Capitolo 11; Big plans

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Kiara's POV

Chiudo la porta di casa alle mie spalle cercando di fare il minor rumore possibile sperando che i miei genitori stiano ancora dormendo, ma le mie speranze vanno in frantumi quando sento l'odore di caffè provenire dalla cucina, sento le voci di mamma e papà discutere su qualcosa ma decido di non prestarci troppa attenzione e salgo in camera mia per cambiarmi e indossare qualcosa di più comodo per far sembrare che io abbia dormito a casa, quando scendo di nuovo mi fermo sullo stipite della porta per dei minuti osservandoli e poi decido di palesare la mia presenza.

<<Buongiorno pulce>> dice papà mentre viene verso di me per darmi un bacio fra i capelli

<<I pancake arrivano, perché non ti siedi qui con noi>> dice mamma rivolgendomi un sorriso

Mi siedo anche se non ho per nulla voglia di mangiare, vista la mia pancia piena per la colazione già fatta con gli altri, mia madre mi posiziona il piatto davanti e così inizio a mangiare mentre loro mi mettono al corrente su come va il loro lavoro.

Papà è primario in cardiologia, mentre mamma è giudice.

Mi hanno sempre raccontato dei loro lavori, fin da piccola volevo essere involucrata e infatti spesso ci perdiamo o guardando filmati delle cause più importanti o delle operazioni più difficili di entrambi. Faccio sempre un sacco di domande, come quando ero bambina, sono sempre stata curiosa e loro sono felici di spiegarmi passo per passo tutto.

<<Non andate a lavoro oggi?>> chiedo stranita mentre guardò l'orologio che segna le otto e mezza, di solito escono di casa verso le sette e mezza per evitare il traffico e la confusione londinese

<<Tesoro è domenica>> risponde mia madre ridacchiando

Ah, ero stata così impegnata a non morire in un bosco che avevo dimenticato che giorno era.

<<Oh allora potremmo...>> non mi danno il tempo di finire che finiscono la frase per me:<<andare dai nonni, ci aspettano per pranzo>> io sorrido e annuisco:<<suppongo di essere molto prevedibile, vado a cambiarmi allora>> e così mi alzo per dirigermi in camera mia

Mi guardo allo specchio attaccato al muro e per poco non urlo per le grandi borse sotto i miei occhi, magari prima di prepararmi mi faccio un pisolino, d'altronde nonno e nonna ci aspettano per pranzo e adesso sono solo le otto e mezza.

Mi lascio cadere sul letto a peso morto e poco dopo sono sotto le coperte.

Isabella's POV
Mi lascio cadere sul divano sfinita, il silenzio di casa mia è sempre gradito soprattutto dopo una serata del genere, di solito lo ricerco perché ho alzato troppo il gomito con l'alcool e quindi il mal di testa mi uccide ma adesso mi serve per riflettere.

Hai permesso che Adam ti toccasse e ti è anche piaciuto.

Vorrei poter dare la colpa all'alcool ma ero troppo sobria per poter prendere in giro la mia coscienza così. È vero, mi è piaciuto sarebbe inutile ingannare me stessa dicendo che avrei preferito una delle solite serate a casa del mio scopa amico, Alex.

Ripenso alla mia eccitazione in quel momento e resisto all'istinto di insinuare la mia mano fra le mie gambe e toccarmi pensando a lui.

Maledetto.

È terribilmente bravo in ciò che fa e lo sa, non mi basta doverlo incontrare adesso anche  la mia mente non vuole dimenticare la sua immagine.

Mi levo i tacchi e mi trascino al piano di sopra per entrare in doccia e poi una volta finito mettermi qualcosa di comodo che consiste nel mio pigiama di raso, nonostante il freddo.

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