Capitolo 1; Not my life anymore

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                                        Victoria's POV

<<Quello è il tuo tavolo, siederai lì con il presidente degli Stati Uniti, Carl il nostro ministro degli esteri, Isabella e Kiara...Victoria? Mi stai ascoltando?>>no in realtà sto solo pensando a quando potrò ritirarmi nella mia camera e leggere fino a tarda sera ma sono costretta a girarmi verso mia madre e rispondere:<<sì mamma ti sto ascoltando e per la millesima volta torno a ripeterti che Tatiana-la mia educatrice ed assistente-mi ha già messo al corrente di tutto, non capisco perché sei così paranoica, organizziamo balli da una vita non potrebbe andare nulla per il verso sbagliato>> Mary si gira verso di me con uno sguardo che se potesse mi ucciderebbe all'istante e dice:<<bambina mia Tatiana ti avrà messo al corrente che questo ballo sarà il più importante di tutti per te-il mio sguardo confuso cerca il suo-sarà il tuo debutto per cercare marito, per questo voglio che sia tutto perfetto>>

Un secchio di acqua congelata, ecco come mi colpisce la notizia, nessuno mi aveva detto quale era il vero scopo dell'evento e adesso capisco il motivo. Guardo mia madre che è elettrizzata all'idea della serata che prenderà luogo fra due settimane, forse vuole davvero sbarazzarsi di me il prima possibile e darmi in sposa a qualcuno dei pretendenti che hanno invitato lei, mio padre, mio zio e mia nonna senza tenere conto della mia opinione. Sicuramente le sembra l'opportunità migliore per allontanarmi un po' da casa, non troppo ovviamente sono pur sempre  la futura regina ma un minimo per prendersi una pausa da me. Si sa al matrimonio succede poi la luna di miele e per i reali dura più di quanto vorrei che durasse.

Mio padre entra nella stanza da ricevimento presente a palazzo e dice:<<allora? Tutto
pronto?>>io lo guardo cercando di capire se almeno gli interessi un po' del fatto che tutto questo è solo un teatrino messo su per trovarmi un marito, ma nei suoi occhi non leggo nulla; c'è solo l'indifferenza più totale. Guardo entrambi i miei genitori mentre parlano con dei camerieri per dare delle indicazioni in più ma li interrompo dicendo:<<a nessuno importa di quello che voglio io sul serio?>> i due si girano guardandomi da testa a piedi come se avessi appena detto il nome dell'anticristo ad alta voce e poi Leonard dice:<<Victoria questo è quello che vuoi anche tu, tienilo a mente, sarai regina e non puoi chiedere altro che questo non importa quello che vuoi davvero, importa quello che ti renderà una grande monarca o forse hai dimenticato tutti i sacrifici che hai affrontato per questo? A nessuno interessa il tuo volere e  neanche a te dovrebbe interessare>>

Le sue parole non fanno male, non mi scalfiscono affatto, sono abituata a sentirle fin da quando avevo tre anni, nulla che esca dalla bocca della mia famiglia mi ferisce tranne se sono i miei fratelli a dirmelo, ci tengo al loro giudizio e cerco sempre di renderli fieri anche se non l'hanno mai chiesto.

Sento la voce di mia mamma risvegliarmi dal mio stato di trance:<<hai messo su dei chili per caso? Non ricordo che questo vestito ti stesse così attillato prima>> la guardo i suoi occhi esprimono tutto il suo disgusto mentre io resto immobile senza dire nulla, a prendere le mie difese è Sebastian che probabilmente ha ascoltato l'ultima parte della conversazione dallo stipite della porta d'ingresso e dice:<<no mamma non ha preso chili, anzi sembra che stia scomparendo dentro i vestiti, ma anche così sei perfetta sorellona non ti preoccupare-i nostri genitori lo guardano- Christopher mi ha mandato a chiamarvi, la cena sarà servita a breve, vi stiamo aspettando in salone>> detto questo i due escono lasciando me e mio fratello da soli.

<<Allora mi dirai perché hai quel muso lungo o devo tirare ad indovinare?>> io sorrido e rispondo:<<lo stanno organizzando per trovarmi dei pretendenti e poi scegliere mio marito>> mio fratello si pietrifica, si avvicina a me senza proferire parola sa benissimo che parlare non serve a niente, mi abbraccia e basta, la decisione è stata presa dal "grande palazzo" così chiamiamo l'unione di mio zio,mia nonna e i nostri genitori, e non c'è nulla da fare a riguardo ciò che hanno deciso ormai è diventato legge e si eseguirà che io voglia o no non importa.

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