<Tu non vieni dai bassifondi, smettila di dirlo e poi sei molto più intelligente di quei quattro coglioni che la frequentano solo perché papà li ha fatti entrare, tu a differenza loro meriti di stare lì dentro, hai svolto i test e sei risultata idonea quindi cammina a testa alta quando entri perché non hai nulla che loro non hanno>> dice Axel duro mentre mi guarda negli occhi

Io annuisco, ha ragione infondo, ho avuto il massimo del punteggio quando la preside mi ha fatto svolgere il test d'ingresso per vedere che livello di preparazione avevo ed è stata felice tanto quanto me ed i ragazzi quando sono arrivati i risultati.

Appena finiamo di mangiare usciamo da casa e saliamo tutti in macchina e mentre ascoltiamo le solite canzoni che piacciono solo a loro io mi isolo pensando a come andrà questo primo giorno.

Oggi mi presenteranno alla mia classe e ai miei tutor, spero che siano simpatici e che mi renderanno lo studio facile perché è davvero un carico di roba allucinante.

Sento la macchina fermarsi e quindi do un'occhiata davanti a me e quello che vedo è la struttura imponente della scuola, davanti al cancello ancora chiuso ci sono una marea di studenti che parlano tra di loro, altri che ridono ed altri che semplicemente stanno ripassando probabilmente per la materia che avranno a prima ora.

Axel è il primo a scendere dalla macchina e cattura subito l'attenzione di qualche ragazza ma quando anche gli altri escono e li raggiungo anche io posso dire di avere gli occhi di tutta la scuola addosso.

Le ragazze guardano i ragazzi con un sorriso a trentadue denti poi passano a me e il sorriso si trasforma in una smorfia, povere illuse credono che anche loro frequenteranno la scuola per caso? L'unica volta che ho visto i ragazzi con un libro in mano era un manuale che spiegava come fare un'omelette.